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Cassazione civile, sentenza n. 1304 del 28 aprile 1956
«È nulla la nomina del consulente tecnico compiuta, in sede di giudizio di divisione, dal notaio, delegato dal giudice istruttore per le operazioni divisionali, anziché dal giudice stesso (art. 194 disp. att. c.p.c.) che ne deve anche ricevere il...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1639 del 16 maggio 1956
«Il contenuto della sentenza non definitiva, nella disciplina dell'art. 279 del codice di procedura civile non comprende la soluzione delle questioni relative alla ammissibilità e rilevanza dei mezzi istruttori proposti dalle parti o da disporre...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3706 del 18 ottobre 1956
«La vocatio in jus, prescritta dal n. 7 dell'art. 162 c.p.c., consistente nell'invito al convenuto a costituirsi entro il termine stabilito dalla legge, con l'avvertenza delle conseguenze della mancata costituzione, è condizione necessaria perché...»
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Cassazione civile, sentenza n. 508 del 23 febbraio 1956
«I due termini di costituzione fissati dalla legge all'attore e al convenuto sono distintamente considerati, nel senso che ciascuna parte è tenuta ad osservare il proprio termine sotto pena di inefficacia della ritardata costituzione a meno che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2422 del 5 luglio 1958
«Il carattere sanzionatorio e, nel contempo, di mezzo di prevenzione e di riparazione patrimoniale, insito nella norma di cui all'art. 120 c.p.c. — secondo la quale il giudice, ad istanza di parte, può ordinare l'inserzione nei giornali di un...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1281 del 29 aprile 1959
«Mentre alle parti, costituite nella precedente fase del processo, la notificazione dell'atto riassuntivo va fatta a norma dell'art. 170 a quelle non costituite, anche se non dichiarate contumaci, dev'essere eseguita personalmente. Nell'uno e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2623 del 28 settembre 1959
«A norma dell'art, 742 c.p.c., la revoca, la modificazione e la dichiarazione d'invalidità dei provvedimenti di volontaria giurisdizione non incidono sui diritti acquistati dai terzi in base ai negozi autorizzati dai provvedimenti stessi, sempre...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2992 del 9 novembre 1960
«Il provvedimento istruttorio col quale il giudice disponga consulenza tecnica, sia pure in grado di appello, ha sempre natura e carattere di ordinanza istruttoria anche se esso presupponga la risoluzione di una questione di merito non risolta con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3322 del 29 dicembre 1960
«A norma dell'art. 742 c.p.c. la revoca, la modificazione e la dichiarazione di invalidità dei provvedimenti di volontaria giurisdizione non incidono sui diritti acquisiti dai terzi, in base ai negozi autorizzati dai provvedimenti stessi, quando i...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1322 del 9 giugno 1961
«Se è vero che l'art. 309 c.p.c. si riferisce anche all'ipotesi che l'assenza delle parti si verifichi ad una udienza collegiale, e che, in conseguenza, il giudice collegiale, accertata la mancata presenza delle parti all'udienza di decisione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2158 del 14 ottobre 1961
«I giudizi sui rendiconti in sede cautelare ed esecutiva, a differenza dei rendiconti come oggetto di domanda autonoma, sono sottratti alla decisione del collegio, essendo il giudice istruttore (cioè l'organo singolo che ha disposto il sequestro) a...»
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Cassazione civile, sentenza n. 752 del 8 aprile 1961
«La deduzione, come motivo di ricorso per cassazione, di una questione riguardante la competenza, non può farsi se non sotto il profilo della violazione delle norme che la regolano, non anche in relazione ad un difetto di motivazione sui punti di...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1026 del 15 maggio 1962
«Sia il giudice penale che quello civile, qualora accertino una falsità, ne ordinano la cancellazione, totale o parziale, ovvero la ripristinazione, mediante la rinnovazione o la riforma del documento (artt. 480 e 481 c.p.p., 226 e 227 c.p.c.). Se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1287 del 29 maggio 1962
«Una situazione di indebito si può verificare, in dipendenza della procedura di ammortamento, oltre che nel caso in cui sia stato eseguito il pagamento al detentore del titolo di credito dopo che questo aveva perduto ogni efficacia per essere...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1994 del 21 luglio 1962
«La violazione delle norme sul litisconsorzio necessario, posta in essere fin dalla costituzione del rapporto processuale, importa, con l'annullamento della sentenza da parte della Corte di cassazione, il rinvio della causa al primo giudice, ai...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2883 del 9 ottobre 1962
«Se all'udienza fissata dal giudice istruttore per l'escussione dei testimoni il procuratore di una delle parti dichiara, ai sensi dell'art. 300 c.p.c., una causa interruttiva del processo, non può il giudice successivamente dichiarare la decadenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3166 del 22 novembre 1962
«L'atto riassuntivo davanti al giudice di rinvio, per spiegare la sua efficacia, deve contenere tutti gli elementi richiesti dagli artt. 163 e 163 bis c.p.c. ed è soggetto alle nullità previste dall'art. 164. Pertanto, se la citazione riassuntiva...»
