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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24024 del 23 ottobre 2013
«In materia di atti abdicativi di diritti del lavoratore subordinato, le rinunce e le transazioni aventi ad oggetto diritti del prestatore di lavoro previsti da disposizioni inderogabili di legge o di contratti collettivi, contenute in verbali di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6558 del 10 giugno 1995
«La transazione fra datore di lavoro e prestatore di lavoro, pur quando abbia ad oggetto diritti inderogabili di quest'ultimo, è validamente stipulata in sede sindacale ai sensi dell'art. 411 terzo comma, c.p.c., mentre le formalità previste da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16620 del 28 luglio 2011
«La controversia fra il socio e la cooperativa di produzione e lavoro, attinente a prestazioni lavorative comprese fra quelle che il patto sociale pone a carico dei soci per il conseguimento dei fini istituzionali, per effetto dell'art. 5 della l....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19679 del 10 ottobre 2005
«Con riferimento al rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, l'art. 6 del contratto collettivo nazionale quadro in materia di procedure di conciliazione e arbitrato del 2001 — del quale la Corte può direttamente accertare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16772 del 9 agosto 2005
«In tema di arbitrato nelle controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, in ragione di una interpretazione letterale delle norme imposta dal tenore delle stesse, gli artt. 412 ter e quater c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 44 del 7 gennaio 2003
«Nel rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, l'arbitrato previsto in materia di sanzioni disciplinari dall'art. 59 bis, D.L.vo 3 febbraio 1993, n. 20, introdotto dall'art. 28, D.L.vo 21 marzo 1998, n. 80 (corrispondente...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 23139 del 7 novembre 2011
«Al fine della determinazione della competenza territoriale nelle controversie di lavoro, per luogo in cui è sorto il rapporto, al quale fa riferimento l'art. 413 c.p.c., non può intendersi il luogo dove abbia avuto inizio l'esecuzione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3117 del 9 febbraio 2009
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale nelle controversie di lavoro, non può trovare applicazione l'art. 20 cod. proc. civ., che indica quale foro facoltativo per le cause relative a diritti di obbligazione "il giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5837 del 23 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 413 c.p.c., sussiste la competenza territoriale del giudice del luogo ove ha avuto inizio l'esecuzione della prestazione lavorativa qualora il contratto di lavoro non sia stato stipulato per iscritto e non sia possibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5098 del 21 maggio 1998
«Il luogo ove la prestazione lavorativa ha avuto inizio è un criterio di collegamento, per individuare il giudice del lavoro territorialmente competente, utilizzabile soltanto quando non è possibile, mancando un'autonoma e distinta fonte del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7882 del 6 agosto 1990
«In tema di controversie soggette al rito del lavoro, il criterio di collegamento della competenza territoriale costituito dal luogo in cui è sorto il rapporto (art. 413, secondo comma, c.p.c.) è applicabile anche nell'ipotesi di rapporto ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 765 del 6 febbraio 1986
«Anche ai fini dell'applicazione dell'art. 413 c.p.c. con riguardo al luogo ove è sorto il rapporto di lavoro, il contratto può considerarsi concluso nel tempo e nel luogo in cui ha avuto inizio l'esecuzione, prima che l'accettazione della proposta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3161 del 6 ottobre 1985
«In materia di controversie di lavoro la competenza territoriale ex art. 413 c.p.c. è radicata - sulla base del contenuto della domanda - nel luogo in cui è sorto il rapporto per essere stato ivi stipulato il contratto di lavoro e non già in quello...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 21506 del 19 settembre 2013
«Con riguardo alla controversia relativa ad un rapporto di lavoro ancora da costituire fra le parti, non possono operare - al fine della determinazione della competenza territoriale - né il foro del luogo in cui è sorto il rapporto (che presuppone...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 768 del 15 gennaio 2013
«Il lavoratore che, essendo stato alle dipendenze di un datore di lavoro per contratti a termine seguiti da contratto a tempo indeterminato, agisca nei confronti del datore stesso e del cessionario del contratto di lavoro per sentirli condannare...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21690 del 19 ottobre 2011
