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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1755 del 24 maggio 1995
«Ha poi presentato ricorso per cassazione contro il rigetto dell'incidente di esecuzione, insistendo per l'annullamento dell'ordinanza di exequatur. Il Supremo Collegio ha rilevato che i giudici avrebbero dovuto dichiarare inammissibile l'incidente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6579 del 18 marzo 2009
«L'impugnazione della sentenza per violazione delle regole sulla competenza per valore presuppone, oltre alla sussistenza del vizio in questione, la tempestiva proposizione dell'eccezione d'incompetenza da parte del convenuto, con chiara...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27404 del 18 novembre 2008
«Il provvedimento presidenziale relativo alla notifica del ricorso per ricusazione al giudice ricusato e alla controparte e quello di rigetto dell'istanza di revoca del primo nonché l'ordinanza collegiale di rigetto dell'istanza di ricusazione non...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9258 del 14 maggio 2004
«Una volta definito il procedimento di ricusazione del giudice (nella specie: con la declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto della relativa istanza), cessa la causa di sospensione del processo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7465 del 20 aprile 2004
«Avverso il provvedimento di liquidazione del compenso in favore del custode giudiziario emesso in data successiva all'entrata in vigore del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1018 del 16 gennaio 2009
«Il provvedimento di rigetto dell'istanza di cancellazione di espressioni sconvenienti ed offensive contenute nella sentenza impugnata ha carattere ordinatorio e non incide sul merito della causa, al quale è anzi estraneo e, pertanto, non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8105 del 6 aprile 2006
«In presenza di cause scindibili, come ad esempio nell'eventualità in cui il danneggiato evochi in giudizio una pluralità di danneggiati e il giudice del merito accerti la loro concorrente responsabilità in ordine al verificarsi dell'evento dannoso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21894 del 21 ottobre 2011
«In tema di arbitrato, è inammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto del reclamo nei confronti del decreto di dichiarazione di esecutorietà del lodo, opposta nella specie con decreto di un giudice onorario del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29742 del 29 dicembre 2011
«Il provvedimento emesso a conclusione del processo di liberazione degli immobili dalle ipoteche, allorquando vi sia contrasto fra le parti, tanto se di accoglimento, quanto se di rigetto dell'istanza di liberazione, pur essendo decisorio, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2381 del 3 marzo 2000
«Il provvedimento emesso dal tribunale nella forma del decreto, alla stregua di quanto previsto per i procedimenti in camera di consiglio, anche se di natura contenziosa (nella specie, rigetto del ricorso per la revisione della sentenza di divorzio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2417 del 16 novembre 1970
«...essere modificati ad opera dello stesso giudice. Pertanto, i provvedimenti in esame, anche se contenuti in sentenza, non assumono natura diversa, e contro di essi non è proponibile ricorso per cassazione a norma dell'art. 111 della Costituzione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2860 del 16 marzo 1992
«Le norme in questione prevedono, infatti, limitatamente ai casi da esse contemplati e in presenza di alcune condizioni, la perseguibilità dei fatti penalmente rilevanti «secondo la legge italiana» al di là dei limiti territoriali, senza richiedere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5364 del 27 maggio 1993
«Sicché, non trattandosi di reati di natura politica o comunque aventi riferimento alla suprema direzione della cosa pubblica, la richiesta può essere effettuata, su delega, da altro organo della stessa amministrazione della giustizia. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2167 del 21 febbraio 1994
«L'istituto della continuazione è inapplicabile ad una pluralità di associazioni per delinquere formatesi in relazione a situazioni, nuove ed impreviste, essendo queste incompatibili con l'identità del disegno criminoso che caratterizza l'istituto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3976 del 28 marzo 1988
«La libertà vigilata facoltativa può essere ordinata dal giudice, ai sensi dell'art. 229 n. 1 c.p., in correlazione al giudizio di pericolosità e indipendentemente da qualsiasi contestazione delle circostanze che possono importare la applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10258 del 12 luglio 1989
