-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4850 del 27 febbraio 2009
«Quando, in presenza di due successive contrastanti consulenze tecniche d'ufficio (nella specie, la prima disposta nel giudizio di primo grado e la seconda in sede di gravame), il giudice aderisca al parere del consulente che abbia espletato la sua...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14086 del 11 giugno 2010
«La parte pienamente vittoriosa nel merito in primo grado non ha l'onere di proporre, in ipotesi di gravame formulato dal soccombente, appello incidentale per richiamare in discussione le eccezioni e le questioni che risultino superate o assorbite,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17353 del 23 luglio 2010
«In ipotesi di annullamento con rinvio per violazione di norme di diritto, la pronuncia della Corte di cassazione vincola al principio affermato e ai relativi presupposti di fatto, onde il giudice del rinvio deve uniformarsi non solo alla "regola"...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4283 del 23 febbraio 2010
«La TARSU, la TOSAP ed i contributi di bonifica sono tributi locali che si strutturano come prestazioni periodiche, con connotati di autonomia nell'ambito di una "causa debendi" di tipo continuativo, in quanto l'utente è tenuto al pagamento di essi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16184 del 25 luglio 2011
«In tema di revocazione, l'art. 391 bis c.p.c., interpretato anche alla luce dell'espressione "altresì" di cui all'art. 391 ter c.p.c. che pone in collegamento le diverse ipotesi revocatorie, comporta che, ove la decisione della S.C., oggetto di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 359 del 10 gennaio 2011
«La pronuncia con cui la Corte di cassazione ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso straordinario esperito ex art. 111 Cost. avverso un provvedimento di volontaria giurisdizione, reso dalla corte d'appello-sezione per i minorenni, su questioni...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 7656 del 4 aprile 2011
«Il giudizio di rinvio deve svolgersi entro i limiti segnati dalla sentenza di annullamento e non si può estendere a questioni che, pur non esaminate specificamente, in quanto non poste dalle parti o non rilevate d'ufficio, costituiscono il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5656 del 10 aprile 2012
«Deve essere dichiarata inammissibile l'opposizione di terzo, qualora sia tesa a rimuovere la decisione per un vizio processuale (nella specie, violazione del litisconsorzio necessario), senza dedurre al contempo una situazione incompatibile in...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23723 del 21 ottobre 2013
«Quando due giudizi tra le stesse parti facciano riferimento al medesimo rapporto giuridico o titolo negoziale, ed uno di essi sia stato definito con sentenza passata in giudicato, l'accertamento così compiuto in ordine alla situazione giuridica...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24433 del 30 ottobre 2013
«In tema di giudicato esterno, qualora due giudizi tra le stesse parti abbiano riferimento al medesimo rapporto giuridico o titolo negoziale, ed uno di essi sia stato definito con sentenza passata in giudicato, tale accertamento in ordine alla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9054 del 15 aprile 2013
«In tema di interpretazione dei contratti collettivi di lavoro, l'accertamento della volontà delle parti in relazione al contenuto del negozio si traduce in una indagine di fatto, affidata al giudice di merito e censurabile in sede di legittimità...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 15416 del 4 luglio 2014
«Nell'ambito del procedimento di separazione personale dei coniugi, i provvedimenti adottati dal giudice istruttore, ex art. 709, ultimo comma, cod. proc. civ., di modifica o di revoca di quelli presidenziali, non sono reclamabili poiché è...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17970 del 14 agosto 2014
«Il giudice di appello può procedere all'ammissione di prove testimoniali ritenute inammissibili in primo grado in ragione dei limiti stabiliti dagli artt. 2721 e ss. cod. civ., senza incorrere nel divieto stabilito dall'art. 345, terzo comma, cod....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20474 del 29 settembre 2014
«Nel giudizio di rinvio è precluso qualsiasi riesame dei presupposti di applicabilità del principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione in ordine agli "errores in iudicando", relativi al diritto sostanziale, e per le violazioni di norme...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15493 del 23 luglio 2015
«In ordine ai rapporti giuridici di durata e alle obbligazioni periodiche che eventualmente ne costituiscano il contenuto, sui quali il giudice pronuncia con accertamento su una fattispecie attuale ma con conseguenze destinate ad esplicarsi anche...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18468 del 21 settembre 2015
