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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13544 del 26 maggio 2008
«Anche nell'ambito del pubblico impiego privatizzato, il contrasto fra contratti collettivi di diverso ambito territoriale (nazionale, regionale, provinciale; aziendale) deve essere risolto non già in base al criterio della gerarchia (che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29323 del 15 dicembre 2008
«In materia di prevenzione dagli infortuni sul lavoro, il d.P.R. n. 547 del 27 aprile 1955, con indicazioni che hanno trovato conferma nel sistema delineato dal d.lgs. n. 626 del 19 settembre 1994, prevede una distribuzione di responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4928 del 3 giugno 1997
«È configurabile un rapporto di parasubordinazione, con la conseguente competenza del giudice del lavoro per le controversie ad esso relative, anche nel caso di attività fornita nell'ambito di una gestione societaria, a mezzo di società di fatto o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25033 del 24 novembre 2006
«Ai fini della verifica del legittimo esercizio dello ius variandi da parte del datore di lavoro, deve essere valutata, dal giudice di merito - con giudizio di fatto incensurabile in cassazione ove adeguatamente motivato - la omogeneità tra le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7453 del 12 aprile 2005
«In tema di mansioni diverse da quelle dell'assunzione, la equivalenza fra le nuove mansioni e quelle precedenti — che legittima lo jus variandi del datore di lavoro, a norma della disciplina legale in materia (art. 2103 c.c., come sostituito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2428 del 17 marzo 1999
«L'art. 2103 c.c., pur nel nuovo testo, non ha eliminato lo ius variandi del datore di lavoro, ove giustificato da esigenze organizzative e direzionali ovvero da radicale e profonda ristrutturazione dell'azienda, ma ne ha limitato rigorosamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10775 del 3 novembre 1997
«Alla utilizzabilità di prove testimoniali formatesi in altro processo fra le stesse parti non è d'ostacolo la circostanza (costituente del resto la regola) che i due giudizi vertano su fatti diversi e che, in particolare, quello nel quale le prove...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28276 del 26 novembre 2008
«In tema di reggenza, allorché il dirigente dell'ufficio sia provvisoriamente sostituito da personale in possesso, a sua volta, di qualifica dirigenziale, non sorge il diritto alla tutela prevista dall'art. 2103 cod. civ. - espressamente esclusa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1365 del 2 febbraio 2002
«Nel contratto di lavoro subordinato il lavoratore non è obbligato al raggiungimento di un risultato ma all'esplicazione delle proprie energie nei modi e nei tempi stabiliti; ne consegue che il datore di lavoro che intenda far valere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13980 del 24 ottobre 2000
«In relazione alla funzione di recupero delle energie fisiche e psichiche da parte del lavoratore, le ferie annuali devono essere godute entro l'anno di lavoro e non successivamente; una volta decorso l'anno di competenza, il datore di lavoro non...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 15333 del 12 luglio 2011
«L'allevamento di cavalli da polo non rientra nell'esercizio normale dell'agricoltura ai sensi dell'art. 2135 cod. civ. e, per la sua autonomia rispetto allo sfruttamento del terreno, non presenta alcun collegamento con l'utilizzazione del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5613 del 8 giugno 1999
«Nella soccida, quale contratto a struttura associativa qualificato dalla comunanza di scopo, la ripartizione dell'accrescimento del bestiame e degli altri prodotti e utili, prevista dall'art. 2170 c.c., rappresenta solo il normale bilanciamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12685 del 9 giugno 2011
«In tema di competenza per territorio, ove un avvocato abbia agito, con il procedimento di ingiunzione, al fine di ottenere dal proprio cliente il pagamento di competenze professionali avvalendosi del foro speciale di cui all'art. 637, terzo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11973 del 17 maggio 2010
«Nelle società in accomandita semplice il potere di rappresentanza spetta al socio accomandatario, mentre l'accomandante non può trattare o concludere affari in nome della società, se non in forza di procura speciale relativa, volta a volta, alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3936 del 21 aprile 1999
«La competenza territoriale per omologare un atto societario spetta al giudice del luogo ove è ubicato l'ufficio del registro delle imprese istituito con L. 29 dicembre 1993 n. 580 presso la camera di commercio in ciascun capoluogo di provincia in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9100 del 6 giugno 2003
