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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11899 del 7 agosto 2002
«In tema di distanze legali, solo se i regolamenti edilizi stabiliscono espressamente la necessità di rispettare determinate distanze dal confine, vietando la costruzione sullo stesso, non può trovare applicazione il principio della prevenzione;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15061 del 9 ottobre 2003
«La discrezionalità — e la conseguente insindacabilità da parte del giudice ordinario — dei criteri e dei mezzi con cui la pubblica amministrazione realizzi e mantenga un'opera pubblica (nella specie, una strada provinciale dalla quale era...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6401 del 24 marzo 2005
«Le norme dei regolamenti locali, che prescrivono in modo assoluto il distacco minimo delle costruzioni dal confine, hanno natura integrativa delle disposizioni dettate dall'art. 873 c.c. in materia di distanze legali tra proprietà finitime, avendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18661 del 29 agosto 2006
«Qualora con il ricorso per cassazione si sollevino censure che comportino l'esame di un regolamento comunale, è necessario – in virtù del principio di autosufficienza del ricorso stesso – che le norme del regolamento invocate siano interamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5878 del 16 marzo 2006
«In tema di distanze nelle costruzioni, l'art. 9 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, che regola le distanze tra le pareti che si fronteggiano degli edifici antistanti, ha la limitata finalità di evitare che tra gli edifici frontistanti si formino...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 131 del 9 gennaio 2007
«Qualora i regolamenti edilizi determinino la distanza fra i fabbricati in rapporto all'altezza, le relative disposizioni, che sono integrative delle norme del codice civile, sono da ritenere comprensive di un implicito riferimento al confine,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1893 del 27 gennaio 2009
«Qualora con il ricorso per cassazione si sollevino censure che comportino l'esame di delibere comunali, decreti sindacali e regolamenti comunali, è necessario – in virtù del principio di autosufficienza del ricorso stesso – che il testo di tali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15972 del 20 luglio 2011
«Ai fini dell'osservanza delle norme in materia di distanze legali stabilite dagli artt. 873 e seguenti c.c. e delle norme dei regolamenti locali integrativi della disciplina codicistica, la nozione di costruzione non si identifica con quella di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23562 del 11 novembre 2011
«La discrezionalità, e la conseguente insindacabilità da parte del giudice ordinario, dei criteri e dei mezzi con cui la P.A. realizzi e mantenga un'opera pubblica trova un limite nell'obbligo di osservare, a tutela della incolumità dei cittadini e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14450 del 7 giugno 2013
«La disposizione dell'art. 10 disp. prel. cod. civ., che subordina l'obbligatorietà dei regolamenti alla loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, trova applicazione unicamente per i regolamenti governativi, i quali hanno efficacia "erga omnes",...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10831 del 15 dicembre 1983
«Una volta accertata l'esistenza di prescrizioni e regolamenti dell'autorità stabilenti, fra l'altro, la sospensione, in determinate ore, dell'esercizio di professioni e mestieri rumorosi, fra cui rientrano le attività lavorative organizzate in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4920 del 5 giugno 1986
«La figura di reato di cui al secondo comma dell'art. 659 c.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) si completa nell'art. 66 T.U. leggi P.S., secondo cui l'esercizio di professioni o mestieri rumorosi deve essere sospeso nelle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12828 del 16 dicembre 1987
«Le ordinanze contingibili ed urgenti emesse dal sindaco per ragioni di igiene e sicurezza anche se recepiscono norme di regolamenti comunali conservano la propria autonomia di provvedimento di polizia: ne deriva che la disubbidienza all'ordine...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5839 del 30 maggio 1991
«La colpa punibile, ai sensi dell'art. 43 c.p., si estrinseca non solo nell'inosservanza di obblighi imposti da leggi, regolamenti, ordini o discipline, ma anche in un comportamento negligente, imprudente o imperito o, comunque, violatore di regole...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6012 del 31 maggio 1991
«I regolamenti della CEE hanno piena efficacia obbligatoria e sono direttamente applicabili nell'ordinamento dello Stato. Ne consegue che avendo il reg. CEE n. 986/89, con l'art. 1, abrogato a decorrere dall'1 gennaio 1991, la norma (prima interna,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1317 del 4 febbraio 1994
