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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4811 del 19 settembre 1979
«...dalla quale risulti che i mobili pignorati sono stati da lui affidati in comodato al debitore, tale scrittura, provenendo da due parti in causa, se non sia stata disconosciuta, fa piena prova anche nei confronti del creditore procedente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3193 del 24 maggio 1984
«...all'uno ed all'altro degli arredi della casa coniugale, trattandosi di atto dichiarativo, vincolante nei rapporti interni, ma inidoneo ad evidenziare il suddetto acquisto del diritto di proprietà, e come tale inopponibile al creditore procedente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2459 del 16 aprile 1984
«...fissata dall'art. 2724 n. 2 c.c. (impossibilità materiale o morale di procurarsi la prova scritta), il quale non è operante nel rapporto fra creditore procedente e terzo opponente, specificamente regolato dal menzionato art. 621 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 405 del 12 gennaio 2006
«L'istanza di sospensione può essere fondata sia su gravi motivi di carattere processuale (e, quindi, di puro diritto), sia sulla deduzione dell'insussistenza della pretesa del creditore procedente per fatti impeditivi, modificativi o estintivi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7413 del 9 agosto 1997
«La sospensione dell'esecuzione prevista dalla norma di cui all'art. 624 c.p.c. (che ne individua i presupposti nella pendenza del relativo giudizio di opposizione, nell'esistenza di gravi motivi, nella proposizione della relativa istanza da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5943 del 21 novembre 1984
«Qualora tale procedura venga intrapresa, e con riguardo alla domanda proposta dal debitore per ottenere in via cautelare la sospensione dell'esecuzione e proporre opposizione avverso l'esecuzione stessa ai sensi dell'art. 615 c.p.c. (nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5266 del 21 aprile 2000
«Nell'esecuzione forzata, l'esistenza e il carattere documentale del titolo esecutivo non sono condizioni dell'intervento dei creditori, essendo sufficiente la preesistenza e l'allegazione di una ragione di credito e potendo farsi luogo al deposito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1826 del 13 febbraio 1993
«In tema di esecuzione forzata, l'esistenza del titolo (esecutivo) che abilita il creditore intervenuto a compiere atti di esecuzione ed esclude che la rinuncia agli atti del creditore procedente e degli altri creditori eventualmente intervenuti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13354 del 19 luglio 2004
«Qualora in sede di incanto non siano presenti il creditore procedente nè i creditori muniti di titolo esecutivo non si applica l'art. 631 c.p.c., che prevede il rinvio dell'udienza da parte del giudice dell'esecuzione se nessuna delle parti si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16711 del 17 luglio 2009
«In conformità alla regola generale dettata dall'art. 310, ultimo comma, c.p.c., nel processo di esecuzione e, quindi, anche in quello di espropriazione forzata presso terzi, in mancanza di diverso accordo tra le parti, qualora il processo si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20836 del 26 settembre 2006
«L'articolo 95 c.p.c. nel porre a carico del debitore esecutato le spese sostenute dal creditore procedente e da quelli intervenuti che partecipano utilmente alla distribuzione, presuppone che il processo esecutivo sia iniziato con il pignoramento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5325 del 4 aprile 2003
«...di accollo totale o parziale delle spese al primo, il creditore può chiedere la liquidazione delle spese da lui sostenute, mentre il giudice richiestone dal solo creditore procedente non può emettere un provvedimento di liquidazione in suo favore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3779 del 2 maggio 1997
«...ove l'ingiunto abbia proposto opposizione all'esecuzione promossa in base al decreto ingiuntivo, può essere fatta valere del creditore procedente mediante richiesta di rigetto dell'opposizione stessa, contenente implicita eccezione di estinzione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8718 del 27 giugno 2000
«Ne consegue che il disposto dell'art. 269 c.p.c., che disciplina le modalità della chiamata di terzo in causa, non si concilia con il procedimento instaurato tramite l'opposizione al decreto, dovendo in ogni caso l'opponente citare unicamente il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8429 del 21 giugno 2000
«...di esso, a differenza che nel caso di sequestro conservativo, in cui la puntuale individuazione e descrizione dei beni assume la funzione di rendere noto lo specifico oggetto della garanzia patrimoniale riconosciuta al creditore procedente.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1700 del 5 maggio 1977
