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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8084 del 18 aprile 2005
«In tema di determinazione del compenso al collegio arbitrale composto da avvocati, a decorrere dal 1aprile 1995 l'onorario deve essere liquidato alla stregua della tariffa professionale in materia di onorari, diritti ed indennità spettanti agli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8137 del 19 aprile 2005
«L'acquiescenza prevista dall'art. 329 c.p.c. è fondata sul rapporto di incompatibilità (quale reciproca esclusione) fra la volontà che è alla base di un atto – che può essere anche anteriore alla stessa sentenza – e la volontà che è alla base...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8202 del 20 aprile 2005
«Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. 416, terzo comma, c.p.c., che stabilisce che il convenuto deve indicare a pena di decadenza i mezzi di prova dei quali intende avvalersi, ed in particolar modo i documenti, che deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8204 del 20 aprile 2005
«Nella materia dell'edilizia e dell'urbanistica, il testo originario dell'art. 34 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 281 del 2004, innova in tema di giurisdizione limitatamente all'estensione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8209 del 20 aprile 2005
«Nella materia dell'edilizia e dell'urbanistica, il testo originario dell'art. 34 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 281 del 2004, innova in tema di giurisdizione limitatamente all'estensione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8244 del 20 aprile 2005
«All'accoglimento del ricorso per cassazione per omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia consegue che la corte del rinvio, quale nuovo giudice di merito, deve limitare il riesame dei fatti in ordine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8294 del 20 aprile 2005
«In tema di pronuncia sulla competenza da parte del giudice di pace, poichè – come dispone l'art 177, primo comma, c.p.c. – le ordinanze comunque motivate non possono mai pregiudicare la decisione della causa, il fatto che il giudice si sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8296 del 21 aprile 2005
«In tema di interpretazione del contratto – riservata al giudice del merito, le cui valutazioni sono censurabili in sede di legittimità solo per violazione dei canoni legali di ermeneutica contrattuale o per vizi di motivazione – al fine di far...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8297 del 21 aprile 2005
«Non è affetta dal vizio di motivazione la sentenza del giudice di appello che, seguendo le conclusioni del consulente tecnico di ufficio nominato nel secondo grado del giudizio, ometta una specifica risposta alle note critiche alla relazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8339 del 21 aprile 2005
«In tema di procedimento dinanzi al giudice di pace, l'art. 317 c.p.c., nel prevedere che le parti possono farsi rappresentare in giudizio da persona munita di mandato in calce alla citazione o in atto separato, non richiede che la scrittura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8357 del 21 aprile 2005
«Il giudizio di rinvio è un giudizio chiuso, nel quale, dovendo il giudice limitarsi a completare il sillogismo giudiziale applicando il dictum della Cassazione a un materiale di cognizione già completo, le parti sono obbligate a riproporre la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8568 del 23 aprile 2005
«In tema di equa riparazione conseguente alla violazione del diritto alla ragionevole durata del processo, la valutazione equitativa dell'indennizzo a titolo di danno non patrimoniale è soggetta, per specifico rinvio contenuto nell'art. 2 della...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8639 del 26 aprile 2005
«In tema di revocazione delle sentenze per errore di fatto, prevista dall'art. 395, n. 4, c.p.c., l'erronea supposizione della soccombenza di una delle parti in una pregressa fase del giudizio non può dar luogo a revocazione, atteso che la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8692 del 27 aprile 2005
«Il giudicato si forma non soltanto sulle questioni oggetto di puntuale pronuncia nel dispositivo ma anche su quelle espressamente trattate e decise nella motivazione che rispetto alle prime presentino carattere autonomo nonchè su quelle, pur non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9155 del 3 maggio 2005
«La competenza per le cause aventi ad oggetto il trattamento economico indennitario spettante ai funzionari onorari non legati all'ente pubblico da un rapporto professionale di servizio va determinata (nel caso in cui, in relazione alla posizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9537 del 9 maggio 2005
