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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7919 del 22 luglio 1999
«Il divieto di nuovi mezzi di prova in grado di appello, sancito dall'art. 437, secondo comma, c.p.c., si riferisce solo alle prove costituende, richiedenti una ulteriore attività processuale, e non anche a nuovi documenti la cui produzione è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2129 del 5 maggio 1978
«Nel caso in cui nel giudizio di primo grado la produzione di documenti sia avvenuta irritualmente tramite un legale non munito della delega del difensore costituito, la rituale produzione degli stessi documenti nel giudizio di appello importa la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 157 del 17 marzo 1993
«A seguito dell'entrata in vigore, alla data dell'1 gennaio 1993, del D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285, recante il nuovo codice della strada, l'inottemperanza, senza giustificato motivo, all'ordine dell'autorità di presentarsi, entro il termine da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2225 del 3 marzo 1987
«Nel caso in cui l'attore assegni un termine di comparizione eccedente il minimo, non è affetta da nullità l'anticipazione dell'udienza di comparizione, ove il convenuto si sia costituito dopo la scadenza del termine minimo di comparizione, sempre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10372 del 20 ottobre 1993
«La citazione per il giudizio di secondo grado notificata alla società incorporata, posteriormente alla fusione, è affetta da nullità rilevabile di ufficio, per l'inesistenza del soggetto, ai sensi dell'art. 164 c.p.c., in relazione al precedente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26859 del 29 novembre 2013
«Nel processo di cognizione, l'onere previsto dall'art. 167, primo comma, cod. proc. civ., di proporre nella comparsa di risposta tutte le difese e di prendere posizione sui fatti posti dall'attore a fondamento della domanda, comporta che, esaurita...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21103 del 16 maggio 2013
«In tema di sequestro probatorio, il principio del "ne bis in idem" non preclude la possibilità di disporre nuovamente la misura quando l'autorità procedente sia chiamata a valutare elementi precedentemente non valutati. (Fattispecie relativa al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10876 del 11 maggio 2007
«Il successore a titolo particolare nel diritto controverso non è terzo, bensì l'effettivo titolare del diritto in contestazione, tanto da poter essere destinatario dell'impugnazione proposta dall'avversario del cedente e da poter resistere alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 709 del 22 marzo 1999
«In tema di sequestro probatorio, il principio del ne bis in idem, ricavabile dalle linee generali dell'ordinamento processuale, comporta la impossibilità di una reiterazione di un provvedimento avente medesimo oggetto e fondato su identico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1197 del 16 febbraio 1996
«Il presidente della corte o del tribunale, nel discrezionale apprezzamento delle esigenze di servizio e del buon andamento del medesimo, ha il potere-dovere di assegnare un procedimento civile ad una sezione diversa da quella cui era stato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11688 del 26 novembre 1993
«Il presidente del tribunale o della corte, nel discrezionale apprezzamento delle esigenze di servizio e del buon andamento del medesimo, è titolare del potere-dovere di sottrarre un procedimento civile alla sezione cui lo aveva precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3504 del 12 gennaio 2000
«Il dettato dell'art. 304, secondo comma, c.p.p., nel fare riferimento a “dibattimenti particolarmente complessi”, intende comprendere, in tale locuzione, le difficoltà e gli ostacoli attinenti sia al singolo processo, ivi inclusa l'esigenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4630 del 26 febbraio 2009
«La chiusura del fallimento, ancorché intervenuta in epoca anteriore all'entrata in vigore del d.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, comporta il venir meno delle incapacità personali derivanti al fallito dalla dichiarazione di fallimento, e ciò in virtù...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23572 del 17 dicembre 2004
«L'art. 42 del R.D. 16 luglio 1905, n. 646 (applicabile ratione temporis pur essendo stato abrogato dal testo unico 1 settembre 1993, n. 385, a far data dal 1 gennaio 1994), la cui applicazione è fatta salva dall'art. 51 della legge fallimentare,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14003 del 26 luglio 2004
«In materia di esecuzione immobiliare, le disposizioni in tema di credito fondiario di cui al R.D. n. 646 del 1905 - ancora vigenti alla data di entrata in vigore della legge n. 175 del 1991, abrogata solo a far data dal 1 gennaio 1994 dal T.U. di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26171 del 6 dicembre 2006
