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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4377 del 9 aprile 1992
«L'erronea indicazione dell'ufficiale giudiziario notificante quale addetto all'ufficio unico notifiche della Corte di cassazione non determina nullità della notificazione, ove sia rimasta improduttiva di conseguenze giuridiche, per essere stata la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4686 del 16 aprile 1992
«Il giudice di rinvio al quale la causa sia stata rimessa dalla Corte di cassazione anche perché provveda sulle spese del giudizio di legittimità, è tenuto a provvedere sulle spese delle fasi di impugnazione, se rigetta l'appello, e sulle spese...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1022 del 27 gennaio 1993
«La disciplina del terzo comma dell'art. 398 c.p.c., secondo cui la citazione, per la proposizione della revocazione, deve essere sottoscritta da un difensore munito di procura speciale, trova applicazione anche nel caso di revocazione contro...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10684 del 27 ottobre 1993
«La revocazione per errore di fatto (art. 395, n. 4, c.p.c.) delle sentenze della corte di cassazione – prevista espressamente dall'art. 391 bis c.p.c., introdotto dall'art. 67 della L. n. 353 del 1990, applicabile ai giudizi pendenti al primo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7097 del 20 giugno 1993
«Il principio di diritto enunciato dalla sentenza di cassazione vincola il giudice di rinvio, il quale è tenuto ad uniformarvisi indipendentemente dall'intervenuto mutamento di giurisprudenza della stessa Corte di cassazione, non essendo tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1 del 3 gennaio 1994
«Tale prova può essere data anche in un momento successivo al deposito del ricorso, purché prima dell'inizio della relazione all'udienza della Corte di cassazione, in modo che possano averne legale conoscenza i controricorrenti (o perché presenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1075 del 3 febbraio 1994
«È inammissibile, per difetto d'interesse, il ricorso per cassazione che, avendo attribuito alla statuizione impugnata una portata diversa da quella effettiva, censuri tale pronuncia per conseguire un risultato già ottenuto con la statuizione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1431 del 14 febbraio 1994
«La sentenza della Corte di cassazione che, in sede di esame del ricorso avverso la decisione del giudice di rinvio – asseritamente viziata da ribellione del giudice di rinvio al principio di diritto sancito con precedente pronuncia annullamento –...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3110 del 30 marzo 1994
«Viola il disposto dell'art. 384 c.p.c., sulla vincolatività del principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione, il giudice di rinvio che si attenga, per la nuova decisione, non già a tale principio, ma allo jus superveniens costituito da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3137 del 30 marzo 1994
«Il ricorso per revocazione avverso sentenze della Corte di cassazione ancorché rese in sede di regolamento di competenza, è soggetta, ai sensi dell'art. 400 c.p.c. (prima dell'entrata in vigore dell'art. 391 bis c.p.c., introdotto dalla L. 26...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3409 del 12 aprile 1994
«La valutazione circa la sussistenza di tale prova è compito del giudice di merito ed è sottratta al sindacato della Corte di cassazione; né, a norma dell'art. 372 c.p.c., è consentito alla parte, che si sia sottratta a tale onere, di sopperire a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4139 del 29 aprile 1994
«La proposizione del ricorso per cassazione avverso una sentenza che ha deciso la sola questione di giurisdizione determina la cessazione dell'interesse della parte ad ottenere una pronunzia sull'impugnazione per revocazione della stessa sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 51 del 20 gennaio 1994
«Il deposito presso la Corte di cassazione della richiesta, ex art. 369, ultimo comma c.p.c., al giudice a quo di trasmissione alla Corte stessa del fascicolo di ufficio relativo alla controversia conclusasi con la sentenza impugnata, non deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 911 del 23 novembre 1994
«Le sentenze delle singole sezioni della Corte di cassazione non sono impugnabili – salve le ipotesi in cui è consentita la revocazione delle sentenze del giudice di legittimità – neanche in base all'art. 374 c.p.c., secondo cui «il primo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9352 del 10 novembre 1994
«Il giudicato sulla giurisdizione può formarsi solo a seguito della statuizione emessa dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, in sede di regolamento preventivo di giurisdizione o di ricorso ordinario per motivi attinenti alla giurisdizione,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9595 del 15 novembre 1994
