-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 24412 del 29 ottobre 2013
«L'intervento in appello, recante una domanda volta ad ottenere l'esecuzione in forma specifica in proprio favore di un contratto preliminare concluso "inter alios", è inammissibile, attesi i limiti sanciti dall'art. 344 c.p.c., tendendo non ad...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5071 del 25 maggio 1999
«Pertanto, la sentenza che dichiari cessato il diritto di godimento del fondo sorto dal contratto d'affitto è validamente pronunciata in contraddittorio anche di uno solo dei componenti del gruppo, ed è efficace nei confronti di tutti, senza che il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12351 del 6 luglio 2004
«Ne consegue che la produzione del documento mancante dev'essere ritenuta rituale dal giudice di secondo grado, che, pertanto, erroneamente pone a carico della parte la materiale mancanza dello stesso agli effetti dell'onere della prova, dovendo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13441 del 8 giugno 2007
«Il principio secondo cui la portata precettiva di una sentenza va individuata con riferimento non solo al dispositivo, ma anche alla motivazione, trova applicazione tutte le volte in cui il giudice abbia pronunciato una sentenza di merito (di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1952 del 10 febbraio 2003
«Nell'ipotesi di versamento di una somma di denaro a titolo di caparra confirmatoria, la parte adempiente che abbia agito per la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno, in secondo grado, in sostituzione di dette pretese, può...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13270 del 27 novembre 1999
«I diritti reali si identificano in base alla sola indicazione del loro contenuto (ossia il bene che ne forma l'oggetto) e non in base al titolo che ne costituisce la fonte, onde l'allegazione nel corso del giudizio di rivendicazione, sia in primo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9851 del 10 ottobre 1997
«La proprietà e gli altri diritti reali di godimento appartengono alla categoria dei diritti «autodeterminati», individuati in base alla sola indicazione del loro contenuto, rappresentato dal bene che ne forma l'oggetto, sicché nelle azioni ad essi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11760 del 6 settembre 2000
«Nell'ipotesi di versamento di una somma di danaro a titolo di caparra confirmatoria, la parte adempiente che abbia agito per l'esecuzione o risoluzione del contratto e per la condanna al risarcimento del danno ai sensi dell'art. 1453 c.c., può, in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8095 del 14 giugno 2000
«Avuto riguardo ai diversi presupposti e finalità che contraddistinguono rispettivamente le azioni di risoluzione del contratto per mutuo consenso e per inadempimento, costituisce domanda nuova, inammissibile in appello, la richiesta di risoluzione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8070 del 4 settembre 1996
«Pertanto, la risoluzione di un contratto preliminare di vendita non può essere chiesta per la prima volta in appello sulla base di presupposti di fatto (inadempimento da parte del promittente dell'obbligo nascente dall'art. 1478 c.c.) diversi da...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1090 del 30 gennaio 1995
«La richiesta di risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta del contratto con prestazioni corrispettive (art. 1467 c.c.) costituisce, anche quando proviene dalla parte convenuta per l'esecuzione del contratto, una vera e propria domanda, e...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7668 del 6 settembre 1994
«L'azione di risoluzione del contratto in applicazione dell'art. 1456 c.c. tende ad una pronuncia dichiarativa dell'avvenuta risoluzione di diritto a seguito dell'inadempimento di una delle parti previsto come determinante per la sorte del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17257 del 12 luglio 2013
«Proposte eccezioni di nullità del contratto nel primo grado (nella specie, di abusivo riempimento dei moduli da parte della banca nelle parti riguardanti le dichiarazioni di aumento della fideiussione), è ammissibile in appello, alla stregua del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21729 del 23 settembre 2013
«La clausola di esclusiva inserita in un contratto di somministrazione, in virtù del principio generale di libertà delle forme negoziali, deve avere la medesima forma prevista per il contratto cui accede e non soggiace all'operatività dell'art....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5974 del 18 marzo 2005
«Ne consegue che dei medesimi documenti, che siano stati prodotti in violazione della disposizione citata, non può tenersi conto al fine di dichiarare, in sede di legittimità, la cessazione della materia del contendere. (Fattispecie relativa ad...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10386 del 18 maggio 2005
