-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3371 del 12 febbraio 2010
«Quest'ultimo requisito non è soggetto a rigore di forme, all'infuori della scrittura, e, quindi, non richiede l'uso di formule solenni né l'osservanza di particolari adempimenti, essendo sufficiente che il creditore manifesti chiaramente, con un...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10270 del 4 maggio 2006
«L'atto di costituzione in mora di cui all'art. 1219 c.c., idoneo ad integrare atto interruttivo della prescrizione ai sensi dell'art. 2943, ultimo comma c.c., non è soggetto a rigore di forme, all'infuori della scrittura, e quindi non richiede...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11919 del 7 agosto 2003
«La disposizione dettata dal secondo comma dell'art. 2945 c.c., intesa a non far correre la prescrizione nel tempo richiesto per la realizzazione del diritto in via giurisdizionale, non può trovare applicazione quando lo stesso creditore, dopo aver...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11016 del 14 luglio 2003
«In caso di estinzione del processo, di norma solo l'atto introduttivo del giudizio ha efficacia interruttiva istantanea della prescrizione, che ricomincia a decorrere dalla data di tale atto, non avendo efficacia interruttiva le attività...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4108 del 24 giugno 1981
«La notificazione della sentenza di primo grado e la proposizione del gravame, quale strumento d'impulso processuale per insistere in domande già in primo grado avanzate, non rientrano fra gli atti interruttivi della prescrizione contemplati dai...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10805 del 3 dicembre 1996
«Il creditore di un'obbligazione pecuniaria che chiede inizialmente la condanna del debitore al risarcimento del danno da ritardo nell'adempimento nella misura degli interessi legali e poi nel corso del giudizio chiede anche il maggior danno ai...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8242 del 24 maggio 2012
«In tema di prova dell'inesatto adempimento di un'obbligazione avente per oggetto una somma di denaro, allorquando il creditore deduca che l'inesattezza è costituita dal ritardo nel pagamento, in quanto effettuato oltre il termine stabilito dal...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6784 del 4 maggio 2012
«In tema di obbligazioni pecuniarie, in caso di mora del debitore, gli interessi legali ex art. 1224, primo comma, c.c. sono dovuti, in favore del creditore, anche quando egli abbia ottenuto il sequestro conservativo delle somme necessarie...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 19150 del 6 novembre 2012
«Ne consegue che alla relativa domanda giudiziale va applicato, ai fini dell'individuazione del giudice territorialmente competente, l'art. 1182, terzo comma, c.c., trattandosi di obbligazione da eseguirsi, al pari di quella di pagamento di utili,...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14230 del 5 giugno 2013
«Il reclamo ex art. 22 legge fall. può avere efficacia interruttiva della prescrizione, atteso che l'atto di costituzione in mora non è soggetto a forma solenne, essendo sufficiente che il creditore manifesti e porti a conoscenza legale del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6693 del 23 maggio 2000
«La nullità del procedimento di nomina degli arbitri (nella specie per aver proceduto il presidente del tribunale alla nomina di un arbitro senza che il soggetto cui spettava fosse stato invitato formalmente dalla controparte a nominare il proprio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10992 del 14 luglio 2003
«Il sequestro liberatorio, previsto dall'art. 687 c.p.c., può essere disposto dal giudice solo in presenza di una richiesta ad iniziativa del debitore, nel caso in cui il debitore medesimo contesti il debito, o abbia dubbi sulla individuazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5078 del 11 giugno 1987
«Il sequestro (c.d. liberatorio) delle somme o delle cose che il debitore mette a disposizione del creditore per la propria liberazione può essere disposto ai sensi dell'art. 687 c.p.c. quando sia controverso l'obbligo o il modo di pagamento o...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25775 del 15 novembre 2013
«L'obbligo di risarcimento del danno da fatto illecito, contrattuale o extracontrattuale, ha per oggetto l'integrale reintegrazione del patrimonio del danneggiato e, pertanto, nella domanda di risarcimento del danno deve ritenersi implicitamente...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 977 del 4 febbraio 1999
«Fuori dell'ipotesi di interessi su somma dovuta a titolo di risarcimento del danno, i quali devono essere riconosciuti anche d'ufficio, in quanto, mirando a scongiurare il pregiudizio che deriva al creditore dal ritardato conseguimento...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5884 del 14 giugno 1999
