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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11585 del 28 luglio 2003
«La pronuncia resa dalle S.U. della Corte di Cassazione in sede di regolamento di giurisdizione, non contenendo alcuna statuizione sul merito della pretesa azionata, è idonea a divenire cosa giudicata solo sulla questione di giurisdizione, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1185 del 27 gennaio 2003
«È inammissibile il motivo del ricorso per cassazione avverso sentenza del giudice di pace, in causa di valore inferiore a lire due milioni, con il quale si denunzi non la debenza o meno delle spese – cioè la violazione dell'art. 91 c.p.c., norma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11883 del 6 agosto 2003
«Il vizio di motivazione riconducibile all'ipotesi di cui all'art. 360, n. 5 c.p.c. può concernere esclusivamente l'accertamento e la valutazione dei fatti rilevanti ai fini della decisione della controversia, non anche l'interpretazione o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11911 del 7 agosto 2003
«Ai fini del disconoscimento di una scrittura privata, ai sensi dell'art. 214 c.p.c., pur non occorrendo alcuna formula sacramentale o speciale, è necessaria un'impugnazione chiara e univoca anche in ordine all'oggetto della sottoscrizione di cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11936 del 7 agosto 2003
«Il vizio di omessa od insufficiente motivazione, denunciabile con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 360, n. 5 c.p.c., sussiste solo quando nel ragionamento del giudice di merito, quale risulta dalla sentenza, sia riscontrabile una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12129 del 19 agosto 2003
«Nell'ipotesi in cui la sentenza impugnata sia motivata mediante rinvio alla sentenza di primo grado, il vizio di omessa o insufficiente motivazione – deducibile in sede di legittimità ex art. 360, primo comma, n. 5, c.p.c. – sussiste solo se, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12267 del 20 agosto 2003
«Poiché gli accessori sono una componente del credito, il giudice ha l'obbligo di liquidarli (art. 429, terzo comma, c.p.c.) solo ove essi siano espansione del credito dedotto in controversia; ove nel corso del giudizio la parte, convenuta per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12317 del 21 agosto 2003
«Nel rito del lavoro, il convenuto, rimasto contumace nel giudizio di primo grado, ben può nell'atto di appello contestare la fondatezza della domanda, nel rispetto delle disposizioni di cui agli artt. 434 e 437 c.p.c. La previsione dell'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12344 del 22 agosto 2003
«Presupposto della dichiarazione di assorbimento del ricorso incidentale, condizionato conseguente al rigetto del ricorso principale è l'ammissibilità del ricorso incidentale medesimo, in quanto la dichiarazione di assorbimento, che deriva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12468 del 25 agosto 2003
«Nel controllo in sede di legittimità della adeguatezza della motivazione del giudizio di fatto contenuto nella sentenza impugnata, i confini tra — da un lato — la debita verifica della indicazione da parte del giudice di merito di ragioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12477 del 25 agosto 2003
«Nel rito del lavoro, in mancanza dell'allegazione del fatto costitutivo della fattispecie da parte dell'attore, non può attribuirsi alla dichiarazione del difensore del convenuto valore di ammissione dello stesso fatto costitutivo, potendosi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12557 del 27 agosto 2003
«Proposto ricorso ex art. 700 c.p.c. per la impugnativa di un licenziamento, qualora il giudice, anziché definire il procedimento cautelare, dia corso al giudizio di merito in assenza della proposizione della relativa domanda, non si verifica un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12611 del 28 agosto 2003
«L'ordine di esibizione di un documento (art. 210, c.p.c.) costituisce oggetto di un potere discrezionale del giudice del merito; tuttavia il mancato esercizio di detto potere è censurabile in sede di legittimità, qualora il giudice ometta del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13006 del 5 settembre 2003
«Il procedimento di correzione di errori materiali disciplinato dagli artt. 287 ss. c.p.c. è funzionale alla eliminazione di errori di redazione del documento cartaceo qualora palesemente emerga l'incongruenza della materiale esteriorizzazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13291 del 10 settembre 2003
«Qualora il lavoratore abbia dedotto, con il ricorso introduttivo del giudizio di primo grado, la illegittimità del proprio licenziamento per difetto di giusta causa o giustificato motivo sotto un profilo specifico determinato, il giudice d'appello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13366 del 11 settembre 2003