«In tema di società di capitali, la deliberazione che implichi un mutamento sostanziale dell'oggetto sociale non richiede la forma dell'assemblea straordinaria, atteso che, come si evince dal collegamento dell'art. 2365 c.c. che riserva...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8222 del 2 aprile 2007
«In tema di azzeramento del capitale sociale e di ricostituzione del medesimo, la mancata redazione del verbale della delibera da parte di un notaio, come prescritto dall'art. 2375, secondo comma, c.c. per le delibere riservate alla competenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20771 del 26 ottobre 2004
«In tema di società di capitali, nei confronti dei terzi creditori estranei all'organizzazione sociale, tra amministratore e società opera, in generale, il principio di immedesimazione organica, il quale comporta che la relativa obbligazione sorga...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5152 del 3 marzo 2010
«In tema di determinazione dei poteri attribuiti agli amministratori delle società di capitali, non trova applicazione la distinzione tra atti di ordinaria e straordinaria amministrazione prevista con riguardo ai beni degli incapaci dagli artt....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16388 del 24 luglio 2007
«È illegittima l'iscrizione in bilancio, tra i ricavi della società, di proventi da conferimenti per un ammontare che, alla data di chiusura dell'esercizio di competenza, è incerto ed ipotetico in quanto fondato su una stima suscettibile di essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6143 del 27 aprile 2001
«In caso di scissione totalitaria di una società per azioni a norma dell'art. 2504 septies c.c., con contestuale costituzione di una pluralità di società, si verifica una successione a titolo universale tra la società oggetto di scissione — che si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26318 del 11 dicembre 2006
«In tema di esclusione del socio da una società cooperativa, la clausola staturaria che devolve ad un collegio di probiviri nominato dall'assemblea la risoluzione delle controversie che insorgano tra il socio e la società, senza richiedere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3936 del 6 maggio 1997
«La pattuita partecipazione dell'associato, il cui apporto abbia un contenuto patrimoniale, ai ricavi dell'impresa gestita in associazione, ancorché non sia perfettamente assimilabile alla partecipazione agli utili come previsto dall'art. 2549...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3725 del 25 luglio 1978
«L'impugnazione delle deliberazioni di un consorzio costituito da diversi condominii non è disciplinata dall'art. 2606 c.c., dal momento che il consorzio non è formato da imprenditori, ma da enti di gestione, bensì dalle disposizioni dettate in...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 130 del 26 maggio 1976
«Rientra nella competenza regionale l'approvazione della costituzione di un Consorzio facoltativo destinato ad operare nel campo dell'assistenza e beneficenza, poiché un Consorzio fa perno sull'accordo degli Enti consorziati e l'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6597 del 23 marzo 2011
«La domanda giudiziale volta ad ottenere l'accertamento dell'esistenza di un patto di prelazione in caso di vendita di un bene immobile, in assenza di una specifica previsione normativa al riguardo, non è suscettibile di essere trascritta; il patto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 148 del 9 gennaio 1993
«La trascrizione della domanda giudiziale nelle ipotesi contemplate dagli artt. 2652 e 2653 c.c., che configura una mera prenotazione degli effetti dell'accoglimento della domanda stessa, opera nel senso di far retroagire tali effetti dal momento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2439 del 3 febbraio 2006
«L'attuazione, nella sede fallimentare, delle domande intese a ottenere il riconoscimento del diritto di partecipare al concorso o di un diritto reale o restitutorio su beni mobili acquisiti all'attivo non discende dal principio di cui all'art. 24...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9297 del 18 aprile 2007
«In tema di responsabilità aggravata, la norma dell'art. 96, c.p.c., nell'affidare al giudice avanti al quale si è «agito o resistito» (primo comma) ed a quello che ha compiuto l'accertamento «l'inesistenza del diritto» (secondo comma) il compito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15219 del 5 luglio 2007
«La consulenza tecnica d'ufficio è mezzo istruttorio (e non una prova vera e propria) sottratta alla disponibilità delle parti ed affidata al prudente apprezzamento del giudice di merito, rientrando nel suo potere discrezionale la valutazione di...»