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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35214 del 21 settembre 2007
«In tema di impugnazione del P.M., la legittimazione a impugnare ai sensi dell'art. 310 c.p.p. il provvedimento con il quale il Gip ha negato, in sede di udienza di convalida dell'arresto, l'applicazione della misura cautelare spetta al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6908 del 19 febbraio 2007
«La persona offesa del reato non è legittimata a proporre appello, ai sensi dell'art. 322 bis c.p.p., avverso il provvedimento con il quale il giudice abbia respinto la richiesta di sequestro preventivo avanzata dal pubblico ministero, non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27964 del 11 luglio 2001
«In tema di interesse a impugnare, permane l'interesse ad ottenere una decisione sulla legittimità della misura cautelare reale, anche in presenza della sua avvenuta revoca o sostituzione, allorché ciò abbia un'effettiva e attuale rilevanza sulla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2453 del 21 giugno 2000
«Nel caso in cui il Gip, richiesto dell'applicazione di una misura cautelare, si dichiari incompetente a provvedere, non perché individui la competenza di altro giudice, ma — come nella fattispecie — a seguito di una valutazione di merito attinente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1067 del 16 maggio 2000
«Il soggetto sottoposto a custodia cautelare ha interesse a ricorrere avverso un provvedimento restrittivo della libertà personale anche nel caso in cui il gravame sia limitato a una sola delle imputazioni, poiché il venir meno del titolo della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4763 del 22 gennaio 2000
«È inammissibile, per difetto di interesse, il ricorso avverso ordinanza di custodia cautelare già revocata, allorché con lo stesso si deduca la destinazione all'uso personale dello stupefacente, atteso che l'interesse ad impugnare un provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3213 del 23 gennaio 1998
«Nel giudizio di appello contro i provvedimenti de libertate, quando l'impugnazione sia stata proposta dal P.M., l'indagine — a differenza del caso in cui appellante sia l'imputato ed in ossequio quindi al principio costituzionale del favor...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3638 del 25 agosto 1997
«L'art. 89, comma 4, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, nel prevedere la inapplicabilità delle disposizioni di favore di cui ai precedenti commi 1 e 2 (divieto di custodia cautelare ed obbligo di revoca della medesima nei confronti di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 261 del 7 febbraio 1996
«Il provvedimento col quale il giudice adotta altra misura cautelare nei confronti dell'imputato scarcerato per decorrenza dei termini, ai sensi dell'art. 307, primo comma, c.p.p. trova l'unica ragione giustificativa nella persistenza delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3367 del 15 settembre 1995
«Avverso il provvedimento di proroga della custodia cautelare non è ammesso il ricorso per saltum in Cassazione, ma è esperibile l'appello di cui all'art. 310 c.p.p. dinanzi al tribunale della libertà, che può provvedere alla motivazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43566 del 23 dicembre 2002
«In tema di termini di durata massima della custodia cautelare, poiché a norma dell'art. 304, commi 1 e 4, c.p.p. è consentita l'immediata appellabilità dell'ordinanza che ne dispone la sospensione, la mancata presentazione, da parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1071 del 30 maggio 2000
«È inammissibile l'appello proposto al tribunale del riesame avverso il rigetto della richiesta di revoca della misura cautelare allorché non vengano rispettate le forme di cui al quarto comma dell'art. 309 e al secondo comma dell'art. 310 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 809 del 4 maggio 2000
«Poiché il procedimento di riesame è preordinato alla verifica dei presupposti legittimanti l'adozione del provvedimento cautelare, e non anche di quelli incidenti sulla sua persistenza, non è consentito dedurre con tale mezzo di impugnazione la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6520 del 18 gennaio 2000
«Non rientra nel novero dei provvedimenti impugnabili a norma dell'art. 310 c.p.p., in quanto non idoneo ad incidere sullo status libertatis, il provvedimento con il quale il giudice respinge la richiesta di revoca del divieto di incontro con i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 13 maggio 1996
«La nullità dell'interrogatorio previsto dall'art. 294 c.p.p., come atto successivo alla adozione di un provvedimento cautelare — derivi essa dalla omissione del prescritto avviso al difensore o da qualsiasi altra ragione — non incide sulla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3104 del 26 ottobre 1995