«In tema di procedure concorsuali, il principio del previo accertamento del credito nelle forme dell'insinuazione al passivo non è applicabile ove l'obbligo, per la curatela, di restituzione delle somme percette segua de iure al venir meno, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19097 del 11 settembre 2007
«Il credito sorto antecedentemente al fallimento e azionato in via di surroga dal fideiussore, che ha pagato, ha natura concorsuale, in quanto essendo già insinuato al passivo per opera del creditore principale, continua ad essere insinuato per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17999 del 1 settembre 2011
«In tema di anticipazione su ricevute bancarie regolata in conto corrente, se le relative operazioni siano compiute in epoca antecedente rispetto all'ammissione del correntista alla procedura di amministrazione controllata, è necessario accertare,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5812 del 6 novembre 1982
«Il principio di cui all'art. 177 c.p.c. secondo il quale le ordinanze «comunque motivate, non possono pregiudicare la decisione della causa» comporta l'impossibilità di attribuire valore decisorio alla soluzione di una determinata questione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3270 del 28 maggio 1984
«Le ordinanze, anche se collegiali, conservano il carattere strumentale insito nella loro natura e funzione processuale pur quando involgono questioni attinenti al merito, sicché non possono produrre effetti preclusivi o altrimenti pregiudizievoli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3607 del 15 febbraio 2007
«Il vizio non formale di attività discendente dalla mancata osservanza delle sequenze procedimentali in cui è normativamente scandita la trattazione della causa in primo grado — per non avere il giudice concesso alle parti, benché richiesto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5541 del 8 giugno 1994
«L'accertamento, in sede di sentenza non definitiva, degli elementi materiali che individuano una determinata convenzione fra le parti, non preclude al giudice di provvedere, con la sentenza definitiva resa fra le medesime parti, alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28348 del 18 dicembre 2013
«La servitù consistente nel diritto di mantenere i rami di un albero protesi per un metro all'interno del fondo del vicino non osta all'esercizio da parte del proprietario confinante del suo diritto, a norma dell'art. 896 cod. civ., di costringere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2805 del 10 marzo 2000
«Il divieto di introdurre nuove domande nel corso del giudizio di primo grado (prima dell'entrata in vigore della «novella» 26 novembre 1990 n. 353), posto a tutela della parte destinataria della domanda stessa, non è sanzionabile pur nella sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13017 del 4 dicembre 1991
«Nell'ipotesi che nel giudizio d'appello le parti siano state rimesse al collegio dall'istruttore, per l'integrazione del contenuto di una precedente ordinanza istruttoria, senza previa precisazione delle conclusioni, la pronuncia nel merito della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17766 del 2 settembre 2004
«In tema di prova testimoniale, la norma di cui all'art. 208 c.p.c. come novellata dalla riforma del 1990 — che prevede la sanzione di decadenza dalla prova se non si presenta la parte su istanza della quale deve iniziarsi o proseguirsi la prova —...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1374 del 9 febbraio 1987
«La rinunzia al mandato proveniente dal difensore di una delle parti non costituisce legittimo motivo di rinvio della trattazione della causa, essendo solo in facoltà del giudice di concederlo, ove ne ravvisi l'opportunità, qualora la rinunzia sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12279 del 3 dicembre 1998
«La facoltà per le parti di chiedere la riammissione all'espletamento dei mezzi istruttori, prevista dall'ultimo comma dell'art. 208 c.p.c., deve ritenersi sussistente sia nel caso di precedente espressa declaratoria di decadenza dal diritto di far...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16915 del 2 agosto 2011
«Pur dovendo essere ordinariamente proposta l'istanza di verificazione giudiziale dell'autenticità di una scrittura privata prodotta in giudizio e tempestivamente disconosciuta nel termine perentorio previsto per le deduzioni istruttorie, detta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6538 del 18 marzo 2010
«In tema di dichiarazione di inefficacia degli atti a titolo gratuito, ai sensi dell'art. 64 legge fall., la valutazione di gratuità od onerosità di un negozio va compiuta con esclusivo riguardo alla causa concreta, costituita dalla sintesi degli...»