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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1268 del 29 marzo 1993
«Costituisce provvedimento abnorme, come tale suscettibile, in difetto di altra possibile impugnazione, di immediato ricorso per cassazione, quello con il quale il giudice dell'udienza preliminare, investito di richiesta di rinvio a giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1992 del 3 marzo 1993
«In sede di giudizio di rinvio è irrilevante la questione di legittimità costituzionale avente ad oggetto la norma che il giudice del rinvio è tenuto ad applicare sulla base del principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione. Infatti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4154 del 29 aprile 1993
«...gravato da numerosi precedenti affermando solo apoditticamente che lo stesso si sarebbe presumibilmente astenuto dal commettere ulteriori reati. La Corte ha annullato, con rinvio, detta pronuncia enunciando il principio di diritto sopra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4522 del 15 dicembre 1993
«Ai fini della corretta motivazione dei provvedimenti in materia di misure cautelari personali in ordine alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, non può considerarsi sufficiente la mera enunciazione delle fonti di prova, essendo, al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4745 del 15 dicembre 1993
«Qualora avverso l'ordinanza del giudice dell'esecuzione di revoca, a seguito di opposizione del P.M., di un provvedimento di applicazione di amnistia venga proposto incidente di esecuzione ex art. 666 c.p.p. e questo sia dichiarato inammissibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5020 del 19 gennaio 1993
«Ne consegue che il detto annullamento va pronunciato senza rinvio, ma con semplice trasmissione degli atti al giudice a quo per l'ulteriore corso, potendosi verificare o che l'accordo venga riproposto in termini diversi (per cui il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9861 del 29 ottobre 1993
«Il divieto della reformatio in peius è un principio di portata generale, che va applicato anche nel giudizio di rinvio rapportando la pena inflitta con la sentenza annullata e quella inflitta dal giudice del rinvio, non potendosi in nessun caso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1098 del 14 aprile 1994
«Le disposizioni della L. 24 luglio 1993 n. 256 che hanno modificato la L. 27 dicembre 1956 n. 1423 nel senso che il proposto non può più essere allontanato dal luogo di residenza o di dimora abituale, si applicano anche ai procedimenti di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2775 del 5 marzo 1994
«Pertanto il giudice di rinvio non può infliggere all'imputato una pena più grave di quella inflitta con la sentenza di appello annullata e, in particolare, nel caso di procedimento definito, nel giudizio di rinvio, con il rito abbreviato, poiché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3584 del 14 settembre 1994
«In mancanza di siffatta verifica può quindi configurarsi vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità. (Principio affermato in relazione alla ritenuta sussistenza — da parte del giudice del riesame, la cui decisione è stata pertanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3658 del 1 settembre 1994
«Pertanto, non può farsi luogo alla procedura di correzione ove nessuna disarmonia emerga tra il contenuto decisorio del provvedimento e la sua formale manifestazione. (Fattispecie nella quale è stata dichiarata inammissibile la richiesta, avanzata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4748 del 2 dicembre 1994
«È abnorme, e quindi ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice dell'udienza preliminare, ritenuta la nullità di un atto compiuto dal pubblico ministero (nella specie, accertamento tecnico irripetibile), in luogo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11653 del 30 novembre 1995
«In sede di giudizio di rinvio la determinazione della pena, sia per il reato ritenuto più grave (e diverso da quello ritenuto tale nella sentenza annullata), sia per la continuazione, non è vincolata dalle valutazioni del giudice della pronuncia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2624 del 21 settembre 1995
«Il giudice per le indagini preliminari, richiesto del rinvio a giudizio, anche senza procedere all'udienza preliminare può pronunciare sentenza di non luogo a procedere ai sensi dell'art. 129 c.p.p., ma ciò mai in base ad una modifica della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 306 del 16 gennaio 1995
«Peraltro l'illegittimità della statuizione relativa alla condanna alla provvisionale ed alla subordinazione della concessione del beneficio di cui all'art. 163 c.p. al pagamento di essa non inficia la regolarità dell'accordo. (Nella specie,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3477 del 6 novembre 1995
