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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8105 del 6 aprile 2006
«In presenza di cause scindibili, come ad esempio nell'eventualità in cui il danneggiato evochi in giudizio una pluralità di danneggiati e il giudice del merito accerti la loro concorrente responsabilità in ordine al verificarsi dell'evento dannoso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9044 del 15 aprile 2010
«L'eccezione riconvenzionale consiste in una prospettazione difensiva che, pur ampliando il tema della controversia, è finalizzata, a differenza della domanda riconvenzionale, esclusivamente alla reiezione della domanda attrice, attraverso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18917 del 21 settembre 2004
«In tema di impugnazione del lodo arbitrale dinanzi alla Corte d'appello, la violazione della regola — dettata dall'art. 350 c.p.c. (nel testo sostituito dall'art. 55 della legge 26 novembre 1990, n. 353) — della trattazione collegiale del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1738 del 18 febbraio 1988
«La Corte di cassazione è giudice anche del fatto ogni qualvolta si tratti di risolvere questioni di competenza o di giurisdizione ed in ogni altro caso in cui l'indagine sia diretta ad accertare se il giudice di merito sia incorso in un errore in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14215 del 18 giugno 2009
«In caso di correzione del lodo arbitrale, l'impugnazione del lodo, nel testo originario, non preclude la successiva impugnazione delle parti corrette, ai fini della quale la parte soccombente dispone dell'intero termine decorrente dalla pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12462 del 25 agosto 2003
«Con riferimento alle impugnazioni per nullità del lodo arbitrale, il difetto di integrità del contraddittorio per omessa citazione di un litisconsorte necessario, non costituendo un'eccezione in senso proprio, può essere sollevata per la prima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25268 del 1 dicembre 2009
«Nell'arbitrato irrituale, attesa la sua natura volta ad integrare una manifestazione di volontà negoziale sostitutiva di quella delle parti in conflitto, il lodo è impugnabile soltanto per i vizi che possono vulnerare simile manifestazione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15353 del 9 agosto 2004
«Nell'arbitrato libero o irrituale, che si traduce in una regolamentazione contrattuale della contesa, la violazione del principio del contraddittorio non rileva come vizio del procedimento, ma come violazione del contratto di mandato, e può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20755 del 23 novembre 2012
«La correzione degli errori materiali del lodo arbitrale, ai sensi dell'art. 826 c.p.c. nella formulazione introdotta dalla legge n. 25 del 1994 (applicabile "ratione temporis"), spetta agli arbitri e, depositato il lodo, al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1553 del 11 febbraio 1995
«Una volta proposta l'impugnazione della sentenza arbitrale, la competenza a decidere sulla richiesta di correzione del lodo spetta al giudice dell'impugnazione e non al pretore (fattispecie anteriore all'entrata in vigore dell'art. 18 legge n. 25...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8937 del 4 luglio 2000
«Non sussiste contrapposizione tra diritto ed equità, atteso che il giudizio di equità richiede pur sempre il riferimento ad una fattispecie normativa e la comparazione tra norma di legge ed eventuale criterio equitativo prescelto, il quale può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10321 del 9 settembre 1992
«Qualora il compromesso affidi agli arbitri rituali il compito di decidere secondo equità è nel potere dei medesimi applicare il diritto ogni volta in cui ravvisino la sua coincidenza con l'equità, senza che ciò comporti vizio di eccesso di potere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6693 del 23 maggio 2000
«La nullità del procedimento di nomina degli arbitri (nella specie per aver proceduto il presidente del tribunale alla nomina di un arbitro senza che il soggetto cui spettava fosse stato invitato formalmente dalla controparte a nominare il proprio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19994 del 7 ottobre 2004
«In tema di arbitrato, la clausola compromissoria che stabilisca un modo di nomina degli arbitri di impossibile attuazione pratica, è nulla ai sensi dell'art. 809, secondo e terzo comma, c.p.c., ma ciò non comporta l'inesistenza del lodo arbitrale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15134 del 23 novembre 2000
«La nomina dell'arbitro, quale atto negoziale di integrazione del compromesso e della clausola compromissoria, deve essere fatta personalmente dalle parti — o da procuratore munito del relativo potere negoziale —, mentre la procura alle liti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2611 del 20 aprile 1985