«Ai fini dell'esclusione del delitto di frode nell'esercizio del commercio, di cui all'art. 515 c.p.p., non rileva che alla consegna della cosa (una caldaia per impianto di riscaldamento) diversa da quella pattuita si accompagni la relativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9584 del 5 luglio 1989
«L'oggetto giuridico del reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, di cui all'art. 517 c.p., non consiste nella tutela del marchio, bensì in quella dell'ordine economico, che deve essere garantito contro gli inganni tesi ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4066 del 7 maggio 1997
«Non è quindi penalmente rilevante la loro mera detenzione senza che gli stessi possano dirsi in vendita, non consentendo l'art. 517 c.p., quanto alla messa in vendita, la figura del tentativo. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso del P.M.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8907 del 4 ottobre 1996
«Il dolo eventuale di lesioni è configurabile in tutti i casi nei quali un soggetto privi della libertà un'altra persona, poiché egli accetta il rischio che quest'ultima, per sottrarsi al suo stato, possa riportare danno. (Nella specie, relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7786 del 8 agosto 1996
«È ravvisabile il delitto di atti osceni, di cui all'art. 527 c.p., nel fatto di chi sosti con un'auto in luogo pubblico, in posizione visibile ed illuminata da lampioni e con transito fitto di auto e di persone, indossando un «miniabito» che lasci...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3493 del 15 aprile 1985
«Poiché dal carattere alternativo delle fattispecie previste dall'art. 528 c.p. (pubblicazioni e spettacoli osceni) risulta essere indifferente, per il legislatore, la commissione di uno o più fatti lesivi, con diverse modalità del medesimo bene...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3595 del 13 aprile 1996
«Il delitto di corruzione di minorenni resta assorbito in quello di violenza carnale quando il minorenne è l'unico soggetto passivo della condotta. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso, l'imputato aveva dedotto erronea applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11293 del 30 dicembre 1996
«L'art. 609 bis c.p. (violenza sessuale), introdotto dall'art. 3 legge 15 febbraio 1996, n. 66, così come l'art. 519 c.p. (della violenza carnale), equipara la minaccia alla violenza fisica. (Fattispecie relativa a rigetto di ricorso con il quale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3636 del 16 febbraio 2007
«Pertanto, nel caso di rigetto del richiamato appello, deve ritenersi che l'appellante sia legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso la sentenza a lui sfavorevole emanata dal giudice di appello, con la conseguente reiezione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7770 del 31 marzo 200
«Tale formale istanza non è equiparabile alla richiesta di revoca e sostituzione del consulente per motivi di opportunità, ancorché formulata, con generico richiamo all'art. 51 cod. proc.civ., nel corso del giudizio di secondo grado, e l'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1074 del 30 gennaio 1990
«La differenza tra il reato di truffa aggravata dall'ingenerato timore di un pericolo immaginario e quello di estorsione non sta nell'effettiva sussistenza del male minacciato — immaginario nella truffa, concreto e realizzabile nell'estorsione — ma...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 7258 del 27 marzo 2014
«La pronuncia del tribunale che dichiara inammissibile, in quanto tardivamente proposto, il ricorso ex art. 702 bis cod. proc. civ. avverso il rigetto della domanda di protezione internazionale non è impugnabile per cassazione, ma è appellabile ai...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11628 del 7 settembre 1989
«La S.C. ha affermato che il possesso da parte dell'agente delle somme, tenuto conto dei limiti dell'incarico conferitogli, non poteva comportare, in mancanza di una espressa facoltà di utilizzazione del denaro, che un implicito divieto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8384 del 30 luglio 1991
«Allorquando la non punibilità o la punibilità «a querela» (art. 649 c.p.) del reato presupposto si riferisce alla particolare qualità (coniuge, ascendente, discendente, affine, fratello, sorella...) della persona offesa, sussiste ugualmente il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1521 del 23 gennaio 2013
«Impugnati separatamente, dalla medesima società, il decreto di rigetto del reclamo, ex art. 183 legge fall., avverso il diniego di omologazione di un concordato preventivo da essa proposto e la sentenza di rigetto del reclamo, ex art. 18 legge...»