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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6532 del 23 gennaio 1998
«Ne consegue che è giuridicamente configurabile il tentativo anche per i delitti c.d. “unisussistenti”, cioè quelli che unico actu perficiuntur, con la sola avvertenza che non può trattarsi di tentativo “incompiuto”, postulando questo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38820 del 22 novembre 2006
«In tema di esercizio arbitrario delle proprie ragioni (art. 393 c.p.), la pretesa arbitrariamente attuata dall'agente deve corrispondere perfettamente all'oggetto della tutela apprestata in concreto dall'ordinamento giuridico di guisa che ciò che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11394 del 13 novembre 1991
«La sussistenza del fine di uccidere, inoltre, esclude, per definizione, che il fatto integri la fattispecie del delitto di danneggiamento mediante incendio, nel quale il dolo è costituito dal fine - che deve essere esclusivo - di danneggiare la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4683 del 21 maggio 1983
«Per la sussistenza del delitto di strage non è richiesta la volontà di provocare il pericolo per la pubblica incolumità, poiché questo deve essere considerato oggettivamente, in relazione alla natura dei mezzi adoperati e alle modalità del fatto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3333 del 15 marzo 1999
«Correttamente il giudice di merito ritiene la sussistenza del delitto di strage e non di quello di omicidio volontario plurimo nel comportamento di appartenenti a un'associazione criminosa che, dopo avere fatto irruzione in un luogo aperto al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23286 del 19 maggio 2004
«Non può essere invocata l'esimente dello stato di necessità per il reato di favoreggiamento della prostituzione da parte di colui il quale abbia posto in essere la condotta criminosa adducendo di esservi stato costretto dalla mancanza di lavoro e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7063 del 20 giugno 1995
«Per la configurazione di quest'ultima ipotesi, poi, non si richiede affatto una partecipazione degli associati ad un'eguale, o quanto meno proporzionale, divisione degli utili conseguiti dall'organizzazione, giacché, ciò che conta è la sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 405 del 25 maggio 1994
«Né hanno rilievo alcuno le modalità di riscossione e la eventuale irritualità dei mezzi di pagamento, anche in contrasto con disposizioni ed assetti organizzativi dell'ufficio, non essendo la sussistenza del reato esclusa dalla inosservanza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14655 del 30 ottobre 1989
«La C.S. ha, altresì, precisato che la mancata richiesta di ulteriori precisazioni sulla commissione della specie di delitto e sull'emissione di un provvedimento restrittivo della libertà personale non esclude la sussistenza del reato ex art. 378...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9414 del 5 settembre 2000
«L'inosservanza dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento ai figli minori - statuito dal giudice nel corso del procedimento di separazione personale dei coniugi - non integra gli estremi di cui all'art. 388, comma 2, c.p., in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34043 del 11 ottobre 2006
«Per la sussistenza del delitto di associazione a delinquere è sufficiente la presenza di almeno tre persone e non è necessario né un numero notevole di persone, né una distinzione precisa di ruoli tra le stesse; nelle associazioni con un modesto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3402 del 24 marzo 1992
«Pertanto, tenuta presente la struttura dei due istituti del concorso di persone nel reato e del reato continuato, criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere, rispetto al concorso di persone nel reato continuato consiste...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6446 del 13 febbraio 2015
«L'appartenenza di un soggetto ad un sodalizio criminale può essere ritenuta, anche in base alla partecipazione ad un solo reato fine, qualora il ruolo svolto e le modalità dell'azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo e ciò può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53123 del 19 dicembre 2014
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 570, comma secondo n. 2, c.p., l'obbligo di procurare i mezzi di sussistenza ad un figlio minore sussiste indipendentemente dalla formale attribuzione della responsabilità genitoriale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53607 del 23 dicembre 2014
«In materia di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la minore età dei discendenti, destinatari dei mezzi di sussistenza, rappresenta "in re ipsa" una condizione soggettiva dello stato di bisogno, che obbliga i genitori a contribuire...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10468 del 16 novembre 1993
