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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8577 del 5 ottobre 1982
«Costituisce delitto consumato, e non semplicemente tentato, di violenza privata il fatto di impedire, nel corso di un'agitazione sindacale, ai lavoratori dissidenti l'entrata o l'uscita dai cancelli dello stabilimento, non importa se per poco...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10327 del 19 novembre 1984
«In tema di delitto tentato le circostanze relative all'entità del danno (artt. 61 n. 7 e 62 n. 4 c.p.) sono applicabili soltanto quando con prova rigorosa ed univoca si possa dimostrare che, se l'azione penalmente illecita si fosse realizzata, il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3154 del 24 aprile 1986
«...per la tesi della compatibilità della predetta attenuante col delitto tentato — le modalità del fatto criminoso non sono tali da fornire la certezza che il danno (che si sarebbe verificato) sarebbe stato di speciale tenuità e cioè «lievissimo».»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10574 del 9 ottobre 1987
«Nel tentativo (delitto tentato) l'idoneità degli atti va considerata in concreto, con riferimento, cioè, all'evento che effettivamente l'agente si riprometteva di raggiungere, così come l'univocità va desunta dal modo con cui gli atti sono stati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1342 del 6 febbraio 1987
«...vigilanza di anormali, di infermi soggetti ad imprevedibili reazioni o movimenti, ecc... rimane esclusa la punibilità dell'ipotesi delittuosa in esame, o comunque viene a mancare l'intenzionalità del compimento di un attentato all'altrui libertà.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7860 del 30 giugno 1987
«Sussiste il delitto consumato, e non tentato, di violenza privata nel caso in cui i soggetti agenti, nel corso di una manifestazione pacifista, ostacolino — sdraiandosi con i loro corpi sulla sede stradale — l'accesso ad uno stabilimento militare,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8783 del 28 luglio 1987
«La S.C., nel ritenere il tentato furto aggravato, ha precisato altresì che sarebbe stata configurabile la violazione di domicilio — nella fattispecie certamente non fine a sé stessa — qualora si fosse potuta addurre la desistenza volontaria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5565 del 7 maggio 1988
«Si ha tentativo di rapina impropria, e non furto tentato in concorso con delitto contro la persona, nel caso in cui taluno, nel corso degli atti esecutivi e prima della sottrazione o dell'impossessamento della cosa altrui, usi violenza contro la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10757 del 27 luglio 1990
«...una violazione più grave dell'altra. Di tal che la detta espressione deve riferirsi non solo al delitto consumato di fronte a quello tentato ma anche al reato aggravato nei confronti di quello semplice ed a quest'ultimo rispetto a quello...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9423 del 3 luglio 1990
«È configurabile il delitto di estorsione consumato e non tentato se oggetto del reato sia un titolo di credito trasmissibile per girata.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5504 del 18 maggio 1991
«...la profferisce, ma che costui manifesti le comuni, perverse, intenzioni di più persone di cui si faccia portavoce. (Nell'affermare il principio di cui in massima la Cassazione ha altresì precisato che l'aggravante attiene anche al reato tentato).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5548 del 12 maggio 1992
«Viceversa, il tentativo di impossessamento della fauna selvatica, pur se compiuto in violazione delle medesime prescrizioni, non solo non può configurare il delitto di tentato furto, essendo, ex lege, interdetta l'applicazione degli artt. 624, 625...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3354 del 28 marzo 1995
«Sussiste ipotesi di concorso formale, ex art. 81, comma 1, c.p., fra il reato di resistenza a P.U., di cui all'art. 337 c.p. ed il reato di tentato omicidio, stante la diversità dei beni giuridici tutelati da tali norme, e le differenze...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 377 del 18 gennaio 1995
«Per la ravvisabilità del delitto di tentato furto non è necessaria l'esistenza della res furtiva, dovendosi avere riguardo alla situazione che l'agente si era prospettato al momento dell'azione criminosa. Pertanto, non ricorre l'ipotesi del reato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4743 del 28 aprile 1995
«...l'imputato ha dedotto che i giudici avrebbero dovuto ritenere l'ipotesi di furto tentato, e non già consumato, in quanto non vi era stata autonoma disponibilità della refurtiva, in difetto di un lasso di tempo apprezzabile del possesso).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21577 del 28 maggio 2001
