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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1064 del 30 gennaio 1990
«...può dirsi sussistente senza la dimostrazione di un comportamento attivo di persuasione da parte dell'interessato; la prova di una tale attività non deve essere necessariamente diretta, ben potendo essa desumersi da concordanti elementi indiziari.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4973 del 22 aprile 1988
«Nell'art. 643 c.p. per concretarsi «l'induzione» è sufficiente l'impiego, da parte dell'agente, di qualsiasi mezzo per persuadere od anche per rafforzare nel soggetto passivo una decisione pregiudizievole dallo stesso già adottata, impedendo,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9731 del 26 ottobre 1985
«...distinto e non va confusa col mezzo usato (atto giuridico), postula una attività positiva diretta a determinare o, quantomeno, a rafforzare (ostacolando ripensamenti) nel soggetto passivo il proposito di compiere un determinato atto giuridico.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4387 del 10 maggio 1984
«Non occorre perciò che la proposta diretta al compimento dell'atto parta dal colpevole, ma è sufficiente che questi si sia giovato ed abbia profittato delle condizioni psichiche del soggetto passivo rafforzando in questi una decisione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 881 del 11 marzo 1999
«La confiscabilità dei beni nel caso di procedimento penale per il delitto di usura, a seguito della salvezza delle disposizioni di cui all'art. 12 sexies del D.L. 8 giugno 1992, n. 306, fatta dall'art. 6 della legge 7 marzo 1996, n. 108, non trova...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25328 del 24 giugno 2011
«...attinenza con le predette attività. (Fattispecie nella quale il soggetto passivo esercitava attività d'impresa, ma il finanziamento ricevuto era stato impiegato per l'acquisto di un immobile non direttamente impiegato nella predetta attività).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21810 del 29 maggio 2001
«Ai fini della configurabilità del reato di appropriazione indebita (art. 646 c.p.), la nozione di «possesso» non va individuata facendo riferimento alle regole proprie del diritto civile, bensì in via autonoma, avendo riguardo ad un concetto più...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16362 del 3 maggio 2012
«...di procurarsi un ingiusto profitto attraverso condotte dispositive "uti dominus" del patrimonio sociale è incompatibile con il perseguimento (in via diretta o indiretta, o anche solo putativa) di un interesse societario da parte dell'agente.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10460 del 1 settembre 1999
«In tema di circostanze del reato, per la sussistenza della aggravante di abuso di relazioni di prestazioni d'opera, non è necessario che il rapporto intercorra direttamente tra l'autore del fatto e la persona offesa, essendo sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2337 del 24 febbraio 1994
«Nella condotta del dirigente di una banca che, travalicando i suoi poteri, ha messo a disposizione del cliente somme di denaro, delle quali aveva la disponibilità, accreditando sul conto dello stesso o pagando direttamente un numero rilevantissimo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5228 del 20 maggio 1993
«Ovunque vige il sistema di prelievo diretto degli oggetti esposti sui banchi di vendita o sugli appositi scaffali, risponde di furto e non di appropriazione indebita o di insolvenza fraudolenta chi, dopo aver prelevata direttamente la merce, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8179 del 18 luglio 1988
«Ne consegue che qualora il direttore di un istituto bancario, in collusione con un cliente ed omettendo i doverosi controlli interni, metta a disposizione dello stesso somme di danaro, accreditando sul di lui conto o pagando direttamente assegni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11766 del 10 dicembre 1985
«...i beni giuridici protetti, il concorso medesimo non è ravvisabile per detti reati quando entrambi gli eventi dagli stessi prodotti si esauriscono in un'unica condotta criminosa diretta al fine di eliminare l'efficacia probatoria del documento.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6603 del 12 febbraio 2014
«Risponde di appropriazione indebita e non di truffa il direttore di un istituto bancario, che, in collusione con un cliente ed omettendo i doverosi controlli interni, metta a disposizione dello stesso somme di denaro, accreditando sul di lui conto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3211 del 10 marzo 1999
«...dichiarazione di scienza, non ripetibile con le stesse forme, anche tenuto conto del fatto che la conoscenza storica ivi esternata non si riferiva direttamente alla responsabilità dell'imputato per il reato ascritto ma solo al reato presupposto).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7363 del 28 luglio 1982
