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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10478 del 6 dicembre 1996
«...di determinati avvenimenti (nel caso di specie l'avvenuta annotazione della pubblicazione e della restituzione della copia notificata di una sentenza civile dichiarativa della decadenza di un consigliere comunale) nei registri del comune.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36778 del 7 novembre 2006
«In tema di reati di falso, il certificato di morte redatto dal medico necroscopico, delegato dell'ufficiale dello stato civile, è atto pubblico, siccome proveniente da un pubblico ufficiale che attesta fatti di sua diretta percezione (effettività...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9268 del 15 settembre 1988
«La falsità penalmente irrilevante è soltanto quella che non incide, in alcun modo, sull'esistenza, sull'efficacia e sul contenuto di un determinato atto e, pertanto, è ipotizzabile solo quando il documento conserva tutte le sue originarie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26173 del 18 giugno 2003
«...di chi, convenuto in un giudizio civile per l'esecuzione specifica di un preliminare di vendita contraffatto, si difenda nel merito, proponendo anche domanda riconvenzionale per chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento dell'attore).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7130 del 2 giugno 1980
«L'uso costante di un nome diverso da quello risultante allo stato civile è lecito anche se riportato su documenti, in quanto data la notorietà del nome diverso usato dall'agente non si realizza alcuna incertezza nella sua identificazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12877 del 18 novembre 1986
«Ai fini dell'art. 485 c.p. la nozione di scrittura privata, non definita né dalla legge civile, né da quella penale, va desunta dalla sua funzione specifica, che è quella di fissare in un documento redatto senza l'assistenza del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29026 del 18 luglio 2012
«Integra il reato di falsità in scrittura privata, la condotta di colui che crei, in fotocopia, due false dichiarazioni di quietanza con falsificazione della firma del defunto creditore; né, a tal fine, rileva il tempestivo disconoscimento - in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35090 del 29 settembre 2010
«Integra il reato di falsità in scrittura privata la falsificazione materiale del contrassegno assicurativo relativo alla responsabilità civile degli autoveicoli commessa da un soggetto privato che ne faccia uso mediante esibizione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22699 del 4 ottobre 2013
«Per i termini mensili o annuali, fra i quali è compreso quello di decadenza dall'impugnazione ex art. 327 c.p.c., si osserva, a norma degli artt. 155, secondo comma, c.p.c. e 2963, quarto comma, c.c., il sistema della computazione civile, non "ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17635 del 18 luglio 2013
«In tema di violazione delle distanze tra costruzioni previste dal codice civile e dalle norme integrative dello stesso, quali i regolamenti edilizi comunali, al proprietario confinante compete sia la tutela in forma specifica, finalizzata al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20107 del 24 settembre 2014
«In tema di distanze legali, le norme degli strumenti urbanistici integrano la disciplina dettata dal codice civile nelle materie regolate dagli artt. 873 e ss. cod. civ., ove tendano ad armonizzare l'interesse pubblico ad un ordinato assetto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28701 del 29 luglio 2005
«Non è nullo il provvedimento di revoca della sentenza di condanna, per sopravvenuta « abolitio criminis» del reato, emesso dal giudice dell'esecuzione senza l'avviso alle parti civili dell'udienza camerale ex art. 666 comma terzo c.p.p., in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45562 del 21 dicembre 2001
«...di cui all'art. 129 c.p.p. la formula «perché il fatto non sussiste» deve prevalere su qualsiasi altra formula, sia perché indicata prioritariamente nell'elencazione contenuta nel citato art. 129, sia perché preclusiva di eventuale azione civile.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16761 del 3 maggio 2010
«...l'accertamento della causalità). (Fattispecie in tema di responsabilità di un Sindaco per omicidio colposo plurimo, verificatosi a causa di un disastro naturale in zona qualificata dalla protezione civile ad "alto rischio" di frane e valanghe).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21473 del 21 giugno 2006
«...c.p. non ammette restrizioni nell'accertamento dell'elemento psicologico, sicché la valutazione giudiziaria della colpa professionale, a differenza del giudizio civile in tema di risarcimento del danno, non è limitata all'ipotesi di colpa grave.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28617 del 29 luglio 2005