«È configurabile il tentativo di violenza sessuale di cui all'art. 609 bis c.p. quando, pur in mancanza di atti di contatto fisico tra imputato e persona offesa, la condotta tenuta denoti il requisito soggettivo dell'intenzione di raggiungere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49213 del 23 dicembre 2003
«È configurabile il tentativo di rapina impropria, e non il concorso nel delitto di tentato furto con quello di violenza a pubblico ufficiale e lesioni, nel fatto di chi, colto in flagranza a scardinare, senza riuscirvi, la serranda di un negozio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21757 del 7 maggio 2004
«Ne consegue che risponde di furto consumato e non tentato colui che, introdottosi in un autoveicolo, si allontani sia pure per breve tempo, non rilevando che l'agente venga intercettato e bloccato da una pattuglia dei carabinieri occasionalmente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15989 del 28 aprile 2005
«È configurabile il delitto tentato e non quello consumato di violenza privata (artt. 56 e 610 c.p.) allorché, pur sussistendo l'idoneità dell'azione a limitare la libertà del soggetto passivo, quest'ultimo non adotti la condotta che la violenza e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41481 del 16 novembre 2005
«Ai fini della determinazione della pena per il delitto tentato nel caso di concorso di circostanze anche ad effetto speciale, deve farsi riferimento alla pena base per il reato consumato e aggravato, qualora il giudizio di comparazione si sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49670 del 28 dicembre 2009
«Integra il delitto di tentato furto la condotta dei due soggetti che, precludendo la vista dei movimenti delle proprie mani attraverso la particolare giubba indossata, si siano avvicinati alla spalle della vittima, iniziando a spingerla con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1619 del 14 gennaio 2013
«In tema di estorsione, il delitto deve considerarsi consumato e non solo tentato allorché la cosa estorta venga consegnata dal soggetto passivo all'estorsore, e ciò anche nelle ipotesi in cui sia predisposto l'intervento della polizia giudiziaria...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29742 del 11 luglio 2013
«È configurabile il delitto tentato e non quello consumato di violenza privata allorché, pur sussistendo l'idoneità dell'azione a limitare la libertà del soggetto passivo, quest'ultimo non adotti la condotta che la violenza e la minaccia esercitate...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34318 del 6 agosto 2015
«...dall'art. 611 cod. pen. è sufficiente che la violenza o la minaccia sia idonea, nel momento in cui viene esercitata, a determinare altri a commettere un fatto costituente reato, non essendo necessario che il reato-fine sia consumato o tentato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25846 del 22 giugno 2016
«...aver svolto il ruolo di autista del caposcosca, organizzatore della strage, per averlo accompagnato in due sopralluoghi sul posto del delitto e per avergli offerto ospitalità, nella consapevolezza che stava preparandosi un attentato eclatante).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 51576 del 2 dicembre 2016
«...soggetto agente. (Fattispecie in cui gli autori di un tentato furto, al fine di sfuggire alle forze dell'ordine, avevano lanciato la propria autovettura contro quelle delle pattuglie intervenute, cagionando lesioni personali ad uno degli agenti).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36311 del 21 agosto 2019
«In tema di delitto tentato, l'accertamento della idoneità degli atti deve essere compiuto dal giudice di merito secondo il criterio di prognosi postuma, con riferimento alla situazione che si presentava all'imputato al momento del compimento degli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20755 del 10 maggio 2018
«Integra il delitto di attentato contro i diritti politici del cittadino, previsto dall'art. 294 cod. pen., la condotta di chi, con violenza, minaccia o inganno, determini una persona eletta ad una carica pubblica a dimettersi, giacché detta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 55416 del 12 dicembre 2018
«Risponde del delitto tentato di riciclaggio il soggetto sorpreso dalla polizia giudiziaria nell'atto di smontare un motociclo, in quanto la fattispecie di cui all'art. 648-bis cod. pen., nella vigente formulazione, non è costruita come delitto a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35617 del 24 gennaio 2019
«Ai fini della determinazione della pena per il delitto tentato nel caso di concorso di circostanze anche ad effetto speciale, deve farsi riferimento alla pena-base per il reato consumato e aggravato, qualora il giudizio di comparazione si sia...»