«Ne consegue che è irrilevante lo stato soggettivo di chi ha attuato il provvedimento giurisdizionale non ancora definitivo e che la misura del danno risarcibile deve coprire l'intero pregiudizio economico subito dal soggetto leso. (Nella specie,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18343 del 13 settembre 2004
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 68 della legge professionale forense 27 novembre 1933, n. 1578, mentre la nozione di transazione della lite deve essere intesa nella più ampia accezione di ogni accordo che abbia l'effetto di estinguere la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6558 del 10 giugno 1995
«Ne consegue che la transazione contenuta in un verbale di conciliazione in sede sindacale sottoscritto da persona non munita del potere di rappresentare il datore di lavoro può essere successivamente ratificata da quest'ultimo e, ove ciò avvenga,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6508 del 27 giugno 1990
«Ai fini della competenza territoriale in ordine alla controversia relativa al rapporto di agenzia, il luogo di nascita del rapporto medesimo deve essere individuato in quello in cui, ai sensi dell'art. 1326 c.c., si è perfezionato il contratto con...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8424 del 24 settembre 1996
«L'inosservanza, da parte del lavoratore ricorrente, dell'onere d'indicare, specificandone i dati, e di produrre in giudizio il contratto collettivo post-corporativo del quale chiede l'applicazione può giustificare il rigetto della domanda soltanto...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4714 del 12 aprile 2000
«Alla parte che invoca in giudizio l'applicazione di un contratto collettivo post-corporativo incombe l'onere di produrlo, con la conseguenza che, in caso di mancata produzione di esso e di contestazione della controparte in ordine all'esistenza e...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6204 del 15 marzo 2010
«Le informazioni e osservazioni, che, ai sensi dell'art. 425 c.p.c., possono essere fornite in giudizio dall'associazione sindacale indicata dalla parte, sono inidonee, anche in considerazione del loro carattere unilaterale, ad identificare la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18261 del 12 agosto 2009
«Nel rito del lavoro, il contratto collettivo di diritto comune - anche anteriormente all'entrata in vigore del D.L.vo n. 40 del 2006 - in quanto assumibile quale regola di giudizio, si distingue dai semplici fatti di causa e può essere richiesto,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10686 del 14 dicembre 1994
«In difetto di patto contrario, il locatore di immobile urbano per uso abitativo può esercitare la facoltà di diniego della rinnovazione tacita del contratto alla prima scadenza, nei casi previsti dall’art. 29 della L. 27 luglio 1978 n. 392, anche...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5290 del 28 maggio 1998
«L'emissione del certificato di credito di cui agli artt. 44 e 45 del R.D. n. 272 del 1913 da parte del Comitato degli agenti di cambio (certificato emesso a seguito del ricorso a detto Comitato da parte dello stipulante un contratto di borsa — con...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4293 del 19 luglio 1979
«Detto contratto, pertanto, pur se stipulato con atto pubblico notarile (per gli effetti che è destinato a produrre in ordine alla costituzione della garanzia ipotecaria), non può essere utilizzato come titolo esecutivo dalla banca mutuante, la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1175 del 23 maggio 1962
«Difettano tali requisiti quando il titolo sia giudizialmente contestato e comunque non contenga la prova o l'accertamento del credito e la determinazione di esso in una somma specificata, pagabile immediatamente. (Nella specie era stato ritenuto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16375 del 14 luglio 2009
«La locazione di un bene sottoposto a pignoramento stipulata senza l'autorizzazione del giudice dell'esecuzione, in violazione dell'art. 560 c.p.c., non comporta l'invalidità del contratto ma solo la sua inopponibilità ai creditori e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10498 del 7 maggio 2009
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso non abitativo, disciplinata dalla legge sull'equo canone, la rinnovazione tacita del contratto alla prima scadenza contrattuale, per il mancato esercizio da parte del locatore della facoltà di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1814 del 20 marzo 1982
«In tema di espropriazione immobiliare non è affetta da nullità perché contra legem, la convenzione stipulata prima dell'incanto con la quale le parti stabiliscono che una sola di esse concorra, a spese comuni, all'asta del bene espropriato, con...»