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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2796 del 23 luglio 1994
«Per soddisfare il requisito («esposizione sommaria dei fatti di causa») prescritto, a pena d'inammissibilità (rilevabile d'ufficio), dall'art. 366, primo comma, n. 3, c.p.c., mentre non è necessario che l'esposizione dei fatti costituisca una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3110 del 30 marzo 1994
«Viola il disposto dell'art. 384 c.p.c., sulla vincolatività del principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione, il giudice di rinvio che si attenga, per la nuova decisione, non già a tale principio, ma allo jus superveniens costituito da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 32 del 5 gennaio 1994
«Il lavoratore, che in primo grado abbia impugnato il licenziamento sotto profili diversi dall'inosservanza della procedura garantistica di cui all'art. 7 della L. 20 maggio 1970, n. 300, non può dedurre in appello la questione della nullità del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3328 del 9 aprile 1994
«La questione di competenza – intesa questa come frazione o misura della giurisdizione – ha posizione logicamente successiva e conseguente a quella di giurisdizione e presuppone, quindi, che sia stata preventivamente risolta in senso affermativo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3354 del 11 aprile 1994
«La sospensione del giudizio civile ex art. 295 c.p.c. è necessaria solo quando la previa definizione di altra controversia civile, penale o amministrativa, pendente davanti allo stesso o ad altro giudice, sia imposta da una espressa disposizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3409 del 12 aprile 1994
«La parte, che denuncia la necessità della sospensione del giudizio a norma dell'art. 295 c.p.c., deve fornire anche la prova circa la ricorrenza di tutti indistintamente gli estremi per l'adozione del relativo provvedimento ed innanzitutto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3497 del 14 aprile 1994
«Nel rito del lavoro, attesa la particolare rilevanza del verbale di udienza (che attesta la composizione del collegio non solo nel momento della discussione ma anche in quello della deliberazione), l'omessa indicazione dei due giudici a latere,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3547 del 15 aprile 1994
«Il vizio logico di motivazione come causa di annullamento della sentenza può consistere o nella mancanza di un nesso di coerenza tra le varie ragioni di cui si compone la motivazione, o nell'attribuzione, a taluno degli elementi emersi in corso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3718 del 19 aprile 1994
«Per il disposto dell'art. 704 c.p.c. le domande relative al possesso per fatti che avvengano durante la pendenza del giudizio petitorio devono proporsi al giudice di questo ultimo ed essere decise nello stesso processo, avendo i provvedimenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3795 del 21 aprile 1994
«La sanatoria della nullità della notifica di un atto d'impugnazione o di riassunzione per raggiungimento dello scopo che si realizza con la costituzione in giudizio del destinatario (art. 156 c.p.c.) retroagisce al momento del compimento della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3817 del 22 aprile 1994
«L'eccezione di compromesso in arbitrato libero (o irrituale) non è deducibile con ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, non investendo le attribuzioni giurisdizionali del giudice adito, ma concernendo esclusivamente la proponibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 386 del 18 gennaio 1994
«L'ordinanza con la quale, in sede di conversione del pignoramento, il giudice dell'esecuzione determina, con le modalità di cui all'art. 495 c.p.c., l'entità della somma da versare in sostituzione delle cose pignorate è provvedimento che,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3916 del 23 aprile 1994
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro (comprese quelle in materia di assistenza e previdenza obbligatorie) la facoltà del giudice del merito di avvalersi dei poteri istruttori conferitigli dalla legge (artt. 421 e 437 c.p.c.), e di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4139 del 29 aprile 1994
«La proposizione del ricorso per cassazione avverso una sentenza che ha deciso la sola questione di giurisdizione determina la cessazione dell'interesse della parte ad ottenere una pronunzia sull'impugnazione per revocazione della stessa sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4483 del 9 maggio 1994
«La sottoscrizione dell'atto di precetto da parte di persona priva di mandato ad litem può essere fatta valere come motivo di opposizione agli atti esecutivi, sia in riferimento specifico allo stesso precetto, sia in riferimento ai singoli atti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4716 del 14 maggio 1994
