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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11698 del 26 maggio 2014
«L'esposizione volontaria ad un rischio, o, comunque, la consapevolezza di porsi in una situazione da cui consegua la probabilità che si produca a proprio danno un evento pregiudizievole, è idonea ad integrare una corresponsabilità del danneggiato...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 5869 del 13 marzo 2014
«L'art. 1264 cod. civ. non individua il soggetto tenuto a notificare la cessione del credito, sicché la notificazione, che ha solo l'effetto di rendere la cessione opponibile al debitore ceduto, può essere effettuata sia dal cedente che dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13222 del 11 giugno 2014
«Il contratto atipico col quale le parti si obblighino al trasferimento del mero possesso, disgiunto dal diritto, è nullo per impossibilità dell'oggetto, in quanto l'"animus possidendi", per la sua soggettività, può riferirsi solo al possessore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 888 del 17 gennaio 2014
«In tema di "leasing" immobiliare, al fine di accertare se sia manifestamente eccessiva, agli effetti dell'art. 1384 cod. civ., la clausola penale che attribuisca al concedente, nel caso di inadempimento dell'utilizzatore, l'intero importo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4065 del 20 febbraio 2014
«In tema di vizi del consenso, vige il principio "fraus omnia corrumpit", in virtù del quale il dolo decettivo conduce all'annullamento del contratto (come pure del negozio unilaterale) qualunque sia l'elemento sul quale il "deceptus" sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7197 del 27 marzo 2014
«Quando la locazione di un immobile ad uno dei comproprietari cessi per scadenza del termine o per risoluzione per inadempimento del conduttore, il bene deve essere restituito alla comunione, affinché questa possa disporne, esercitando, attraverso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9361 del 28 aprile 2014
«Per "ramo d'azienda", come tale suscettibile di autonomo trasferimento riconducibile alla disciplina dettata per la cessione di azienda, deve intendersi ogni entità economica organizzata in maniera stabile la quale, in occasione del trasferimento,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 1740 del 28 gennaio 2014
«In tema di privilegio generale sui beni mobili dovuto sui compensi per le prestazioni professionali rese dall'avvocato, in caso di plurimi incarichi svolti dal professionista il termine temporale degli "ultimi due anni di prestazione" previsto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6830 del 24 marzo 2014
«L'autorità del giudicato sostanziale opera soltanto entro i rigorosi limiti degli elementi costitutivi dell'azione e presuppone che tra la precedente causa e quella in atto vi sia identità di parti, di "petitum" e di "causa petendi". (Nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14848 del 27 giugno 2007
«Il provvedimento del giudice che dispone la riapertura del verbale di udienza, che può ricondursi al potere di direzione del procedimento, deve essere sempre esercitato nel rispetto del diritto di difesa delle parti; pertanto, l'atto con cui il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18245 del 28 novembre 2003
«Il principio del contraddittorio stabilito dall'art. 101 c.p.c., correlato con gli artt. 3 e 24 della Costituzione, esige che il contraddittorio si realizzi durante tutto lo svolgimento del processo, e ciò anche anteriormente alla modifica del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4114 del 8 maggio 1997
«L'art. 2 c.p. che regola la successione nel tempo della legge penale, riguarda quelle norme che definiscono la natura sostanziale e circostanziale del reato, comprese quelle norme extrapenali richiamate espressamente ad integrazione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8564 del 20 luglio 1996
«La fattispecie di reato di atti di libidine violenti, di cui all'art. 521 c.p., contestata in danno di minore degli anni quattordici, è ora regolata dagli artt. 3 e 4 legge 15 febbraio 1996, n. 66, che ha rispettivamente introdotto gli artt. 609...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47730 del 15 dicembre 2003
«In tema di abusi sessuali, ai fini della configurabilità della diminuente del fatto di minore gravità prevista dall'art. 609 bis, terzo comma, c.p. non può farsi riferimento esclusivo alla materialità del fatto, come nel precedente assetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19562 del 29 settembre 2004
«Nell'espropriazione promossa dal creditore contro il terzo proprietario nei casi e nei modi di cui agli artt. 602 e seguenti c.p.c., sono parti tanto il terzo assoggettato all'espropriazione, quanto il debitore, per cui nel giudizio di opposizione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8855 del 2 ottobre 1996