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Cassazione civile, sentenza n. 44 del 15 gennaio 1962
«In forza del principio enunciato nel penultimo comma dell'art. 279 c.p.c. (per il quale i provvedimenti del collegio che hanno forma di ordinanza, comunque motivati, non possono mai pregiudicare la decisione della causa e sono sempre modificabili...»
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Cassazione civile, sentenza n. 510 del 14 marzo 1962
«Dalla cessazione della competenza del giudice di rinvio non deriva la perdita definitiva dei diritti alla restituzione, alla riduzione in pristino, ecc... essendo questi diritti non meramente processuali, ma anche di ordine sostanziale, derivanti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1431 del 30 giugno 1963
«A norma dell'art. 202 del T.U. 29 gennaio 1959, n. 645, sulla riscossione delle imposte dirette, la vendita dei beni pignorati dall'esattore si effettua: 1) con il sistema del pubblico incanto, il che esclude la possibilità della vendita senza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1936 del 16 luglio 1963
«In tema di procedimenti in camera di consiglio, l'art. 742 c.p.c., disponendo che i decreti possono essere in ogni tempo modificati o revocati, restando salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi, in forza di convenzioni anteriori alla...»
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Cassazione civile, sentenza n. 526 del 5 marzo 1963
«Quando la querela di falso è proposta in via incidentale, cioè in corso di causa, s'impone, prima del giudizio sulla querela, l'esame preliminare del documento impugnato di falso che è demandato al giudice competente per la causa principale, il...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1744 del 3 luglio 1964
«Sulla domanda di restituzione immediata sulle somme pagate in esecuzione della condanna alle spese, contenuta nella sentenza cassata, il giudice di rinvio deve pronunciarsi separatamente per rimettere le parti nella situazione di fatto e di...»
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Cassazione civile, sentenza n. 460 del 28 febbraio 1964
«Coordinando, ai fini di una retta interpretazione della norma, l'art. 403 c.p.c. (che stabilisce che non può essere impugnata per revocazione la sentenza pronunciata nel giudizio di revocazione) con la disposizione del secondo comma del precedente...»
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Cassazione civile, sentenza n. 52 del 10 gennaio 1964
«Il principio secondo il quale il giudice di rinvio deve provvedere sulla domanda di restituzione di quanto pagato in esecuzione di una sentenza poi cassata senza subordinare la relativa decisione all'esito finale della lite principale, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 514 del 18 febbraio 1966
«La competenza a giudicare sulle domande volte ad ottenere la cancellazione dell'ipoteca giudiziale, iscritta in base ad una sentenza cassata, spetta, ai sensi dell'art. 389 c.p.c., al giudice di rinvio. Esauritosi il giudizio di rinvio con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 600 del 26 febbraio 1966
«La concorrenza sleale è suscettibile di arrecare un pregiudizio economico pur nella sua stessa configurazione obiettiva, ma l'art. 2600 c.c., in omaggio al principio dell'imputabilità, la considera come fonte di un'obbligazione risarcitoria solo...»
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Cassazione civile, sentenza n. 772 del 18 marzo 1966
«A norma dell'art. 235 del codice di procedura civile, il giuramento decisorio non può essere revocato soltanto quando l'altra parte ha dichiarato di essere pronta a prestarlo nella formula originaria o in quella modificata dal giudice; ma se la...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1149 del 26 maggio 1967
«Il provvedimento di correzione di errori materiali non modifica minimamente il contenuto della pronuncia corretta, ma serve esclusivamente a sostituire all'erronea traduzione di esso in termini grafici altra congrua rappresentazione, in modo che...»
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Cassazione civile, sentenza n. 149 del 14 gennaio 1967
«Esauritosi il giudizio di rinvio con la pronuncia sul merito della controversia, la domanda di restituzione, di cui all'art. 389 c.p.c., non è più proponibile davanti al giudice di rinvio, dovendo essa proporsi dinanzi al giudice di merito...»