«La valutazione della colpa professionale in sede penale non è limitata all'ipotesi di colpa grave, posto che, a differenza di ciò che avviene nel processo civile in ragione dell'art. 2236 c.c. ai fini del risarcimento del danno, l'accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25962 del 17 giugno 2003
«In materia di responsabilità colposa per fatti lesivi o mortali derivanti da violazione delle norme sulla circolazione stradale, deve ritenersi che la presenza di veicoli fermi sulla corsia di sorpasso di un'autostrada costituisce un evento del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8436 del 8 settembre 1993
«...è indispensabile soltanto nei casi, nei quali si debba pronunciare il risarcimento dei danni o si debba irrogare la pena. In ogni altra ipotesi la omissione va integrata nella competente sede civile, non sussistendo alcuna mancata decisione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22673 del 16 giugno 2005
«In materia di diffamazione a mezzo stampa, la previsione di cui all'art. 577 c.p.p. — che legittima la persona offesa, costituita parte civile a proporre impugnazione anche agli effetti penali contro la sentenza per i reati di ingiuria e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36283 del 14 settembre 2004
«Il diritto di impugnazione della parte civile è limitato alle sentenze di condanna e di proscioglimento per i reati di ingiuria e diffamazione (art. 577 c.p.p.) e non si estende alla diversa ed autonoma fattispecie delittuosa di cui all'art. 57...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8692 del 6 marzo 2002
«La parte civile non è legittimata a proporre impugnazione anche agli effetti penali nei confronti del direttore responsabile, nel caso in cui questi sia imputato di diffamazione a mezzo stampa non a titolo di concorso in tale delitto, ma ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19437 del 6 maggio 2013
«...674 c.p. del proprietario di un locale in cui operava la pizzeria del figlio per l'inerzia dimostrata nell'impedire l'emissione di fumi molesti e per essere stato destinatario di un provvedimento inibitorio di urgenza emesso dal giudice civile).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 933 del 19 gennaio 2004
«Non è possibile subordinare la sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo risarcitorio in favore della parte offesa senza che quest'ultima abbia esercitato l'azione civile nel processo penale, potendo in tal caso il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9308 del 13 settembre 1991
«...di parte civile e che il giudice abbia avuto la possibilità di «liquidare» subito e direttamente il danno quantificandolo in una determinata somma di denaro, ovvero che gli sia stata richiesta una provvisionale che abbia avuto modo di assegnare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43188 del 4 novembre 2004
«La parte civile non è legittimata a proporre impugnazione ex art. 576 c.p.p. avverso il capo della sentenza di condanna che non abbia subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena al pagamento della somma liquidata a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47347 del 20 dicembre 2011
«In tema di condizioni per la riabilitazione, sono ininfluenti, ai fini della valutazione dell'impossibilità di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato, sia la circostanza che le persone offese non si siano costituite parte civile nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29490 del 22 luglio 2011
«La riabilitazione presuppone che il soggetto abbia dato prova di effettivo e completo ravvedimento, dimostrando di avere tenuto un comportamento privo di qualsivoglia atteggiamento trasgressivo ed aver intrapreso uno stile di vita rispettoso dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 80 del 10 marzo 1992
«...civile, per quanto dovutole in relazione al fatto di cui alla sentenza di condanna, e la condotta successiva non «assiduamente corretta», del condannato essendo stato l'istante querelato per reato poi dichiarato estinto per intervenuta amnistia).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18852 del 9 maggio 2008
«L'impossibilità, per il condannato istante per la riabilitazione, di adempiere le obbligazioni civili nascenti dal reato non può essere identificata con la pendenza di una causa civile relativa alle obbligazioni stesse. (In motivazione, la S.C. ha...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 350 del 17 marzo 1995
«...come revoca di costituzione di parte civile, ma, invece, trattasi di remissione di querela — dalla quale non potrebbe ricavarsi l'avvenuta emenda del soggetto, sottostante alla soddisfazione dell'esigenza materiale voluta dal legislatore.»