«Ed invero, con il contratto d'opera il prestatore assume ogni rischio inerente all'esecuzione dei lavori ed a lui compete l'obbligo di munirsi dei mezzi antinfortunistici previsti dalla legge e farne uso, senza che possa ravvisarsi una qualche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12574 del 18 marzo 2013
«Risponde del delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù colui che sfrutta la prostituzione della persona offesa eccedendo il normale rapporto di meretricio. (Fattispecie in cui la Suprema Corte ha ritenuto sussistente il reato in relazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14591 del 27 marzo 2014
«In tema di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il reato di cui all'art. 603 bis, cod. pen., punisce tutte quelle condotte distorsive del mercato del lavoro, che, in quanto caratterizzate dallo sfruttamento mediante violenza,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 260 del 10 gennaio 2001
«In forza del principio della prevalenza della sostanza sulla forma, l'ordinanza che abbia il contenuto decisorio di una sentenza va qualificata come tale anche quando proprio una siffatta qualificazione comporti la sussistenza del vizio di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7180 del 19 febbraio 2004
«In assenza, quindi, di siffatti elementi, il giudice deve presumere che il teste, fino a prova contraria, riferisca correttamente quanto a sua effettiva conoscenza e deve perciò limitarsi a verificare se sussista o meno incompatibilità fra quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34675 del 5 agosto 2016
«Nel caso in cui la condotta violatrice dell'art. 570 cod. pen. si esplichi nell'omissione da parte del genitore non affidatario dei mezzi di sussistenza ai figli minori o inabili al lavoro, il reato sussiste anche se l'altro genitore provvede in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5970 del 15 giugno 1981
«La costituzione di un nuovo nucleo familiare, dopo l'abbandono della famiglia legittima, non esclude la configurabilità del reato previsto dall'art. 570 c.p., nel caso di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza alla famiglia legittima, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3 del 8 gennaio 1997
«Non comporta violazione del principio di correlazione tra la sentenza e l'accusa contestata il ritenere la sussistenza del reato di corruzione invece della più grave ipotesi delittuosa della concussione contestata. E invero, riscontrandosi in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6597 del 22 febbraio 2011
«Il reato di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore si realizza solo qualora sussista la concreta capacità economica dell'obbligato. (Nell'annullare con rinvio la sentenza di condanna impugnata, la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12400 del 15 marzo 2017
«Ai fini della configurabilità del delitto previsto dall'art. 570, comma secondo, cod. pen., il giudice penale deve accertare, nell'ipotesi di mancata corresponsione da parte del coniuge obbligato al versamento dell'assegno di mantenimento, se per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5173 del 22 ottobre 1985
«In una controversia in tema di pensione d'invalidità, la deduzione, da parte dell'Inps, dell'insussistenza del requisito contributivo configura un'eccezione impropria, la quale, per tale sua natura, non è soggetta alla preclusione stabilita dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3516 del 24 maggio 1986
«Il fatto che nel rito del lavoro le preclusioni poste dagli artt. 416, comma secondo, e 437, comma secondo, c.p.c. riguardino soltanto le eccezioni in senso stretto, e non anche le deduzioni difensive concernenti questioni rilevabili d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 768 del 23 gennaio 1995
«La decadenza che, in forza del combinato disposto degli artt. 420, comma 5 e 414, n. 5, colpisce l'intempestiva deduzione dei mezzi di prova nel giudizio di primo grado e che opera anche nel giudizio di appello per il richiamo dell'art. 434 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7630 del 19 agosto 1996
«Nel rito del lavoro, la preclusione, stabilita dall'art. 416, secondo comma, per le domande riconvenzionali e per le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio che non siano state proposte dal convenuto nella memoria di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12694 del 29 agosto 2002
«Nel processo del lavoro, il convenuto ha l'onere di prendere posizione sui fatti dedotti dall'attore e indicare i mezzi di prova di cui intende avvalersi; pertanto, dedotta l'inesistenza del diritto dell'attore, la proposizione da parte del...»