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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19228 del 14 settembre 2007
«Il decreto del giudice dell'esecuzione con il quale, a seguito di opposizione agli atti esecutivi contro il decreto di trasferimento, viene concesso il provvedimento ritenuto opportuno (art. 618, primo comma, c.p.c.) e disposto che il decreto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8983 del 12 maggio 2004
«...dall'art. 3 del D.L.vo 13 aprile 1999, n. 113 (applicabile ratione temporis alla specie), il potere di assumere informazioni, oltre che quello di acquisire specifiche informazioni dalla pubblica amministrazione ai sensi dell'art. 213 c.p.c.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2253 del 19 gennaio 2006
«...aveva rivolto un invito ai giudici, pubblicamente ed in loro presenza, ad un corretto esercizio della professione: la reformatio in peius non è prevista dal nostro ordinamento, la professione deve essere fatta con serietà da entrambe le parti).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8725 del 2 agosto 2000
«Non integrano il reato di cui all'art. 340 c.p. le semplici intemperanze verbali di chi assiste ad una pubblica udienza dibattimentale, quando non superino determinati limiti e siano quindi agevolmente controllabili, mediante assunzione delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1557 del 5 aprile 1978
«L'esposizione o pubblicazione dell'immagine altrui è abusiva, ai sensi ed agli effetti degli artt. 10 c.c., 96 e 97 della L. 22 aprile 1941, n. 633 sul diritto d'autore, non soltanto quando avvenga senza il consenso della persona, o senza il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10851 del 17 dicembre 1996
«Atteso il principio secondo il quale l'ufficio del procuratore della Repubblica si incarna in tutti i suoi componenti, senza che occorra, verso i terzi, una delega formale del titolare, è da escludere che costituisca causa di nullità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 241 del 1 febbraio 2000
«...relativo alla richiesta di archiviazione. (Nella specie, la doglianza di non essere stato messo in grado di partecipare alla udienza camerale relativa alla archiviazione era stata formulata da un procuratore della Repubblica cessato dalla carica).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18898 del 22 aprile 2004
«...come avvocato. Ne deriva che quando quest'ultima condotta si accompagni alla prima, viene leso anche il bene giuridico della fede pubblica tutelato dall'art. 495 c.p., e si configura il concorso di tale reato con quello di cui all'art. 348.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12654 del 15 dicembre 1997
«L'esperibilità del regolamento preventivo di giurisdizione non è preclusa dalla circostanza che la causa, introitata per la decisione del merito, venga rimessa sul ruolo istruttorio per ulteriori adempimenti, non potendo trovare applicazione in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6571 del 13 luglio 1994
«L'omessa indicazione, da parte del cancelliere, della data del deposito della sentenza, non incide sulla pubblicazione della stessa, che invece consegue, così come la sua immodificabilità, al mero atto della consegna dell'originale, sottoscritto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19784 del 13 maggio 2015
«La previsione di cui all'art. 108 c.p.p.- che prevede la concessione di un termine a difesa nei casi di rinuncia, revoca, incompatibilità e abbandono della difesa - non si applica nel caso di revoca del precedente difensore e nomina di quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 244 del 7 gennaio 2015
«...il principio per cui, in presenza di una discrasia tra il dispositivo pubblicato mediante lettura in udienza e la motivazione non contestuale della decisione, deve attribuirsi prevalenza all'elemento decisionale su quello giustificativo).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3547 del 26 gennaio 2015
«La sentenza pronunciata in appello all'esito di giudizio abbreviato deve essere pubblicata mediante lettura del dispositivo in udienza camerale dopo la deliberazione, e non mediante deposito in cancelleria. Tuttavia, in caso di omessa lettura, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2005 del 2 giugno 1995
«Quando perciò l'errore investe non la motivazione, ma la stessa esistenza della sentenza, occorrerà adottare soluzioni interpretative che facciano salvi i principi costituzionali e, analogamente a quanto avvenuto nel processo civile, distinguere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20336 del 15 maggio 2014
«...in stato di ebbrezza per il positivo svolgimento del lavoro di pubblica utilità senza procedere a fissare l'udienza prevista dall'art. 186, comma nono bis, cod. strada, in quanto tale omissione incide sulla partecipazione del P.M. al procedimento.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1609 del 14 gennaio 2015
