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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13105 del 8 settembre 2003
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, qualora sia stato proposto validamente appello con il deposito nei termini di legge del ricorso nella cancelleria del giudice ad quem, qualora il giudice d'appello rilevi un vizio della notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1756 del 1 marzo 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, il termine di dieci giorni, previsto dall'art. 435 c.p.c., per la notifica all'appellato del ricorso in appello e del decreto presidenziale di fissazione dell'udienza — che, a seguito della sentenza della Corte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10686 del 14 dicembre 1994
«Nel rito del lavoro — che si applica anche alle controversie in materia di locazione urbana, ai sensi degli artt. 30, 45 e ss. L. 27 luglio 1978, n. 392 — l'introduzione del giudizio di appello con citazione, quando questa è stata depositata nei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17438 del 12 ottobre 2012
«In tema di malattia professionale, derivante da lavorazione non tabellata o ad eziologia multifattoriale, la prova della causa di lavoro grava sul lavoratore e deve essere valutata in termini di ragionevole certezza, nel senso che, esclusa la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11534 del 6 novembre 1995
«Per i crediti previdenziali, nonché per quelli inerenti (come nella specie) a prestazioni di assistenza sociale obbligatoria, equiparati ai primi ai fini in esame per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 196 del 1993, gli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8533 del 12 aprile 2006
«In tema di interessi legali e rivalutazione monetaria sui ratei pensionistici erogati successivamente al centoventunesimo giorno dalla domanda amministrativa e di prescrizione del relativo credito, il termine decennale non può rimanere sospeso in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3227 del 10 febbraio 2011
«In tema di accertamento della sussistenza di una malattia professionale non tabellata e del relativo nesso di causalità (nella specie, esposizione al fumo passivo) - posto che la prova, gravante sul lavoratore, deve essere valutata in termini di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5352 del 13 aprile 2002
«In ipotesi di malattia professionale non tabellata, la prova della causa di lavoro, che grava sul lavoratore, deve essere valutata in termini di ragionevole certezza, nel senso che, esclusa la rilevanza della mera possibilità di eziopatogenesi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10387 del 18 maggio 2005
«Nel procedimento di convalida di licenza per finita locazione o di sfratto, non trova applicazione la deroga, contenuta nell'art. 3 della legge 7 ottobre 1969 n. 742 in relazione all'art. 92 dell'ordinamento giudiziario, della sospensione dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1618 del 26 gennaio 2005
«Nel processo esecutivo non è configurabile un formale contraddittorio con le caratteristiche proprie del processo di cognizione. Pertanto, poichè nel procedimento disciplinato dall'art. 485 c.p.c. la comparizione delle parti è preordinata soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1479 del 6 marzo 1986
«Poiché il procedimento esecutivo si svolge, su impulso dei soggetti legittimati, attraverso una serie coordinata di atti — che iniziano con il pignoramento e si esauriscono con il concreto soddisfacimento della pretesa creditoria — nei quali non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3723 del 9 marzo 2012
«Il provvedimento del giudice dell'esecuzione di rigetto dell'istanza di modifica o di revoca di un proprio precedente provvedimento rientra nel novero degli atti esecutivi impugnabili (e cioè opponibili o reclamabili) solo quando, pur rimanendo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11178 del 27 ottobre 1995
«Il processo esecutivo si presenta strutturato non già come una sequenza continua di atti ordinati ad un unico provvedimento finale — secondo lo schema proprio del processo di cognizione — bensì come una successione di subprocedimenti, cioè in una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18652 del 6 agosto 2013
«Nell'espressione "cause civili relative ai procedimenti di opposizione all'esecuzione" - per le quali, ai sensi dell'art. 92 del r.d. 30 gennaio 1941, n. 12, richiamato dall'art. 3 della legge 7 ottobre 1969, n. 742, non si applica la sospensione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10617 del 3 maggio 2010
«La sospensione feriale dei termini processuali, prevista dall'art. 1 della legge n. 742 del 1969, non si applica alle opposizioni relative alla distribuzione della somma ricavata in sede di esecuzione forzata, proposte ai sensi dell'art. 512...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2528 del 22 maggio 1978
