-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4713 del 19 dicembre 1996
«Il giudice competente a pronunciarsi sulla revoca della misura cautelare — e quello adito in sede di appello sulla medesima questione — non incontra alcuna preclusione, quanto all'accertamento della carenza originaria e preesistente di indizi o di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1471 del 4 maggio 1999
«In tema di c.d. giudicato cautelare, il limite del dedotto per la parte non coincide in alcun modo con il rilevato d'ufficio da parte del giudice. Ed invero, mentre l'arco concettuale di dedotto-deducibile riguarda i poteri dispositivi della parte...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 633 del 21 marzo 2000
«Nei casi di perdita di efficacia della custodia cautelare in carcere a norma dell'art. 309, comma decimo, c.p.p., quale effetto automatico della mancata trasmissione degli atti nel termine prescritto dal comma quinto della medesima disposizione, è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1184 del 26 aprile 1994
«Il principio del ne bis in idem, qualora non venga invocato nell'ambito suo proprio di tutela del giudicato, per cui vi è divieto di celebrare un nuovo processo per il medesimo fatto che sia già stato oggetto di procedimento definito con un...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2604 del 26 settembre 2000
«In tema di istanza di revoca di una misura cautelare, il giudice competente a pronunciarsi non incontra, nell'accertamento della carenza originaria (oltre che persistente) di indizi o di esigenze cautelari, alcuna preclusione nel fatto della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2093 del 29 aprile 1999
«La preclusione di natura endoprocessuale suscettibile di formarsi a seguito delle pronunzie emesse, all'esito del procedimento incidentale di impugnazione, dalla Corte di cassazione ovvero dal tribunale in sede di riesame o di appello avverso le...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1720 del 5 agosto 1999
«L'inosservanza dei termini stabiliti per lo svolgimento e la conclusione del procedimento di riesame, se non dedotta o rilevata prima che la decisione adottata all'esito di detto procedimento sia divenuta definitiva, non può essere più dedotta o...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 19 gennaio 1999
«In tema di misure cautelari reali, il controllo del giudice del riesame non può investire la concreta fondatezza dell'accusa, ma deve esser limitato alla verifica dell'astratta possibilità di sussumere il fatto attribuito ad un soggetto in una...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 536 del 29 marzo 1994
«In tema di applicazione di misure cautelari reali il principio del ne bis in idem è operante esclusivamente nel caso in cui la caducazione del precedente provvedimento sia dipesa dalla insussistenza delle condizioni normative richieste per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1835 del 29 agosto 1995
«Quando il Gip, ritenuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, abbia respinto la richiesta dal pubblico ministero di applicazione di una misura cautelare personale per assenza di esigenze cautelari e il P.M. abbia proposto appello su...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43566 del 23 dicembre 2002
«In tema di termini di durata massima della custodia cautelare, poiché a norma dell'art. 304, commi 1 e 4, c.p.p. è consentita l'immediata appellabilità dell'ordinanza che ne dispone la sospensione, la mancata presentazione, da parte...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1013 del 8 maggio 1999
«Anche nel giudizio di appello del processus libertatis, disciplinato dall'art. 310 c.p.p., trova applicazione il generalissimo principio del ne bis in idem, cosicché neppure tramite lo strumentale ricorso all'istituto della revoca, previsto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 506 del 4 maggio 1999
«Per i provvedimenti in materia cautelare, diversi da quelli genetici e soggetti, come tali ad appello ex articolo 310 c.p.p., la preclusione del c.d. giudicato cautelare vale, relativamente alle censure che ne potevano formare oggetto, anche in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8 del 8 gennaio 1997
«È nullo per violazione di norma processuale concernente l'iniziativa del pubblico ministero (art. 178, lett. b, c.p.p.) il provvedimento con il quale il tribunale rifiuta di acquisire al fascicolo del dibattimento, ai sensi dell'art. 513, secondo...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1907 del 2 agosto 1995
«In tema di divieto di un secondo giudizio, l'istanza di proscioglimento o di non luogo a procedere ex art. 649 cpv. c.p.p. può essere proposta in qualsiasi stato e grado del procedimento al giudice cui è rivolto l'esercizio dell'azione penale che,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2157 del 2 luglio 1993