«Perché sussista il delitto di ricettazione non è necessario che il denaro o le cose debbano provenire direttamente o immediatamente da un qualsiasi delitto, ma è sufficiente anche una provenienza mediata a condizione che l'agente sia consapevole...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35535 del 26 settembre 2007
«In tema di delitto di ricettazione, ai fini della sussistenza della circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, non rileva solo il valore economico della cosa ricettata, ma anche il complesso dei danni patrimoniali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13268 del 25 novembre 1986
«... In particolare, per quanto riguarda il delitto di danneggiamento, detta violenza deve essere effettuata all'inizio o durante il corso dell'azione diretta alla distinzione o al deterioramento delle cose rimanendo irrilevante la violenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3314 del 30 giugno 1997
«Ne consegue che l'attività diretta a realizzare lo spettacolo deve essere considerata vera e propria attività imprenditoriale in frode alla legge. (Fattispecie in tema di sequestro preventivo di un immobile adibito a sede di un club privato nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 620 del 9 gennaio 2014
«...misura cautelare della custodia in carcere, deve essere disposto con rinvio per consentire una nuova deliberazione, diretta a correggere i vizi del provvedimento annullato, con emissione, ove del caso, di un titolo restrittivo valido ed operativo.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1526 del 15 gennaio 2014
«In tema di incompetenza funzionale dichiarata dal giudice d'appello, l'erronea statuizione della trasmissione diretta degli atti al giudice (anziché al pubblico ministero) competente non attinge il contenuto decisorio espresso dal dispositivo ma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8708 del 24 febbraio 2014
«È abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento che disponga la restituzione degli atti al P.M., il quale abbia esercitato l'azione penale nelle forme della citazione diretta a giudizio ritenendo che occorre procedere alla celebrazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25255 del 12 luglio 2005
«...1990, ad assicurare la conservazione dei beni culturali e ad impedire il loro deterioramento, nel caso minaccino rovina, intervenendo direttamente o imponendo al proprietario l'esecuzione dei lavori necessari, da svolgere sotto la sua vigilanza).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4502 del 15 maggio 1997
«...di intervenire, derivando questa direttamente dalla legge, sul presupposto di fatto dell'obbiettiva sussistenza di una minaccia di rovina dell'immobile (o di una sua parte) e, dunque, di una situazione di pericolo per l'altrui incolumità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5604 del 14 novembre 1997
«...contemplate dal codice penale che riguardano direttamente sostanze deflagranti, nulla rilevando in contrario il fatto che, di regola, il termine «esplosivi» esprima un concetto diverso da quello espresso con la locuzione «materie esplodenti».»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 473 del 8 gennaio 2013
«Ai fini della sussistenza del reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale (art. 684 c.p.), è irrilevante che la notizia sia stata già diffusa da altra fonte di informazione e non desunta direttamente dagli atti processuali,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6338 del 30 maggio 1994
«L'art. 57 c.p., che configura un'ipotesi di reato proprio, autonoma e strutturalmente caratterizzata dall'omissione dell'attività di controllo, contemplata come causa di un evento non voluto, ed addebitabile al direttore (o al vice direttore) di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7674 del 27 settembre 1984
«Ai fini della sussistenza del reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, è irrilevante che la notizia sia stata già diffusa da altra fonte di informazione e non desunta direttamente dagli atti processuali, perché con la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4320 del 29 gennaio 2013
«Non sussistono gli estremi della fattispecie costitutiva del reato di somministrazione di bevande alcooliche a persona in stato di manifesta ubriachezza, qualora quest'ultima abbia direttamente prelevato la bevanda dal frigo bar (servendosi da sé,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7634 del 7 luglio 1994
«L'elemento oggettivo della contravvenzione di cui all'art. 707 c.p., rappresentato dal fatto che l'agente sia «colto in possesso» di chiavi alterate o di grimaldelli, non va inteso nel senso che, oltre al possesso di tali oggetti, si richiede...»