«Il giudice d'appello può disporre la rinnovazione dell'esame dei testimoni senza necessità d'istanza di parte poiché il potere di rinnovazione, proprio anche del giudizio di appello per il combinato disposto degli artt. 257 e 359 c.p.c., è...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20981 del 16 ottobre 2015
«In ipotesi di annullamento con rinvio per violazione di norme di diritto, la pronuncia della Corte di cassazione vincola al principio affermato ed ai relativi presupposti di fatto, onde il giudice del rinvio deve uniformarsi non solo alla "regola"...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11797 del 9 giugno 2016
«Nel vigente ordinamento processuale, il giudizio d'appello non può più dirsi, come un tempo, un riesame pieno nel merito della decisione impugnata ("novum judicium"), ma ha assunto le caratteristiche di una impugnazione a critica vincolata...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15339 del 25 luglio 2016
«Qualora due giudizi tra le stesse parti abbiano riferimento al medesimo rapporto giuridico, ed uno di essi sia stato definito con sentenza passata in giudicato, l'accertamento così compiuto in ordine alla situazione giuridica ovvero alla soluzione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22841 del 9 novembre 2016
«La parte totalmente vittoriosa in grado di appello non ha l'onere di proporre ricorso incidentale per chiedere il riesame delle eccezioni disattese dalla sentenza impugnata dal soccombente, risultando sufficiente che riproponga tali eccezioni in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2266 del 30 luglio 1991
«Costituisce atto contrario ai doveri d'ufficio quello del dipendente di ospedale che avverta sollecitamente gli impresari delle pompe funebri del decesso imminente o già avvenuto dei ricoverati. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso avverso...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3496 del 14 dicembre 1991
«In tema di sequestro probatorio (nella specie di uno stabile asseritamente abusivo), requisito indispensabile per l'ammissione del provvedimento è l'astratta configurabilità del reato. Con l'espressione «astratta» ci si deve però riferire ad una...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1381 del 2 settembre 1992
«Nel procedimento di riesame delle ordinanze che dispongono una misura cautelare, le garanzie difensive fondamentali non possono superare lo stesso concreto interesse della parte manifestatosi attraverso il suo comportamento. Ne consegue pertanto,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3176 del 9 settembre 1992
«In tema di controllo della regolarità della convalida del sequestro (nella specie: convalida del sequestro probatorio eseguito dalla polizia giudiziaria da parte del P.M.), l'esame del tribunale deve vertere esclusivamente sulla corrispondenza tra...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3366 del 29 ottobre 1992
«Come si desume dalla chiara lettera dell'art. 322 c.p.p., rafforzata dal principio generale espresso dall'art. 568, comma terzo, dello stesso codice, la persona sottoposta alle indagini nei cui confronti sia stato adottato un decreto di sequestro...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3668 del 23 novembre 1992
«La competenza a procedere all'interrogatorio di cui all'art. 294 c.p.p. spetta al Gip anche nel caso in cui egli abbia rigettato l'istanza di applicazione della misura cautelare e la stessa sia stata disposta dal tribunale per il riesame in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1930 del 8 giugno 1993
«Nel caso di riesame di un provvedimento che dispone una misura cautelare personale, l'omesso avviso all'indagato della data fissata per l'udienza in camera di consiglio è causa di una nullità che, in quanto non definita assoluta dall'art. 127,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2233 del 10 luglio 1993
«Nel caso di procedimento svoltosi davanti al tribunale del riesame, qualora l'indagato non sia stato sentito dal magistrato del luogo ove era detenuto, pur avendone fatto espressa istanza la nullità prevista dall'art. 127, quinto comma, c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2260 del 10 luglio 1993
«In relazione ad addebito di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, non può escludersi il valore indiziario, eventualmente confirmatorio di altre risultanze, attribuibile ai precedenti penali e giudiziari del soggetto, ed anche ad...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3509 del 21 ottobre 1993
«L'errore non materiale eventualmente occorso in un'ordinanza pronunciata in sede esecutiva (dal giudice dell'esecuzione) può essere eliminato prima che si formi la regiudicata solo attraverso il riesame del provvedimento da parte del giudice del...»