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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1452 del 8 luglio 1993
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva, nel caso in cui le parti, avvalendosi della facoltà di cui all'art. 309, nono comma, c.p.p., adducano nel corso dell'udienza elementi nuovi a sostegno delle proprie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4715 del 29 ottobre 1998
«...ame. Per l'instaurazione del contraddittorio, inoltre, non è necessario che gli atti siano materialmente acquisiti al fascicolo, ma è sufficiente che siano posti nella disponibilità giuridica delle parti che debbono attivarsi per prenderne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1736 del 24 giugno 1992
«L'art. 309, comma nono, c.p.p., in deroga al principio generale dell'effetto devolutivo delle impugnazioni, prevede che il tribunale del riesame, se non deve dichiarare l'inammissibilità della richiesta, annulla, riforma o conferma l'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1990 del 17 luglio 1997
«...fiducia, ma da altro professionista non appositamente designato in sostituzione del primo, rilevando come fosse sufficiente, ai fini della regolarità della presentazione, l'annotazione delle generalità del presentatore da parte del cancelliere).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27961 del 11 luglio 2001
«...a disposizione delle parti entro i tre giorni dalla data di udienza, posto che il comma 8 dell'art. 309 c.p.p. stabilisce il termine a comparire ma non fissa alcun termine iniziale specifico per il deposito degli atti e dei documenti acquisiti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 317 del 18 marzo 1993
«...ad esse devono essere aggiunti tre giorni interi per la loro consultazione. Ne consegue che è sufficiente per la validità della procedura che alle parti sia garantito un tempo sufficiente per l'esercizio dei diritti e delle facoltà loro spettanti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3197 del 4 febbraio 1994
«In tema di sequestro conservativo penale, nel caso in cui il sequestro abbia ad oggetto beni quali azioni, quote sociali ed aziende, i poteri di controllo e di vigilanza che spettano al giudice penale sul custode, devono svolgersi nel rispetto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8997 del 25 febbraio 2003
«In tema di misure cautelari reali, è illegittima la motivazione dell'ordinanza con cui il Tribunale del riesame rigetti il ricorso avverso il decreto di sequestro preventivo (art. 321 c.p.p.) richiamandosi alle affermazioni contenute nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1766 del 16 giugno 1999
«In tema di sequestro probatorio delle cose qualificate corpo del reato, il giudice di merito non deve ridurre la sua delibazione alla mera presa d'atto delle affermazione del P.M. Sulla base dell'ipotesi tipica, formulata dall'accusa, ha il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26299 del 27 luglio 2006
«...probatori «nuovi» preesistenti o sopravvenuti, sempre che sia rispettato l'ambito del devolutum e sia assicurato il contraddittorio delle parti (Fattispecie relativa a procedimento svoltosi in sede di rinvio, dopo l'annullamento della cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3516 del 25 novembre 1997
«La richiesta di riesame avverso una misura cautelare reale — così come quella riguardante una misura personale — può essere presentata dalle parti private e dai difensori, ai sensi del secondo comma dell'art. 582 c.p.p., anche nella cancelleria...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 164 del 6 febbraio 1996
«In sede di riesame di provvedimento di sequestro probatorio, il tribunale può tener conto di atti e documenti prodotti dalle parti all'udienza e non facenti parte di quelli depositati in precedenza. Tali atti e documenti possono essere acquisiti o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14560 del 12 aprile 2011
«La declaratoria di inammissibilità dell'istanza di riesame avverso il decreto di sequestro probatorio deve essere pronunciata non già "de plano", ma nel contraddittorio delle parti, ossia all'esito dell'udienza camerale partecipata, poiché l'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11615 del 13 novembre 2000
«Le particolari cautele dettate dall'art. 498, comma quarto, c.p.p., per l'esame testimoniale del minorenne - la cui adozione è rimessa al potere discrezionale del giudice del dibattimento - non si applicano in sede di sommarie dichiarazioni rese...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37147 del 9 ottobre 2007
«In tema di reati sessuali in danno di minori di età, la valutazione giudiziale delle dichiarazioni accusatorie rese dalle vittime degli abusi, che richiede specifiche cognizioni tecniche mediante il ricorso al sapere scientifico esterno, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25589 del 13 luglio 2005
