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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1115 del 14 febbraio 1983
«Anche in tema di controversie soggette al rito del lavoro ove è stabilito l'obbligo della parte di eleggere domicilio nel comune in cui ha sede il giudice adito (art. 414 c.p.c.), la notificazione della sentenza alla parte presso il procuratore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3249 del 10 febbraio 2011
«Nel rito del lavoro la domanda per il conseguimento di una qualifica superiore e per il pagamento delle differenze retributive conseguenti include anche le somme dovute per il periodo successivo al ricorso, per le quali non occorre una espressa e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3126 del 8 febbraio 2011
«Nel rito del lavoro, per aversi nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8070 del 2 aprile 2009
«Nel rito del lavoro, la domanda può ritenersi proposta nei confronti di un determinato soggetto quando nel ricorso questi sia indicato con le modalità previste dall'art. 414 c.p.c., l'oggetto della domanda ("petitum") sia determinato e gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4557 del 25 febbraio 2009
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo, per mancata determinazione dell'oggetto della domanda ed insufficiente esposizione dei fatti e degli elementi di diritto addotti a sostegno della stessa (art. 414, nn. 3 e 4 cod. proc....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1629 del 22 gennaio 2009
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione delle ragioni, di fatto e di diritto, non ricorre ove si deducano pretesi errori di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21620 del 16 ottobre 2007
«Anche nel rito del lavoro è ammissibile una sentenza di condanna generica, con conseguente pronuncia che definisce il giudizio e onere della parte interessata di introdurre ex art. 414 c.p.c. un autonomo giudizio per la liquidazione del quantum...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15966 del 18 luglio 2007
«Nel rito del lavoro l'inesatta e incompleta indicazione, nel ricorso introduttivo, dell'oggetto della domanda e degli elementi di diritto tale da non impedire l'identificazione dell'oggetto e dei motivi in diritto della pretesa, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13005 del 31 maggio 2006
«La mancata indicazione nel ricorso introduttivo del giudizio del lavoro del requisito di cui al n. 4 dell'art. 414 c.p.c. (esposizione dei fatti su cui si fonda la domanda), richiamato dall'art. 434 c.p.c. per il ricorso in appello, è causa di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10759 del 7 giugno 2004
«Nel giudizio del lavoro, l'adempimento da parte del ricorrente — lavoratore dell'onere di individuare con precisione nel ricorso i fatti allegati, necessario al fine di consentire un'efficace contestazione di essi da parte del convenuto — datore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6714 del 1 luglio 1999
«Nel rito del lavoro, il ricorso privo dell'esatta determinazione dell'oggetto della domanda o dell'esposizione dei fatti e degli elementi di diritto è affetto da nullità ai sensi degli artt. 414, 164 e 156 c.p.c., sempre che non si tratti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3480 del 21 luglio 1989
«Nel nuovo rito del lavoro, per aversi nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3105 del 22 maggio 1985
«Nel rito del lavoro, l'onere della determinazione dell'oggetto della domanda, fissato a pena di nullità dell'atto introduttivo dall'art. 414 n. 3 c.p.c., deve ritenersi osservato, con riguardo alla richiesta di pagamento di spettanze retributive,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12923 del 24 maggio 2013
«Nel processo del lavoro, la mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda la domanda è causa di nullità del ricorso introduttivo, che, ove non rilevata dal giudice di primo grado, è soggetta alla regola...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18725 del 30 agosto 2006
«Nel rito del lavoro l'inammissibilità dell'atto introduttivo del giudizio, se non rilevata dal giudice, si converte in motivo di impugnazione della sentenza, onde non può essere rilevata dal giudice d'appello senza impulso di parte, in mancanza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11353 del 17 giugno 2004
«Nel rito del lavoro il ricorrente deve - analogamente a quanto stabilito per il giudizio ordinario dal disposto dell'art. 163, n. 4, c.p.c. - indicare ex art. 414, n. 4 c.p.c. nel ricorso introduttivo della lite gli elementi di fatto e di diritto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7708 del 13 luglio 1993
«Nel rito del lavoro, l'onere imposto al ricorrente dall'art. 414 n. 4 c.p.c., relativo all'esposizione degli elementi di fatto e di diritto che integrano la fattispecie costitutiva del diritto fatto valere in giudizio, è sanzionato dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5879 del 17 marzo 2005
«Nel processo del lavoro, qualora nel ricorso introduttivo non siano indicati — ex art. 414, n. 4, analogamente a quanto stabilito per il giudizio ordinario dall'art. 163, n. 4 c.p.c. del codice di rito — gli elementi di fatto e di diritto posti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15817 del 13 agosto 2004
«Nel rito del lavoro la valutazione di nullità del ricorso introduttivo — per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda — non è attività riservata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4349 del 26 marzo 2001
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado, per la mancata determinazione dell'oggetto della domanda e per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda la domanda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7089 del 7 luglio 1999
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo per mancanza dei requisiti di cui all'art. 414 nn. 3 e 4 c.p.c. è insanabile e rilevabile d'ufficio, e quindi è deducibile per la prima volta davanti alla Corte di cassazione, la quale —...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21124 del 2 ottobre 2009
«Nel rito del lavoro, l'omessa indicazione, nell'atto introduttivo del giudizio di primo grado, ovvero nella memoria difensiva del convenuto, dei documenti, e l'omesso deposito degli stessi contestualmente a tali atti, determinano la decadenza del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2577 del 2 febbraio 2009
«Nel rito del lavoro, l'omessa indicazione, nell'atto introduttivo del giudizio di primo grado, dei documenti, e l'omesso deposito degli stessi contestualmente a tale atto, determinano la decadenza del diritto alla produzione dei documenti stessi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23745 del 17 settembre 2008
«Nel rito del lavoro, i mezzi di prova ed i documenti che, a pena di decadenza, il ricorrente deve, in forza degli artt. 414, primo comma, n. 5, e 415, primo comma, cod. proc. civ., indicare nel ricorso e depositare unitamente ad esso sono quelli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14696 del 25 giugno 2007
«Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. 416, terzo comma, c.p.c., che stabilisce che il convenuto deve indicare a pena di decadenza i mezzi di prova dei quali intende avvalersi, ed in particolar modo i documenti, che deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17513 del 30 agosto 2005
«Nel rito del lavoro deve essere esclusa la decadenza a carico della parte che, nel ricorso introduttivo del giudizio o nella memoria difensiva di costituzione, abbia omesso di dedurre il mezzo di prova riguardante una circostanza, anche se di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13753 del 22 luglio 2004
«Nel rito del lavoro, ai fini della ammissibilità della prova testimoniale è sufficiente che siano stati articolati i capitoli di prova e siano stati indicati i testimoni da escutere, mentre non è richiesto a pena di inammissibilità che venga...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8054 del 27 aprile 2004
«L'omessa indicazione, nel ricorso introduttivo di una controversia da trattarsi con il rito del lavoro, delle generalità delle persone da interrogare sui capitoli di prova concreta mera irregolarità e non comporta decadenza dalla prova.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6214 del 17 aprile 2003
«In materia di prova testimoniale, poiché nel rito del lavoro i fatti da allegare devono essere indicati in maniera specifica negli atti introduttivi, affinché le richieste probatorie rispondano al requisito di specificità è sufficiente indicare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14001 del 12 novembre 2001
«Nel rito del lavoro, l'omessa indicazione nel ricorso di documenti tempestivamente depositati all'atto della costituzione in giudizio ed enunciati nell'indice del fascicolo costituisce una mera irregolarità e non comporta la decadenza dalla...»