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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5896 del 18 marzo 2005
«Nell'ipotesi in cui si sia verificata la morte della parte in primo grado ed il processo sia interrotto, ai sensi dell'art. 299 c.p.c., come nel caso di interruzione per morte o impedimento del procuratore, la sentenza che sia stata eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14845 del 27 giugno 2007
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo, compete il risarcimento del danno anche patrimoniale, anche nel caso in cui il defunto avesse appena intrapreso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25014 del 10 ottobre 2008
«In tema di assicurazione contro gli infortuni comprensiva dell'evento morte, quando il pagamento dell'indennizzo al beneficiario presupponga l'accertamento di fatti (nella specie, le cause della morte ) già all'esame del giudice penale, è facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6780 del 2 aprile 2015
«In caso di morte di una delle parti nel corso del giudizio di primo grado, la sua legittimazione attiva e passiva si trasmette agli eredi, i quali vengono a trovarsi, per tutta l'ulteriore durata del processo, in una situazione di litisconsorzio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2445 del 23 febbraio 1991
«Il delitto di cui all'art. 630 cpv. c.p. è fattispecie criminosa complessa, di cui il sequestro (reato permanente) è il mezzo del reato istantaneo di estorsione, nel quale è assorbito, con la conseguenza che la cessazione della permanenza del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3503 del 27 marzo 1991
«L'esimente di cui all'art. 384 c.p., se ritenuta sussistente, elimina dal fatto il carattere di penale antigiuridicità, cosicché, come ulteriore conseguenza, non potrà dar luogo a responsabilità dell'agente in ordine ad un evento diverso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1447 del 4 maggio 1993
«La morte del reo, infatti, produce la perdita della personalità giuridica dello stesso, per cui il processo penale si esaurisce, essendosi, con tale evento, estinto il reato e conseguentemente l'azione penale, e cessa la funzione di assistenza e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9096 del 6 ottobre 1993
«In caso poi di morte del reo successiva all'abolitio criminis, la formula di proscioglimento in diritto «perché il fatto non è più preveduto dalla legge come reato» prevale sulla declaratoria di estinzione del reato, non potendosi dichiarare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2561 del 27 settembre 1997
«In tale ipotesi l'attestazione del contenuto dell'atto fatta da un pubblico ufficiale o dal P.M., (che oltre che parte è magistrato ed in quanto tale responsabile, anche penalmente, della completa e fedele corrispondenza all'atto originario) che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11914 del 12 marzo 2004
«Qualora un' associazione di tipo mafioso sia caratterizzata dall'esistenza di un organismo collegiale di vertice investito del potere di deliberare in ordine alla commissione dei fatti criminosi di maggiore importanza e, in particolare, degli...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 20960 del 6 agosto 2019
«Ne consegue, da un canto, l'insufficienza della semplice annotazione, in calce alla sentenza, della dicitura, precedente la firma, che si limiti a richiamare, senza ulteriore specificazione, il cit. art. 132 c.p.c., e, dall'altro, l'impossibilità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43832 del 16 maggio 2014
«Il delitto di cui all’art. 9-ter, comma secondo, cod. strada, che punisce la violazione del divieto di gareggiare in velocità cui consegua la morte di una o più persone, costituisce un reato autonomo e non una circostanza aggravante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1419 del 26 gennaio 2016
«La sanzione amministrativa accessoria della confisca del veicolo «adoperato per commettere un reato» può essere comminata, ai sensi dell’art. 213, comma 2-sexies [n.d.r.: comma 4], cod. strada (nel testo applicabile ratione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15510 del 7 dicembre 2001
«Come l’irrogazione, da parte del prefetto, della sanzione amministrativa di sospensione della patente, in via cautelare e provvisoria, ai sensi dell’art. 223, terzo comma, del codice della strada, non è condizionata all’inizio o alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22817 del 12 febbraio 2004
«Allorché, sulla base di certificato di morte, riferito a persona omonima del ricorrente, la Corte di Cassazione abbia annullato senza rinvio la sentenza impugnata, il successivo accertamento dell'esistenza in vita dell'imputato non può determinare...»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 43478 del 6 giugno 2003
«Il codice di rito non regola espressamente l'ipotesi della morte della parte civile dopo la sua rituale costituzione e nel corso del procedimento; deve, pertanto, ritenersi che, anche in tal caso, trovi applicazione l'art. 84, comma quarto, cod....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35185 del 21 settembre 2020
«La morte dell'indagato, estinguendo il reato, fa venire meno la possibilità di applicare, nei confronti degli eredi, la confisca a norma dell'art. 12-sexies, d.l. 8 giugno 1992 n. 306, convertito in legge 7 agosto 1992 n. 356 (ora art. 240-bis...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 13266 del 28 aprile 2022
«Il delitto di abbandono di minore o di persona incapace (art. 591 c.p.), anche nella sua forma aggravata dall'evento morte (art. 591, comma 3, c.p.), non può a priori farsi rientrare fra le ipotesi di indegnità a succedere previste dall'art. 463,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 32694 del 12 dicembre 2019
«In tema di preliminare di vendita il promissario acquirente, al quale sia stata taciuta la provenienza del bene da donazione, è abilitato a rifiutare la stipula del contratto definitivo, ai sensi dell'art. 1481 c.c., solo dopo la morte del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15269 del 21 gennaio 2022
«In tema di omicidio preterintenzionale, l'evento morte deve costituire il prodotto della specifica situazione di pericolo generata dal "reo" con la condotta intenzionale volta a ledere una persona, sicché esso non può essere imputato a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8097 del 23 novembre 2021
«In tema di maltrattamenti in famiglia, l'imputazione soggettiva dell'evento aggravatore, non voluto, della morte della vittima per suicidio postula un coefficiente di prevedibilità in concreto di tale evento come conseguenza della condotta...»