«In tema di violenza sessuale, la diminuente secondo cui «nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi», benché collocata nell'art. 609 bis c.p. (introdotto dall'art. 3 legge 15 febbraio 1996, n. 66: norme...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4761 del 20 maggio 1997
«La legge 15 febbraio 1996, n. 66, contenente le nuove norme contro la violenza sessuale, ha espressamente abrogato, fra gli altri, l'art. 530 c.p., introducendo in detto codice gli artt. 609 quater (Atti sessuali con minorenne) e 609 quinquies...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13941 del 9 dicembre 1986
«Ai fini della configurabilità dell'ipotesi aggravata della violazione di domicilio commessa con violenza sulle cose, di cui all'ultimo comma dell'art. 614 c.p., la sussistenza della materialità di tale violenza non deve essere rapportata alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 767 del 23 marzo 2000
«Poiché l'elemento che connota il reato di deviazione di acque è la modificazione del naturale equilibrio idrico di un corso d'acqua con il mutamento della precedente destinazione che si attua spostandone il corso in altro invaso o distogliendone...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1282 del 13 febbraio 1997
«Antecedentemente all'entrata in vigore della L. 23 dicembre 1993, n. 547 (in tema di criminalità informatica), che ha introdotto in materia una speciale ipotesi criminosa, la condotta consistente nella cancellazione di dati dalla memoria di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19996 del 12 giugno 2006
«In tema di truffa contrattuale, la condotta illecita è integrata dall'omissione del contraente alienante, che consapevolmente non renda edotta la controparte acquirente dell'esistenza di un precedente contratto di vendita dello stesso bene in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5923 del 13 marzo 2014
«Il potere del giudice di rilievo d'ufficio dell'eccezione non implica il superamento del divieto della scienza privata, occorrendo pur sempre che determinati fatti modificativi, impeditivi o estintivi risultino acquisiti agli atti. (Nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10778 del 29 ottobre 1993
«Anche se assoggettati alla disciplina dell'art. 534 e ss. c.p.c., espressamente richiamata dall'art. 733, al quale rinvia l'art. 748 c.p.c., gli atti relativi alla vendita dei beni ereditari, avendo solo funzione attuativa del provvedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 727 del 14 marzo 1973
«Il giudizio di divisione ereditaria deve svolgersi in ogni grado con la partecipazione di tutti i coeredi, altrimenti la sentenza è inutiliter data, ma il ricorrente per cassazione non ha interesse a denunciare il difetto del contraddittorio nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 234 del 14 gennaio 1982
«Nel giudizio di divisione dell'eredità litisconsorte necessario è colui che si è reso cessionario della quota ereditaria e non l'erede cedente, giacché quest'ultimo pur conservando la qualità di erede, è normalmente privo di uno specifico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3812 del 12 giugno 1981
«Nel caso di cessione della quota ereditaria, la qualità di litisconsorte necessario nel giudizio di divisione spetta al cessionario, e non al cedente, atteso che tale qualità, a norma dell'art. 784 c.p.c., si ricollega alla veste di partecipante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2364 del 22 aprile 1981
«Qualora durante il giudizio di divisione relativo ad immobile non comodamente divisibile uno dei condividenti ceda ad un terzo la propria quota, si realizza la successione a titolo particolare nel diritto controverso ex art. 111 c.p.c., per cui il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3636 del 16 febbraio 2007
«Qualora, a seguito di domanda di scioglimento di comunione immobiliare, sia stata emessa sentenza non definitiva dichiarativa dell'invocato scioglimento e della comoda divisibilità del bene immobile, con la conseguente proposizione di appello...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3615 del 30 gennaio 2006
«La truffa ai danni dello Stato per percezione di prestazioni indebite di finanziamenti e contributi, erogati in ratei periodici, è reato a consumazione prolungata, perché il soggetto agente manifesta sin dall'inizio la volontà di realizzare un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3707 del 22 novembre 1995
«La fattispecie criminosa prevista dall'art. 2, L. 23 dicembre 1986, n. 898, che punisce l'indebito conseguimento di contributi comunitari mediante la mera esposizione di dati o notizie false, deve ritenersi — anche precedentemente all'introduzione...»