«Qualora una parte assuma che la sentenza impugnata con ricorso ordinario per cassazione, è viziata a causa della erronea interpretazione di un fatto da parte del giudice di merito, che ha fondato la sua decisione sulla esistenza di un fatto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13423 del 12 settembre 2003
«In tema di giudicato esterno che – presentando sostanziale identità con quello interno – costituisce la legge del caso concreto, il giudice di legittimità è investito di cognizione piena, posto che l'interpretazione e la valutazione delle relative...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13430 del 12 settembre 2003
«Ai fini della decadenza dalle domande non riproposte in appello, ai sensi dell'art. 346 c.p.c., occorre distinguere tra i fatti costitutivi del diritto postulato con la domanda e i fatti dedotti quali fonti di prova dell'esistenza del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13741 del 18 settembre 2003
«Il ricorso per cassazione non è improcedibile, ai sensi dell'art. 369 c.p.c., allorché, pur non avendo il ricorrente prodotto copia autentica del provvedimento impugnato, quest'ultimo sia inserito in originale nel fascicolo di ufficio debitamente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13800 del 18 settembre 2003
«In caso di mancata riunione di più impugnazioni ritualmente proposte contro la stessa sentenza, la decisione di una delle impugnazioni non può ritenersi invalida, dovendosi attribuire prevalenza, in difetto di previsioni sanzionatorie da parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14102 del 23 settembre 2003
«Al di fuori dei casi in cui la legge espressamente impone la partecipazione di più soggetti al giudizio instaurato nei confronti di uno di essi, ricorre un'ipotesi di litisconsorzio necessario solo allorquando l'azione tenda alla costituzione o al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1445 del 30 gennaio 2003
«La parte che intenda proporre ricorso per cassazione ha l'onere di depositare, a pena di improcedibilità, insieme al ricorso, una copia autentica della sentenza o della decisione impugnata, con la relazione di notificazione ove questa sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15061 del 9 ottobre 2003
«La discrezionalità — e la conseguente insindacabilità da parte del giudice ordinario — dei criteri e dei mezzi con cui la pubblica amministrazione realizzi e mantenga un'opera pubblica (nella specie, una strada provinciale dalla quale era...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15323 del 14 ottobre 2003
«Il principio per il quale il verificarsi di uno degli eventi previsti dall'art. 300 c.p.c. produce l'interruzione del procedimento solo se il procuratore della parte cui si riferisce l'evento interruttivo lo dichiari in udienza o lo notifichi alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15448 del 15 ottobre 2003
«Nel rito del lavoro, rientra tra i poteri istruttori del giudice d'appello, che abbia dato mandato al consulente tecnico di compiere ogni opportuna indagine, l'acquisizione di atti o documenti ritenuti dal consulente necessari per l'espletamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15515 del 16 ottobre 2003
«Le dichiarazioni rese in giudizio dal difensore, contenenti affermazioni relative a fatti sfavorevoli al proprio rappresentato e favorevoli all'altra parte non hanno efficacia di confessione ma costituiscono elementi di libero apprezzamento da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15559 del 17 ottobre 2003
«Il giudice di appello, mentre nel caso di rigetto del gravame non può, in mancanza di uno specifico motivo d'impugnazione, modificare la statuizione sulle spese processuali di primo grado, allorché riforma in tutto o in parte la sentenza impugnata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1562 del 3 febbraio 2003
«Nel rito del lavoro, l'art. 416, terzo comma, c.p.c., pone a carico del convenuto (o del ricorrente, ove nei suoi confronti venga ritualmente proposta una domanda riconvenzionale) un onere di contestazione specifico in relazione ai fatti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 157 del 10 gennaio 2003
«In tema di azione risarcitoria aquiliana proposta nei confronti della Pubblica Amministrazione, la già avvenuta qualificazione — in sede di regolamento preventivo di giurisdizione — in termine di interesse legittimo, della posizione giuridica...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15998 del 24 ottobre 2003
«In tema di spese processuali, il principio in base al quale la cassazione con rinvio anche di un solo capo di una sentenza d'appello si estende alla statuizione relativa alle spese processuali, con la conseguenza che il giudice di rinvio, se...»