«Le controversie concernenti diritti disponibili possono essere oggetto tanto di arbitrato rituale, quanto di arbitrato irrituale o libero, indipendentemente dalla circostanza che la legge ne contempli la risoluzione in via giudiziaria mediante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 869 del 26 gennaio 2000
«Qualora a dirigere le operazioni di divisione sia stato delegato, ai sensi dell'art. 790 c.p.c., un notaio, l'attività da questo svolta ha natura amministrativa, onde non trovano applicazione i principi che disciplinano le notifiche e le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 920 del 7 marzo 1977
«Il decreto ingiuntivo emesso a carico di una persona in qualità di erede del debitore, o di rappresentante dell'eredità, contiene una implicita decisione sulla sussistenza di detta qualità, e, pertanto, conferisce all'ingiunto l'interesse a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2619 del 17 ottobre 1973
«Il principio del contraddittorio sancito dall'art. 101 c.p.c. è valido anche nei procedimenti di volontaria giurisdizione, ogni volta che sia identificabile un controinteressato. Pertanto il reclamo del P.M. diretto ad ottenere la sostituzione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10718 del 8 maggio 2013
«In tema di separazione personale tra coniugi, la domanda rivolta a richiedere un assegno di natura alimentare costituisce un "minus" ricompreso nella più ampia domanda di riconoscimento di un assegno di mantenimento per il coniuge. Ne consegue che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7599 del 4 aprile 2011
«In tema di separazione personale dei coniugi, il convenuto che intenda richiedere l'assegno di mantenimento ha l'onere di formulare la relativa domanda nella memoria di costituzione, con la conseguenza che essa è tardiva, ove proposta - come nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23051 del 5 novembre 2007
«In tema di separazione tra i coniugi, l'atto di costituzione davanti al giudice istruttore segna il momento in cui si verificano le preclusioni e le decadenze previste a carico del convenuto dagli artt. 166 e 167 c.p.c.; ne consegue la legittimità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19563 del 10 settembre 2009
«Lo sconfinamento dai limiti dell'accertamento tecnico preventivo dà luogo ad una inutilizzabilità soltanto relativa dell'accertamento; ne consegue che, ove non sia concretamente configurabile alcuna violazione del principio del contraddittorio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6410 del 12 dicembre 1980
«Qualora, dopo che il pretore abbia emesso l'ordinanza sospensiva della nuova opera, il giudizio di merito sia stato instaurato dinanzi al tribunale competente, il potere di emettere l'ordinanza di riduzione in pristino ex art. 691 c.p.c., spetta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10992 del 14 luglio 2003
«Il sequestro liberatorio, previsto dall'art. 687 c.p.c., può essere disposto dal giudice solo in presenza di una richiesta ad iniziativa del debitore, nel caso in cui il debitore medesimo contesti il debito, o abbia dubbi sulla individuazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 198 del 10 gennaio 2003
«In materia di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, l'assicurato può proporre verso l'assicuratore due distinte domande: la domanda di garanzia, che si fonda sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10029 del 29 aprile 2006
«La conversione del sequestro conservativo in pignoramento si opera ipso iure nel momento in cui il sequestrante ottiene sentenza di condanna esecutiva, iniziando in quello stesso momento il processo esecutivo, di cui il sequestro stesso, una volta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4016 del 18 febbraio 2008
«Nel procedimento per convalida di sfratto, la questione di competenza, come ogni altra questione volta a contestare la domanda di merito, può ben essere sollevata già nell'udienza di comparizione, anche al fine di contrastare l'accoglimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2412 del 19 maggio 1989
«La competenza in ordine alla domanda — proposta dopo l'entrata in vigore della L. 27 luglio 1978, n. 392 (cosiddetta sull'equo canone) — volta ad ottenere il rilascio dell'immobile ad uso abitativo per generica «finita locazione», va determinata,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1879 del 14 giugno 1972
«L'intimazione di licenza o di sfratto, richiesta per il procedimento di convalida, non ha il contenuto e gli effetti sostanziali della disdetta. Essa è una dichiarazione precettiva del locatore o concedente che tende ad avere incidenza diretta...»