«Il giudice di merito, ai sensi dell'art. 92 comma secondo c.p.c., può compensare le spese di lite per «giusti motivi» anche se con la sentenza abbia pronunziato soltanto su una questione pregiudiziale e non abbia affrontato il merito, atteso che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9928 del 11 maggio 2005
«L'errore sulle generalità del convenuto, contenuto nella citazione nel giudizio di primo grado e nella relata di notificazione della medesima, non comporta la nullità di nessuno dei due atti, qualora sia possibile identificare con certezza il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10220 del 4 maggio 2006
«È inammissibile il motivo di ricorso per cassazione, inerente a questione di giurisdizione, che, richiamando genericamente l'art. 360 n. 1 c.p.c., non abbia indicato le norme o i principi di diritto per i quali la giurisdizione (avente ad oggetto,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10315 del 5 maggio 2006
«L'intervenuta pronuncia della sentenza con la quale sia stata negata la giurisdizione del giudice adito preclude la proponibilità del regolamento preventivo di giurisdizione, consentita solo con riguardo a giudizio di merito che sia pendente e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1041 del 19 gennaio 2006
«Il giudice di appello può liquidare la svalutazione monetaria successiva alla sentenza di primo grado per il risarcimento del danno da fatto illecito, perché, salva espressa volontà contraria, tale svalutazione può ricomprendersi nel petitum...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10493 del 8 maggio 2006
«Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da responsabilità professionale inizia a decorrere non dal momento in cui la condotta del professionista determina l'evento dannoso, bensì da quello in cui la produzione del danno si...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10547 del 8 maggio 2006
«Nel giudizio di legittimità, lo ius superveniens che introduca una nuova disciplina del rapporto controverso, può trovare di regola applicazione solo alla duplice condizione che, da un lato, la sopravvenienza sia posteriore alla proposizione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11501 del 17 maggio 2006
«Il motivo con cui si denunzia il vizio della sentenza previsto dall'art. 360 n. 3 cod. prov. civ. deve essere dedotto, a pena di inammissibilità, non solo mediante la puntuale indicazione delle norme assuntivamente violate, ma anche mediante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1196 del 20 gennaio 2006
«La notificazione della citazione per la revocazione di una sentenza di appello equivale (sia per la parte notificante che per la parte destinataria) alla notificazione della sentenza stessa ai fini della decorrenza del termine breve per proporre...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12004 del 22 maggio 2006
«In tema di contenzioso tributario, non è denunciabile con il ricorso per cassazione l'indicazione, nella narrativa e nell'intestazione della sentenza di appello, di anni d'imposta non coincidenti o coincidenti solo in parte con quelli ai quali si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1213 del 23 gennaio 2006
«In tema di risarcimento del danno, l'ipotesi del fatto colposo del creditore che abbia concorso al verificarsi dell'evento dannoso (art. 1227 comma primo c.c.) va distinta, anche sul piano processuale, da quella (disciplinata dal secondo comma del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1221 del 23 gennaio 2006
«Nell'ipotesi in cui vengano denunciati con il ricorso per cassazione errores in procedendo la Corte di legittimità diviene anche giudice del fatto (processuale) ed ha, quindi, il potere-dovere di procedere direttamente all'esame ed...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12305 del 24 maggio 2006
«Nel giudizio davanti alla Corte di cassazione, le modifiche della elezione di domicilio contenuta nel ricorso devono essere compiute con una specifica dichiarazione «indirizzata» ai soggetti che, a diverso titolo, operano nel processo...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1236 del 23 gennaio 2006
«Ai fini della sufficienza della motivazione della sentenza, il giudice non può, quando esamina i fatti di prova, limitarsi ad enunciare il giudizio nel quale consiste la sua valutazione, perché questo è il solo contenuto «statico» della complessa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12364 del 24 maggio 2006
«Nell'ipotesi di esecuzione fondata su titolo esecutivo costituito da una sentenza di secondo grado, la riforma di tale sentenza da parte della Corte di cassazione, che demandi al giudice di rinvio una nuova valutazione dei rapporti di dare ed...»