«... Pertanto l'omessa valutazione in ordine a detti elementi comporta l'annullamento dell'ordinanza, con rinvio al giudice del riesame, anche se la legge in vigore al momento dell'emissione di detta ordinanza non richiedeva sul punto alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3162 del 30 ottobre 1996
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame degli «elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta ad indagini», prescritta dal quinto comma dell'art. 309 c.p.p., non determina la perdita di efficacia della misura cautelare, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7718 del 7 agosto 1996
«In presenza di una causa di estinzione del reato non sono rilevabili in cassazione vizi di motivazione della sentenza, perché l'inevitabile rinvio della causa all'esame del giudice di merito dopo la pronuncia di annullamento è incompatibile con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1210 del 12 febbraio 1997
«In sede di rinvio il giudice deve mantenersi nei binari tracciati dalla Corte di cassazione ed attenersi al principio affermato nella sentenza di annullamento; ne deriva che egli non può assolvere l'imputato ai sensi dell'art. 129, primo comma,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2043 del 5 marzo 1997
«In presenza di una causa estintiva del reato, non è consentito al giudice di legittimità l'annullamento con rinvio al giudice di merito, perché ciò sarebbe incompatibile con il principio secondo il quale non è possibile la prosecuzione di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2638 del 19 marzo 1997
«Cade in un grave vizio logico e viola le regole processuali il giudice d'appello che, nel giudizio di rinvio a seguito di annullamento da parte della cassazione, equipari le eccezioni ritenute assorbite dalla corte in sede di annullamento con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4228 del 16 luglio 1997
«Qualora l'indagato abbia lamentato, dinanzi al tribunale del riesame, l'inadeguatezza, ai fini di una compiuta valutazione giudiziale, della trasmissione in forma riassuntiva, e non nella loro integrità, di verbale di interrogatorio formato dal...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4904 del 23 maggio 1997
«Qualora venga rimessa dalla Corte di cassazione al giudice di rinvio esclusivamente la questione relativa alla determinazione della pena, il giudicato (progressivo) formatosi sull'accertamento del reato e della responsabilità dell'imputato, con la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5386 del 7 giugno 1997
«L'assenza del difensore di fiducia in dibattimento per altro impegno professionale in una diversa sede giudiziaria, specie se tempestivamente comunicato, impone al giudice del processo di cui si chiede il rinvio di effettuare sempre e comunque un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12320 del 25 novembre 1998
«Consegue, pertanto, che nel giudizio di cassazione, qualora venga riscontrato un vizio di motivazione della sentenza impugnata implicante il rinvio al giudice di merito, e le risultanze processuali siano tali da condurre a diverse interpretazioni,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1602 del 4 giugno 1998
«A norma dell'art. 666, comma 6, c.p.p. al procedimento di esecuzione sono applicabili le disposizioni sull'impugnazione, ed in particolare quella di cui all'art. 597, comma primo, in tema di appello, ripetuta al comma primo dell'art. 609 per il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4307 del 9 aprile 1998
«Pertanto, qualora il giudice del rinvio, investito sul punto dalla sentenza di annullamento, ritenga l'esistenza delle attenuanti o la loro prevalenza sulle aggravanti, e, per tale ragione, si concretizzi il tempo della prescrizione, è tenuto a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13300 del 19 novembre 1999
«La rinuncia alla prescrizione è consentita solo dopo il maturarsi di tale causa estintiva; invero la rinuncia presuppone che il diritto il cui esercizio essa ha ad oggetto sia già maturato, dato che, solo da quel momento, l'interessato può...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3467 del 3 dicembre 1999
«Qualora il pubblico ministero proponga ricorso per cassazione avverso sentenza di patteggiamento, ex art. 444 c.p.p., per i reati di costruzione abusiva in zona soggetta a vincolo paesaggistico con deturpamento di bellezze naturali, deducendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4028 del 14 luglio 1999
«I decreti del Gip di autorizzazione alle intercettazioni telefoniche (e quelli di proroga di esse) devono essere motivati, e l'inosservanza del relativo obbligo ne comporta l'inutilizzabilità. (Fattispecie nella quale si è ritenuto che il semplice...»