«La violazione dell'ordinanza sindacale emessa per ragione di pubblica igiene, che sia sganciata da leggi e da regolamenti e tenda ad ovviare a fatti gravi, quali pubbliche calamità o gravi epidemie, è punita a norma dell'art. 650 c.p. Invece, le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6810 del 13 giugno 1994
«Perché si configuri la contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. è necessario che il provvedimento dell'autorità si fondi su ragioni di giustizia, o di sicurezza, o d'ordine pubblico o di igiene. L'art. 650 citato contiene, invero, una norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 532 del 20 gennaio 1995
«L'art. 659 c.p. prevede due distinte ipotesi di reato contravvenzionale: il reato di cui al comma 1 — disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone — richiede l'accertamento in concreto dell'avvenuto disturbo; mentre quello previsto dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 826 del 27 gennaio 1996
«Non rientra nella fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p., ma nell'ambito di applicazione dell'art. 106 del R.D. n. 383 del 1934, depenalizzato dalla L. n. 317 del 1967, la violazione dell'ordinanza sindacale con la quale venga...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11581 del 15 dicembre 1997
«La violazione dell'ordinanza sindacale emessa per ragioni di pubblica igiene, che sia sganciata da leggi e da regolamenti e tenda ad ovviare a fatti gravi, quali pubbliche calamità o gravi epidemie, è punita a norma dell'art. 650 c.p., mentre le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2646 del 19 marzo 1997
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 659 c.p. — che punisce colui il quale esercita una professione o un rumore rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'autorità — è norma imperfetta o in bianco, il cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3908 del 28 aprile 1997
«Le due ipotesi dell'art. 659 c.p. costituiscono distinti titoli di reato, con conseguente ammissibilità del concorso formale tra le due norme. In particolare, l'abuso previsto dal secondo comma è solo quello costituito da una violazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8589 del 21 settembre 1997
«La norma di cui all'art. 10 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (c.d. legge quadro sull'inquinamento acustico) non può considerarsi abrogatrice dell'art. 659, comma secondo, c.p., che conserva comunque un ambito di applicazione più ristretto, nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5966 del 20 maggio 1998
«In tema di abuso di ufficio, poiché, secondo la nuova formulazione recata dalla legge n. 234 del 1997, tale reato è strutturato come fattispecie di evento, essendo necessario che la condotta dell'agente, concretantesi in violazione di legge o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6525 del 3 giugno 1998
«In materia di inosservanza di provvedimenti dell'autorità la norma di cui all'art. 650 c.p. può ritenersi violata quando non si ottemperi a provvedimenti che il sindaco adotta quale ufficiale di governo, con carattere di contingibilità ed urgenza,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3684 del 19 marzo 1999
«Ai fini della sussistenza del reato di abuso d'ufficio (art. 323 c.p.) come novellato dalla legge 16 luglio 1997, n. 234 risulta rilevante qualsiasi violazione di quelle norme di relazione che, prevedendo poteri coercitivi del pubblico ufficiale,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15574 del 13 aprile 2001
«In tema di violazione dei precetti contenuti in un'ordinanza sindacale, l'ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p. è configurabile soltanto quando si tratti di provvedimenti contingibili ed urgenti, adottati in relazione a situazioni non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5117 del 6 febbraio 2001
«La violazione, da parte del notaio, degli obblighi imposti dagli artt. 7 e 8 della legge n. 349 del 1973, disciplinanti i diritti spettanti per ogni titolo protestato, e l'indennità di accesso, comprensiva del rimborso spese, per ogni atto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11367 del 10 marzo 2004
«In tema di violazione dei precetti contenuti in un'ordinanza sindacale, l'ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p. è configurabile soltanto quando si tratti di provvedimenti contingibili ed urgenti, adottati in relazione a situazioni non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15066 del 29 marzo 2004
«In tema di smaltimento di rifiuti, poiché il Presidente della Provincia è il solo organo preposto a disporre il divieto di inizio o di prosecuzione delle operazioni di recupero dei rifiuti stessi, qualora il relativo provvedimento sia emesso, in...»