«I verbali degli atti d'indagine trasmessi a sostegno di una richiesta di misura cautelare, seppure presentino cancellature di parti del loro contenuto, sono utilizzabili nei contenuti palesi anche nell'eventuale sede di riesame, non avendo il P.M....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44847 del 2 dicembre 2008
«L'assunzione della perizia in incidente probatorio implica l'esposizione orale del perito e il conseguente esame dello stesso ad opera delle parti.ella perizia in incidente probatorio implica l'esposizione orale del perito e il conseguente esame...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4593 del 16 maggio 1997
«In tema di incidente probatorio, quantunque l'art. 401 comma quinto c.p.p. richiami le forme di assunzione delle prove stabilite per il dibattimento, non può ritenersi applicabile l'art. 511 c.p.p. terzo comma all'udienza del procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2491 del 21 gennaio 1994
«Ai fini della concessione della proroga dei termini di custodia cautelare, non è sufficiente l'implicito e generico riferimento alla richiesta avanzata dal pubblico ministero per ottenere dal giudice per le indagini preliminari altri sei mesi di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3010 del 8 agosto 1996
«La Corte, nonostante l'illegittimità del provvedimento, ne ha escluso l'abnormità perché non sussiste un potere esclusivo del P.M. nell'individuazione e nella citazione della parte offesa, essendo lo stesso solo il dominus delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5144 del 12 gennaio 1998
«...siano state rispettate le regole sull'intervento delle parti in camera di consiglio, è inammissibile il ricorso proposto dalla persona offesa con il quale sono proposte censure attinenti alla valutazione di non fondatezza della notizia di reato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4464 del 3 maggio 1996
«Le funzioni attribuite dalla legge allo speciale collegio per i reati ministeriali previsto dall'art. 7 della legge Cost. 16 gennaio 1989 n. 1 comprendono anche quella di provvedere, previa celebrazione dell'udienza preliminare, sulla richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30286 del 9 settembre 2002
«In tema di esame delle parti private, poiché l'art. 503 c.p.p. non contempla il caso della richiesta concorrente dell'imputato e del P.M., l'ordine di escussione previsto dal comma secondo va integrato con quello di cui all'art. 496, comma primo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5018 del 13 gennaio 2000
«In tema di applicazione della pena concordata, se è vero che il consenso prestato dalle parti sottrae la sentenza alle censure riguardanti l'entità della pena e le modalità della sua determinazione, è pur vero che la eccezione a tale principio è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1157 del 14 giugno 1994
«...di sentenza emessa a seguito di patteggiamento, il giudice debba disporre la demolizione dell'opera a norma dell'art. 23 della legge antisismica 2 febbraio 1974, n. 64, anche se essa non ha formato oggetto dell'accordo intercorso tra le parti.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35372 del 24 settembre 2007
«Gli atti contenuti nel fascicolo del Pubblico Ministero ed acquisiti, sull'accordo delle parti, al fascicolo per il dibattimento, possono essere legittimamente utilizzati ai fini della decisione, non ostandovi neppure i divieti di lettura di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10504 del 3 settembre 1999
«L'obbligo dell'indicazione delle circostanze su cui deve vertere l'esame dei testimoni, imposto dal primo comma dell'art. 468 c.p.p., è necessario solo quando le circostanze si discostino dal capo di imputazione, ampliandosi così la tematica che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8612 del 24 luglio 1998
«La sanzione di inammissibilità prevista dall'art. 468, comma 1, c.p.p. riguarda non soltanto il tardivo deposito della lista ma anche la mancata indicazione delle circostanze sulle quali deve vertere l'esame dei testi. Tale esigenza è soddisfatta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25239 del 21 giugno 2001
«...verificatosi non può considerarsi eccezionale e imprevedibile in un ordinario possibile suo sviluppo, alla luce di una verificata regolarità causale dovuta all'uso delle armi per fronteggiare evenienze peggiorative o per garantirsi la via di fuga.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9901 del 17 settembre 1998
«In tema di ordine di assunzione delle prove, non essendo espressamente contemplata dalla legge la ipotesi della richiesta concorrente delle parti (nella specie, pubblico ministero e imputato) di esaminare un testimone sulle stesse circostanze,...»