«...domanda per essere stata fatta valere la pretesa esecutiva, da parte del creditore procedente, nelle forme dell'espropriazione mobiliare presso il debitore invece che in quelle che si affermavano applicabili, dell'espropriazione presso terzi).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26949 del 23 dicembre 2016
«...nonchè 95 c.p.c. (privilegio per spese di giustizia) con riferimento alle spese all'uopo sostenute, atteso il sostanziale parallelismo tra creditore procedente nella procedura esecutiva singolare e creditore istante nella procedura concorsuale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5037 del 28 febbraio 2017
«In tema di espropriazione presso terzi, l’instaurazione del giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo (oggi la contestazione della dichiarazione del terzo ai sensi dell’art. 549 c.p.c. come sostituito dalla l. n. 228 del 2012) non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3464 del 9 febbraio 2017
«In tema di opposizione a precetto, se la notifica è eseguita presso la cancelleria nonostante l’elezione di domicilio da parte del creditore procedente e quest’ultimo resta involontariamente contumace, trovano applicazione, da un lato, l’art. 327,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1427 del 30 maggio 1963
«...non possono essere pregiudicati da eventuali accordi tra il terzo pignorato ed il debitore esecutato circa il credito colpito dalla esecuzione, o da rinunce da parte del debitore medesimo, o del creditore procedente, al credito anzidetto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3614 del 15 dicembre 1972
«L'inosservanza dell'art. 604 c.p.c. incide sulla concreta efficacia del vincolo esecutivo posto in essere dal creditore procedente, sulla sua intrinseca idoneità ad attuare la funzione dell'esecuzione forzata, sì che l'azione intesa a farla valere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3841 del 14 novembre 1975
«...presso terzi, assegna a norma dell'art. 553 c.p.c. il credito pignorato al creditore procedente, poiché tale contestazione costituisce una vera e propria opposizione all'esecuzione che il debitore avrebbe dovuto proporre nel processo esecutivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3591 del 27 giugno 1979
«L'opposizione agli atti esecutivi proposta prima dell'inizio della esecuzione appartiene alla competenza del giudice dell'esecuzione indicato nel terzo comma dell'art. 480 c.p.c., cioè al tribunale o al pretore, a seconda che l'esecuzione riguardi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1752 del 15 marzo 1980
«La contestazione dei criteri informatori dell'assegnazione al creditore procedente di una parte delle somme dichiarate dovute dal terzo pignorato al debitore a titolo di retribuzione per lavoro dipendente, relativa alla decorrenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6245 del 24 novembre 1980
«L'efficacia di titolo esecutivo, nei confronti del terzo, della ordinanza di assegnazione, al creditore procedente o ai creditori intervenuti, della somma pignorata presso di lui e l'impossibilità per quest'ultimo di ottenerne la revoca, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1882 del 24 marzo 1982
«Il pignoramento di un credito incorporato in titolo cambiario, che, anziché nella dovuta forma del pignoramento presso il debitore del creditore procedente, prenditore o giratario del titolo, con materiale acquisizione del medesimo (artt. 1997...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3423 del 18 maggio 1983
«Nel giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo, promosso dal creditore procedente a seguito di mancata o contestata dichiarazione del terzo stesso (art. 548 c.p.c.), il debitore esecutato ha qualità di parte necessaria. Pertanto, ove...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4703 del 27 agosto 1984
«Il ricorso al giudice dell'esecuzione, diretto a far valere la nullità dell'assegnazione del credito pignorato al creditore procedente (art. 553 c.p.c.) per essere stata disposta a seguito di ripresa di ufficio del processo esecutivo, dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3518 del 12 giugno 1985
«Qualora, nell'esecuzione forzata promossa dal lavoratore contro il datore di lavoro per il pagamento di spettanze inerenti al rapporto di lavoro, il debitore esecutato ottenga la conversione del pignoramento mediante il versamento di una somma su...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2060 del 24 marzo 1986
«Nelle cause di opposizione agli atti esecutivi sono passivamente legittimati e litisconsorti necessari tutti i soggetti del processo esecutivo indicati dall'art. 485, primo comma, c.p.c. e cioè il creditore procedente, il debitore esecutato, i...»