«In tema di provvedimenti di urgenza, nel caso di rigetto dell'istanza ex art. 700 c.p.c. la pronuncia in ordine alle spese processuali può essere emessa dal giudice adito anche successivamente all'ordinanza contenente la decisione cautelare con un...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 51 del 20 gennaio 1994
«Il deposito presso la Corte di cassazione della richiesta, ex art. 369, ultimo comma c.p.c., al giudice a quo di trasmissione alla Corte stessa del fascicolo di ufficio relativo alla controversia conclusasi con la sentenza impugnata, non deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5259 del 30 maggio 1994
«In tema di espropriazione di crediti presso terzi, l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione rigetta l'istanza di assegnazione del credito sottoposto ad espropriazione, perché l'esecuzione forzata non poteva essere attuata nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5279 del 30 maggio 1994
«Il giudice, che dopo aver emesso l'ordinanza ex art. 700 c.p.c. provveda sulle questioni insorte in sede esecutiva, rigettando l'istanza della parte di integrazione del provvedimento di urgenza, non può provvedere sulle spese del procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5359 del 2 giugno 1994
«L'inottemperanza, da parte del convenuto, alle prescrizioni dell'art. 416, comma 3, c.p.p. — il quale stabilisce, in particolare, che nella memoria di costituzione il convenuto deve prendere posizione, in maniera precisa e non limitata ad una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5418 del 4 giugno 1994
«La cassazione di una sentenza con riguardo all'interpretazione di norme contrattuali, pronunciata per violazione delle regole legali di ermeneutica e per vizi di motivazione — la quale attribuisce al giudice di rinvio la stessa pienezza di poteri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5472 del 6 giugno 1994
«L'impugnazione di una pluralità di sentenze con un unico atto è consentita solo quando queste siano tutte pronunciate fra le medesime parti e nell'ambito di un unico procedimento, ancorché in diverse fasi o gradi — come nel caso di sentenza non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5559 del 8 giugno 1994
«L'omessa notifica dell'impugnazione ad un litisconsorte necessario non si riflette sulla ammissibilità o sulla tempestività del gravame, che conserva così, l'effetto di impedire il passaggio in giudicato della sentenza impugnata, ma determina solo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5644 del 10 giugno 1994
«Proposta una domanda di opposizione di terzo al pignoramento di alcuni immobili in danno del debitore d'imposta, ove sia stata dedotta da un lato la non debenza del tributo da parte di questi e, dall'altro lato, la proprietà in capo al ricorrente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6156 del 27 giugno 1994
«Nel caso di domanda inerente a rapporto obbligatorio, il problema della sussistenza o meno, in capo alla parte attrice, del credito allegato in giudizio, ove insorga esclusivamente per effetto di eccezione della parte convenuta, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6172 del 27 giugno 1994
«Nel caso di impugnazione del licenziamento con richiesta di reintegrazione nel posto di lavoro, la causa petendi è costituita dall'inesistenza, in capo al datore di lavoro, del potere di determinare l'estinzione del rapporto, incombendo sul...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6412 del 7 luglio 1994
«La parte cui sia stata notificata l'altrui impugnazione, qualora proponga la propria, avverso la medesima sentenza, separatamente, in via principale, anziché in via incidentale, deve porre il giudice in grado di conoscere la simultanea pendenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6416 del 7 luglio 1994
«Il secondo comma dell'art. 416 c.p.c., disponendo che il convenuto in una controversia di lavoro deve, a pena di decadenza, proporre nella memoria di costituzione (anche tardiva) le eccezioni processuali e di merito (oltre che le eventuali domande...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6602 del 14 luglio 1994
«Il proprietario nominato custode dell'immobile pignorato non può compiere, senza l'autorizzazione del giudice, atti che eccedono i limiti dell'ordinaria amministrazione, tra i quali rientra la cessione del contratto di affitto agrario dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6648 del 15 luglio 1994
«Nel compromesso per arbitrato irrituale è insita la rinuncia delle parti alla tutela giurisdizionale dei diritti nascenti dal rapporto controverso. Tuttavia risorge per le parti il potere di esercitare le azioni derivanti dal contratto e di...»