«Mentre l'art. 254 quinquies del codice abrogato consentiva di impugnare le ordinanze che decidevano in ordine alla «misura» degli arresti domiciliari, e, di conseguenza, in ordine all'applicazione ed alla revoca della misura stessa, con esclusione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6592 del 11 febbraio 2013
«L'appello del P.M., ex art. 310 cod. proc. pen., avverso ordinanza cautelare, i cui motivi siano riferiti al solo punto dell'adeguatezza della misura emessa, non attribuisce al tribunale del riesame la cognizione anche sui punti della gravità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43913 del 13 novembre 2012
«In tema di appello cautelare, stante la natura devolutiva del giudizio, la cognizione del giudice è circoscritta entro il limite segnato non solo dai motivi dedotti dall'impugnante, ma anche dal "decisum" del provvedimento gravato, sicché con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31477 del 25 luglio 2003
«Nel procedimento d'appello avverso provvedimenti in materia di misure cautelari personali l'oggetto risulta delimitato dai motivi e dagli elementi su cui è stata fondata la richiesta al giudice per le indagini preliminari e su cui questi ha...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36317 del 22 settembre 2008
«Rientra nei poteri del giudice chiamato a decidere in sede di appello "ex" art. 310 c.p.p. accertare la ricorrenza, nell'ambito della concreta fattispecie, degli elementi previsti dalla legge per l'applicabilità di una determinata norma,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18339 del 20 aprile 2004
«La decisione definitiva, emessa sull'appello instaurato dal pubblico ministero avverso l'ordinanza del Gip di rigetto della richiesta di una misura cautelare personale, spiega un'efficacia preclusiva «allo stato degli atti» in ordine alle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3418 del 21 luglio 1999
«In tema di procedimento di appello de libertate, in ragione della natura pienamente devolutiva del giudizio la cognizione del giudice è circoscritta entro il limite segnato non solo dai motivi dedotti dalla parte impugnante, ma anche dal decisum...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1013 del 8 maggio 1999
«Anche nel giudizio di appello del processus libertatis, disciplinato dall'art. 310 c.p.p., trova applicazione il generalissimo principio del ne bis in idem, cosicché neppure tramite lo strumentale ricorso all'istituto della revoca, previsto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30 del 22 febbraio 1999
«In tema di misure cautelari personali, l'appello attribuisce al giudice ad quem tutti i poteri originariamente rientranti nella competenza funzionale del primo giudice e comporta la rimessione dell'imputato, nel giudizio di appello, nella stessa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8 del 8 gennaio 1997
«È nullo per violazione di norma processuale concernente l'iniziativa del pubblico ministero (art. 178, lett. b, c.p.p.) il provvedimento con il quale il tribunale rifiuta di acquisire al fascicolo del dibattimento, ai sensi dell'art. 513, secondo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1724 del 30 maggio 1996
«In tema di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare per particolare complessità del dibattimento, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., il tribunale avanti al quale venga impugnato, ai sensi dell'art. 310 c.p.p., il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1596 del 20 aprile 1996
«Anche nel procedimento che segue all'appello ex art. 310 c.p.p., i limiti dei poteri del giudice sono segnati dal devolutum, che va comunque circoscritto al thema decidendum proposto nell'istanza, sicché è inammissibile il gravame fondato su...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3056 del 19 febbraio 1996
«In tema di misure cautelari personali, l'appello produce, nei limiti del principio tantum devolutum quantum appellatum, un duplice effetto, poiché priva nel periodo intermedio il giudice a quo del potere di revocare e modificare il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3395 del 30 ottobre 1995
«In tema di appello contro ordinanze in materia di misura cautelare personale, il tribunale ha cognizione limitata ai punti della decisione ai quali si riferiscono i motivi proposti, secondo il principio devolutivo; pertanto, se l'appello è stato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 670 del 15 giugno 1995
«Allorché il provvedimento impugnato con l'appello sia inadeguatamente o erroneamente motivato, il giudice d'appello non può disporne l'annullamento, ma deve giudicare in secondo grado, motivando adeguatamente la decisione. (Fattispecie relativa a...»