«Il termine per impugnare la sentenza di patteggiamento emessa nel corso delle indagini preliminari, nel caso di mancato deposito della motivazione contestualmente alla pubblicazione del provvedimento, decorre dalla data di notificazione di questo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22308 del 10 maggio 2004
«L'impedimento del difensore a comparire, mentre può essere causa di rinvio dell'udienza nel giudizio abbreviato di primo grado (sia che questo si svolga in camera di consiglio che in pubblica udienza), in virtù del richiamo operato dall'art. 441,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8637 del 24 settembre 1996
«La sentenza emessa nel procedimento svoltosi con il rito abbreviato in camera di consiglio, deve essere pubblicata, come tutte le sentenze, mediante lettura del dispositivo in udienza, e non mediante deposito in cancelleria ex art. 128 c.p.p.: ciò...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18621 del 14 aprile 2017
«In sede di risoluzione del conflitto di giurisdizione, la Corte di cassazione, accertata la sussistenza della "medesimezza" del fatto sulla base della piena conoscenza degli atti e delle vicende processuali pendenti innanzi ai giudici in...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 55328 del 30 dicembre 2016
«In tema di rimessione del processo, non può assumere valenza evocativa di un'incidenza di non parzialità del giudizio o di condizionamento della libera determinazione dei soggetti del processo, la circostanza che il Procuratore della Repubblica...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 2153 del 17 gennaio 2017
«La sentenza che dichiara l'improcedibilità dell'azione penale o l'estinzione del reato, quantunque resa su conformi conclusioni del P.M. e della difesa, se pronunciata in pubblica udienza dopo la costituzione delle parti, va comunque considerata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19216 del 9 maggio 2016
«La condizione di sottoposizione dell'imputato alla misura dell'affidamento in prova al servizio sociale per lo svolgimento di un programma di recupero della tossicodipendenza presso una struttura pubblica o privata non costituisce legittimo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1315 del 12 gennaio 2017
«...-, richiede necessariamente la fissazione di udienza pubblica, poiché, in tal caso, il diritto al contraddittorio prevale sul principio di economia processuale, salvo che non sussistano i presupposti per procedere ex art. 610 cod. proc. pen.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18691 del 14 aprile 2017
«...nullità assoluta dell'ordinanza che definisce il procedimento, e deve altresì disporre la trattazione nelle forme della pubblica udienza, qualora l'opponente ne abbia fatto esplicita richiesta, configurandosi, in difetto, una nullità relativa. (v.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5146 del 6 giugno 1997
«Il vice procuratore onorario che abbia svolto funzioni di pubblico ministero nel dibattimento non è tuttavia legittimato a proporre impugnazione avverso la sentenza pronunciata all'esito del dibattimento medesimo.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5946 del 8 marzo 2017
«La decadenza da un termine processuale, ivi compreso quello per impugnare, non può ritenersi incolpevole e giustificare, quindi, la rimessione in termini, ove sia avvenuta per errore di diritto, ravvisabile laddove la parte si dolga dell’omessa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13617 del 30 maggio 2017
«In materia di controversie soggette al rito del lavoro, l'art. 429, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 53, comma 2, del d.l. n. 112 del 2008, conv., con modif., dalla l. n. 133 del 2008 - applicabile "ratione temporis" - prevede che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5533 del 6 marzo 2017
«In tema di giudizio di cassazione, l'assegnazione di una causa alle sezioni ordinarie in camera di consiglio non osta, in caso di rilevanza delle questioni da trattare, alla sua rimessione all'udienza pubblica, in applicazione analogica dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 22462 del 27 settembre 2017
«In tema di procedimento di cassazione, ove il ricorso sia stato preliminarmente esaminato dalla sezione prevista dall'art. 376 c.p.c. e questa, in esito alla camera di consiglio, abbia rimesso la causa alla sezione semplice ai sensi dell'art. 380...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 4906 del 27 febbraio 2017
«...cui all’ art. 380 bis 1 c.p.c., al fine di evitare disparità di trattamento rispetto ai processi trattati in pubblica udienza ed in attuazione del principio costituzionale del giusto processo, di cui all’art. 111 Cost. oltre che dell’art. 6 CEDU.»