«Nel rito del lavoro il criterio della competenza territoriale del giudice del luogo dove si trova la dipendenza aziendale cui il lavoratore è addetto, in base a quanto previsto dall'art. 413, comma secondo, c.p.c., va riferito non all'atto con cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9256 del 17 aprile 2009
«In tema di competenza territoriale nelle controversie di lavoro, il foro speciale costituito dal luogo in cui si trova l'azienda ex art. 413, secondo comma, c.p.c., va determinato, per le imprese gestite in forma societaria, in riferimento al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7489 del 5 giugno 2000
«Ai fini della competenza territoriale nelle controversie di lavoro la nozione di «dipendenza» alla quale è stato o è addetto il lavoratore ricorrente — richiamata dal secondo comma dell'art. 413 c.p.c. per l'ipotesi del rapporto di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3974 del 1 aprile 2000
«In tema di competenza territoriale nel rito del lavoro, la previsione da parte dell'art. 413 c.p.c. del foro della dipendenza aziendale fa riferimento ad una nozione che non coincide con quella di unità produttiva rilevante ai fini di altre norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1887 del 18 febbraio 2000
«Ai fini della competenza territoriale nelle cause di lavoro le caratteristiche della dipendenza dell'azienda — costituita, ai sensi dell'art. 413 secondo comma c.p.c., da ogni complesso di beni decentrati e munito di propria individualità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2723 del 22 marzo 1994
«Per dipendenza dell'azienda, ai fini dell'applicazione del relativo foro, ai sensi dell'art. 413, secondo comma, c.p.c., con riguardo a controversia concernente un rapporto di lavoro subordinato, deve intendersi una struttura organizzativa di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6490 del 7 giugno 1991
«Nelle cause di lavoro, il criterio della competenza territoriale del giudice del luogo dove si trova la dipendenza cui il lavoratore è addetto (art. 413, comma secondo, c.p.c.) va riferito non all'atto con cui il lavoratore sia stato destinato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2884 del 6 aprile 1990
«In tema di competenza territoriale nelle cause di lavoro, il foro dell'azienda, intesa come complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa, il quale costituisce uno dei fori alternativamente concorrenti e prevalenti...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13530 del 27 luglio 2012
«Nel rito del lavoro, si applica anche alle controversie introdotte dal datore di lavoro il principio secondo il quale i fori speciali esclusivi, alternativamente concorrenti tra loro, indicati dall'art. 413, secondo e terzo comma, c.p.c., per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4782 del 25 luglio 1986
«A norma dell'art. 413 comma secondo c.p.c. le controversie di lavoro possono alternativamente radicarsi a scelta dell'attore — sia esso lavoratore o il datore di lavoro — presso uno qualsiasi dei tre fori indicati, senza che il luogo dove s'è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5356 del 29 maggio 1998
«In tema di competenza territoriale in ordine alle controversie soggette al nuovo rito del lavoro, il secondo comma dell'art. 413 (nuovo testo) c.p.c. — di cui è manifestamente infondato il sospetto di incostituzionalità in riferimento agli artt....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2618 del 25 marzo 1996
«Nelle controversie individuali di lavoro subordinato, l'art. 413, secondo comma, c.p.c. prevede soltanto due fori speciali ed esclusivi, tra loro alternativamente concorrenti, rappresentati il primo dal foro del luogo in cui è sorto il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2626 del 14 aprile 1986
«Nelle controversie individuali di lavoro, ove una parte adisca il giudice nella cui circoscrizione sostiene esser sorto il rapporto, ma tale circostanza di fatto sia contestata dalla controparte — che eccepisce l'incompetenza per territorio — e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6237 del 10 dicembre 1985
«L'art. 413, secondo comma, c.p.c. — nel disporre, per le controversie individuali di lavoro, che competente per territorio è il giudice nella cui circoscrizione è sorto il rapporto ovvero si trova l'azienda o una sua dipendenza alla quale è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1054 del 19 febbraio 1982
«L'art. 413 (nuovo testo) c.p.c. pone una graduazione tra i diversi fori territoriali per le controversie di lavoro, nel senso che i fori speciali esclusivi previsti dal secondo comma sono tra loro alternativamente concorrenti e, rispetto ad essi,...»