«Il titolo esecutivo formatosi in un giudizio (anche monitorio) tra il creditore di una società di persone e la società è efficace anche contro il socio illimitatamente responsabile della società stessa, poiché nei riguardi di tale socio si...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8185 del 2 aprile 2010
«In tema di fallimento, il ritardo nel pagamento della somma spettante al creditore ammesso in base al piano di riparto non gli attribuisce il diritto di percepire gli interessi compensativi o moratori per il periodo compreso tra la data di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10720 del 14 ottobre 1995
«L'inesatta liquidazione da parte dell'Inps del trattamento pensionistico per mancata inclusione nella base retributiva di emolumenti pensionabili non corrisposti al dipendente e non comunicati all'Inps dal datore di lavoro al tempo della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9888 del 19 settembre 1995
«Ne deriva che la mancata presentazione del terzo all'udienza pretorile o la sua mancata dichiarazione, oppure la sua omessa costituzione nel giudizio per l'accertamento del credito non costituiscono — diversamente dal caso in cui egli renda una...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2459 del 16 aprile 1984
«L'opposizione, rivolta a far valere la proprietà od altro diritto reale sui beni mobili pignorati nella casa del debitore, è soggetta alle limitazioni probatorie di cui all'art. 621 c.p.c. anche quando venga proposta da familiare conviventi, ivi...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 14937 del 14 giugno 2013
«L'elezione di domicilio contenuta nella procura a margine di un ricorso per decreto ingiuntivo non è idonea a far considerare il luogo indicato quale domicilio del creditore in cui l'obbligazione deve essere adempiuta ex art. 1182, terzo comma,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5907 del 4 novembre 1980
«L'onere del creditore istante di notificare il decreto ingiuntivo entro quaranta giorni dalla pronuncia, a pena d'inefficacia del decreto stesso, ai sensi dell'art. 644 c.p.c., deve ritenersi assolto, in ipotesi di notificazione a persona di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16155 del 8 luglio 2010
«Nel giudizio di opposizione a ingiunzione, mentre integra una consentita "emendatio libelli" la richiesta degli interessi (legali o convenzionali) dovuti per l'inadempimento dell'obbligazione o il maggior danno di cui all'art. 1224, secondo comma,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3119 del 27 giugno 1989
«Nel caso in cui più persone abbiano prestato fideiussione per un medesimo debitore e per un medesimo debito, non configura periculum in mora idoneo a giustificare la concessione del sequestro conservativo in favore del fideiussore che, avendo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4906 del 10 agosto 1988
«Ai fini dell'emissione, e della convalida, del sequestro conservativo, il requisito del periculum in mora, che non può essere escluso in base alla sola considerazione della consistenza patrimoniale (qualitativa o quantitativa) del debitore, non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1448 del 15 settembre 1970
«Il periculum in mora, considerato dall'art. 671 c.p.c. per la concessione del sequestro conservativo, non deve consistere soltanto nel subbiettivo timore del creditore di perdere le garanzie del proprio credito, ma deve corrispondere ad una...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30572 del 30 dicembre 2011
«In tema di compravendita, l'impegno del venditore di eliminare i vizi che rendano il bene inidoneo all'uso cui è destinato (ovvero che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore economico), va adempiuto, ove non ne sia determinato il luogo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8711 del 29 aprile 2015
«In materia di esecuzione forzata, il creditore è legittimato all'esercizio dell'azione esecutiva anche se destinatario di atto di costituzione in mora "credendi", in quanto esso, e la conseguente offerta di restituzione, vale unicamente a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17523 del 23 agosto 2011
«Non è configurabile un concorso tra l'azione generale risarcitoria, di cui all'art. 2043 c.c., e quella speciale di risarcimento del danno per responsabilità processuale aggravata, ai sensi dell'art. 96, secondo comma, c.p.c., il quale disciplina,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18243 del 17 settembre 2015
«Gli interessi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento del danno da fatto illecito (nella specie, per irreversibile trasformazione di un'area da parte della P.A.), hanno fondamento e natura diversi da quelli moratori, regolati dall'art. 1224...»