«Qualora, nel corso di esecuzione mobiliare individuale sui beni del fallito, promossa dall'esattore delle imposte dirette nell'esercizio della facoltà conferitagli dall'art. 51 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, insorga contestazione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 548 del 24 febbraio 1973
«La mancata espressa menzione delle istanze di vendita, nella ordinanza con la quale questa viene autorizzata, non vale a porre nel nulla le dette istanze, essendo la loro esistenza ed efficacia condizionate soltanto dai requisiti intrinseci di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25946 del 11 dicembre 2007
«In tema di espropriazione presso terzi, l'ordinanza di assegnazione al creditore del credito spettante verso il terzo al debitore esecutato, non impugnata con l'opposizione agli atti esecutivi nei termini di cui all'art. 617 c.p.c., opera il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5510 del 8 aprile 2003
«Nell'ambito del pignoramento presso terzi, preliminarmente alla emissione dell'ordinanza di assegnazione del credito il giudice dell'esecuzione ha il potere-dovere di verificare l'idoneità del titolo e la correttezza della quantificazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1691 del 2 maggio 1975
«Il valore dell'immobile pignorato può essere determinato dal giudice, ai sensi dell'art. 568, ultimo comma, c.p.c., anche con l'ausilio di un esperto (la cui nomina è un atto preparatorio). Salvo che non vi sia specifica opposizione nelle forme e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9394 del 11 giugno 2003
«In materia di esecuzione per espropriazione forzata, la nullità dell'ordinanza di vendita dell'immobile pignorato emessa senza la previa acquisizione della documentazione ipocatastale o per mancato aggiornamento (nel caso, dal 1991 al 1995) della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12004 del 13 luglio 2012
«In tema di liquidazione fallimentare, il termine per il versamento del prezzo, di cui agli artt. 576 n. 7 e 585, primo comma, cod. proc. civ., si inserisce nel procedimento di vendita coattiva e deve considerarsi di natura processuale, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12400 del 29 novembre 1995
«Anche nell'ipotesi in cui non siano dichiarati espressamente perentori dalla legge, i termini processuali devono sottostare alla regola della prorogabilità dei medesimi, ad opera del giudice, solo prima della loro scadenza. Non può, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7922 del 26 aprile 2004
«In materia di esecuzione forzata, i motivi di invalidazione della vendita forzata a causa del mancato rispetto di norme del processo di espropriazione devono essere fatti valere come opposizione agli atti esecutivi nell'ambito di quel processo; in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18612 del 11 agosto 2010
«La sospensione dei termini per l'esecuzione dei provvedimenti di rilascio di immobili e dei termini relativi ai processi esecutivi mobiliari ed immobiliari prevista in favore delle vittime dell'usura ai sensi dell'art. 20 della legge n. 44 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9698 del 3 maggio 2011
«In tema di qualificazione giuridica dei rimedi oppositivi all'esecuzione forzata, la negazione, da parte dell'intimato, della spettanza di una o più dei crediti indicati nel precetto integra la contestazione, sia pure in ordine al "quantum" ed in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14106 del 1 luglio 2005
«Nell'espropriazione presso terzi, il pignoramento impone al terzo di non compiere atti che determinino l'estinzione del credito o il suo trasferimento ad altri, sicché egli è interessato alle vicende processuali che riguardano la legittimità o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2913 del 3 maggio 1980
«L'opposizione all'esecuzione per rilascio di un immobile promossa contro il terzo datore di ipoteca in forza di un decreto di trasferimento emesso dal giudice dell'espropriazione immobiliare, deve essere proposta, quando l'esecuzione sia già...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13928 del 9 giugno 2010
«Anche a seguito dell'intervento riformatore di cui alla legge 24 febbraio 2006, n. 52, il procedimento di opposizione agli atti esecutivi (come, del resto, quelli relativi alle altre opposizioni in materia esecutiva) è sottratto all'operatività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9998 del 27 aprile 2010
«In tema di sospensione dei termini processuali nel periodo feriale, anche a seguito della novella recata dalla legge 24 febbraio 2006, n. 52, la sospensione anzidetta continua a non trovare applicazione (art. 3 della legge 7 ottobre 1969, n. 742)...»