«Il sindacato delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, in sede di impugnazione delle pronunce dei giudici amministrativi, è circoscritto — siccome statuito dagli artt. 111 della Costituzione, 362 c.p.c., 48 R.D. 26 giugno 1924, n. 1054 — alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1099 del 30 gennaio 1995
«In tema di opposizione all'esecuzione ed agli atti esecutivi, la qualificazione attribuita alla domanda dell'opponente da parte giudice a quo è determinante ai fini dell'individuazione del mezzo di impugnazione esperibile, senza però precludere al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1131 del 1 febbraio 1995
«Il principio che nega alla morte o alla perdita della capacità della parte o del difensore effetti giuridici nel giudizio in cassazione, caratterizzato dall'impulso di ufficio e, perciò, sottratto alle disposizioni degli artt. 299 e 300 c.p.c., è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11555 del 6 novembre 1995
«Considerata la preliminarità della valutazione della rilevanza rispetto a quello della non manifesta infondatezza, è quindi necessario che la Corte di cassazione possa esprimere direttamente il giudizio di rilevanza in base ai fatti che risultano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2363 del 1 marzo 1995
«I mutamenti normativi prodotti da pronunce d'illegittimità costituzionale, configurandosi come ius superveniens, impongono — in ogni stato e grado e quindi anche nella fase di cassazione — la disapplicazione della norma dichiarata illegittima e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2431 del 2 marzo 1995
«Nel giudizio innanzi alla Corte di cassazione, secondo quanto disposto dall'art. 372 c.p.c., non è ammesso il deposito di atti e documenti non prodotti nei precedenti gradi di processo, salvo che non riguardino l'ammissibilità del ricorso e del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2496 del 3 marzo 1995
«Allorquando una sentenza della Corte di cassazione abbia fissato, ai sensi dell'art. 384, primo comma, c.p.c., i criteri che devono informare la risoluzione della controversia, tutte le questioni in proposito precedentemente dedotte devono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2697 del 8 marzo 1995
«Le sentenze che statuiscono sulla competenza – ad eccezione delle decisioni della Corte di cassazione in sede di regolamento di competenza – non sono suscettibili di passare in cosa giudicata in senso sostanziale poiché la decisione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2799 del 10 marzo 1995
«Per la mera correzione della motivazione di una sentenza il cui dispositivo si ritenga conforme al diritto, non è richiesta la formulazione di un ricorso incidentale, potendo la Corte di cassazione procedervi anche autonomamente, in applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 301 del 12 gennaio 1995
«I principi generali dell'ordinamento in materia di processo per cassazione, soprattutto quello che impone che la funzione giurisdizionale di legittimità sia esercitata attraverso l'individuazione delle censure espresse nei motivi di ricorso e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3912 del 3 aprile 1995
«Il giudizio che si celebra a seguito di annullamento, da parte della Corte di cassazione, delle disposizioni civili della sentenza penale è un giudizio di rinvio in sede civile ed in grado d'appello, sicché, in mancanza di diversa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 398 del 13 gennaio 1995
«Allorquando, invece, la nuova normativa sia intervenuta prima della proposizione del ricorso, in difetto di una specifica censura del ricorrente che denunci il contrasto delle norme di diritto applicate nelle fasi di merito con la nuova disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4228 del 13 aprile 1995
«Ove la sentenza dei giudici di merito sia stata cassata per i concorrenti motivi di cui ai nn. 3 e 5 dell'art. 360 c.p.c., il giudice di rinvio è vincolato al principio di diritto affermato, ma, in relazione ai punti decisivi e non congruamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4430 del 20 aprile 1995
«In relazione alla funzione della Corte di cassazione di interpretare la legge e di dare chiarezza e certezza al diritto vivente, non incidono sull'interesse al ricorso per cassazione fatti contingenti, come il maturarsi di determinate circostanze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4540 del 22 aprile 1995
«L'indicazione in un ricorso per cassazione del soggetto contro cui è proposta l'impugnazione come società per azioni, invece che – conformemente alla realtà – come società in nome collettivo, concretizza un mero errore materiale che non determina...»