«In tema di impugnazioni in materia di misure cautelari personali una volta che si sia esaurito il procedimento incidentale, gli effetti della decisione in questo assunta, e non più soggetta ad impugnazione, permangono nel procedimento principale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 740 del 12 marzo 1993
«In tema di impugnazioni in materia di misure cautelari personali, una volta che si sia esaurito il procedimento incidentale, gli effetti della decisione in questo assunta e non più soggetta ad impugnazione, permangono nel procedimento principale...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36 del 13 marzo 1999
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, l'ingiustizia formale della detenzione, anche se conseguente a diversa qualificazione del fatto contestato nell'imputazione come reato procedibile a querela, tuttavia mancante, e/o punito con pena...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26743 del 19 giugno 2003
«In tema di cosiddetto giudicato cautelare, la preclusione derivante da una precedente pronuncia del tribunale del riesame può essere superata quando si prospettino nuovi elementi di valutazione e di inquadramento dei fatti, per effetto di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3376 del 28 marzo 1995
«In tema di sequestro preventivo, la sanzione di inefficacia del provvedimento cautelare prevista dall'art. 321, comma terzo c.p.p. non può essere estesa al ritardo («non oltre il giorno successivo a quello del deposito in cancelleria») con cui...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 26 del 27 gennaio 1994
«Le ordinanze inoppugnabili e quelle impugnabili, qualora non siano state impugnate o si siano esauriti i diversi gradi di impugnazione, acquistano la caratteristica dell'irrevocabilità che, pur non essendo parificabile all'autorità di cosa...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5959 del 15 febbraio 2012
«In tema di cosiddetto giudicato cautelare, la preclusione derivante da una precedente pronuncia del Tribunale del riesame può essere superata quando si prospettino nuovi elementi di valutazione e di inquadramento dei fatti, acquisiti da ulteriori...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 997 del 15 maggio 1995
«In tema di misure cautelari reali, l'unico potere che sul meritum causae il giudice del riesame è legittimato ad esercitare si riferisce al raffronto tra fattispecie astratta (legale) e fattispecie concreta (reale), così da imporre il suo potere...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34 del 15 gennaio 2001
«È abnorme il provvedimento con cui il Gip, richiesto dell'archiviazione di un affare iscritto nel registro degli atti non costituenti notizia di reato, dichiari non luogo a provvedere sulla richiesta, disponendo la restituzione degli atti stessi...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3839 del 31 gennaio 2002
«In tema di “giudicato cautelare”, l'eccezione di inutilizzabilità degli elementi probatori a carico dell'indagato — con conseguente inefficacia della misura custodiale — per la mancata richiesta di riapertura delle indagini ai sensi dell'art. 414...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4717 del 13 settembre 1999
«La pronuncia del decreto di archiviazione determina una preclusione processuale all'utilizzazione degli elementi acquisiti successivamente ad esso e prima dell'adozione del decreto di autorizzazione alla riapertura delle indagini di cui all'art....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7567 del 11 giugno 1999
«L'archiviazione degli atti per essere rimasti ignoti gli autori del reato, rappresentando ipotesi oggettivamente diversa da tutti gli altri casi di archiviazione previsti dalla legge, non determina alcuna preclusione processuale alla ripresa delle...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1002 del 9 giugno 1998
«Il tenore letterale dell'art. 414, comma primo, c.p.p., che prevede il decreto motivato del giudice per la riapertura delle indagini «dopo il provvedimento di archiviazione emesso a norma degli articoli precedenti», e la collocazione della...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13040 del 28 marzo 2006
«È legittima, da parte del g.i.p. che autorizza la prosecuzione delle indagini nei procedimenti contro ignoti, l'apposizione del termine di sei mesi di cui all'art. 406, comma 2 bis c.p.p., dovendosi applicare a detti procedimenti, per il rinvio...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35358 del 9 settembre 2003
«L'omissione della notifica all'imputato dell'avviso per l'udienza preliminare comporta una nullità assoluta, rilevabile d'ufficio e deducibile in ogni stato e grado del procedimento, sorgendo preclusione solo con la formazione del giudicato.»