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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21 del 5 marzo 1997
«In tema di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, l'inutilizzabilità — che è disciplinata dall'art. 271 c.p.p., siccome norma a carattere speciale, prevalente, come tale, su quella del precedente art. 191 — colpisce non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4136 del 8 febbraio 1996
«Dall'inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche consegue necessariamente l'impossibilità di acquisire il contenuto delle stesse attraverso l'esame testimoniale delle persone che hanno provveduto al loro ascolto. (Fattispecie di non luogo a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1003 del 30 maggio 1995
«La trascrizione integrale delle registrazioni con le forme e le garanzie previste per l'espletamento delle perizie è necessaria solamente per l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento e per la conseguente loro utilizzazione come prove in...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37695 del 8 novembre 2002
«In tema di intercettazione di comunicazioni, ove le operazioni debbano essere effettuate mediante impianti di pubblico servizio o in dotazione alla polizia giudiziaria, è sufficiente, ai fini dell'osservanza del disposto di cui all'art. 268, comma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27961 del 11 luglio 2001
«In tema di riesame della misura coercitiva, i decreti che autorizzano l'intercettazione telefonica non rientrano fra gli atti su cui il Gip fonda il provvedimento cautelare, e pertanto la mancata trasmissione dei medesimi al tribunale non comporta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3443 del 22 dicembre 1998
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame dei decreti di autorizzazione all'effettuazione di intercettazione di comunicazioni, pur non dando luogo a perdita di efficacia della misura cautelare, ai sensi dell'art. 309, commi 5 e 10,c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2162 del 2 luglio 1993
«Nel caso in cui il Gip abbia disposto il ritardo del deposito dei verbali e delle registrazioni relativi ad intercettazioni ambientali e telefoniche a mente dell'art. 268, quinto comma, c.p.p., legittimamente indizi di colpevolezza possono esser...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30347 del 26 luglio 2007
«In tema di esecuzione delle operazioni di intercettazione di conversazioni o comunicazioni, alla carenza o insufficienza della motivazione del decreto del pubblico ministero che dispone l'utilizzazione di impianti diversi da quelli in dotazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37646 del 23 settembre 2004
«Non comporta violazione delle norme sulle rogatorie internazionali l'intercettazione di telefonate in partenza dall'Italia e dirette all'estero, in quanto tutta l'attività di intercettazione, ricezione e registrazione delle telefonate viene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5282 del 13 novembre 1997
«La legge consente al pubblico ministero, immediatamente, di richiedere rogatorie all'estero, mediante i previsti canali ministeriali e diplomatici, per comunicazioni, notificazioni e per attività di acquisizione probatoria, espressione da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37774 del 8 novembre 2002
«In tema di intercettazioni telefoniche, nel caso in cui le relative operazioni riguardino un'utenza telefonica mobile, non rileva, al fine della individuazione della giurisdizione competente, il luogo dove sia in uso il relativo apparecchio, bensì...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7091 del 17 giugno 1988
«L'installazione di un radiotelefono contenente una microspia realizza la previsione delittuosa dell'art. 617 c.p. (installazione di apparecchiature atte ad intercettare o impedire comunicazioni telegrafiche o telefoniche) e non quella di cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8601 del 9 luglio 1980
«L'intercettazione delle comunicazioni radio tra centrali operative e cosiddette radiomobili dei corpi di polizia, e l'installazione di apparecchiature atte ad intercettare tali comunicazioni non rientrano nelle ipotesi previste dagli artt. 617 e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3061 del 27 gennaio 2011
«Integra il reato di installazione di apparecchiature atte a intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche (art. 617 bis e 623 bis c.p.), la condotta di colui che installi una telecamera - occultandola...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4264 del 2 febbraio 2006
«Non sussistono gli estremi del reato di cui all'art. 617 bis c.p. (installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche) qualora all'interno dell'abitacolo di una vettura sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48285 del 15 dicembre 2004
«Il reato previsto dall'art. 617 bis c.p. anticipa la tutela della riservatezza e della libertà delle comunicazioni mediante l'incriminazione di fatti prodromici all'effettiva lesione del bene, punendo l'installazione di apparati o di strumenti,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13793 del 1 dicembre 1999
«L'installazione abusiva di una ricetrasmittente collegata al telefono di una abitazione, con la quale si rende possibile la intercettazione delle comunicazioni telefoniche che avvengono su tale utenza, realizza la condotta descritta dall'art. 617...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31135 del 31 luglio 2007
«Integra il delitto di intercettazione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617 quater, comma primo, c.p.) la condotta di colui che si avvalga di mezzi atti ad eludere i meccanismi di sicurezza preordinati ad impedire...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4011 del 1 febbraio 2006
«La previsione di cui all'art. 617 quater, comma secondo, c.p. — nel sanzionare la condotta di chiunque rivela, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, in tutto o in parte il contenuto delle comunicazioni di cui al primo comma — non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3252 del 30 gennaio 2007
«Integra il delitto di cui all'art. 617 quinquies c.p. la condotta di colui che installa abusivamente apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni relative ad un sistema informatico posizionando nel «postamat» di un ufficio postale una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4429 del 30 gennaio 2014
«È inutilizzabile l'intercettazione delle dichiarazioni indotte in una persona dall'adozione di metodi o tecniche idonei a influire sulla sua capacità di autodeterminazione, posto che il divieto dell'art. 188, primo comma, c.p.p. investe l'oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5073 del 31 gennaio 2014
«Qualora gli elementi a carico di un soggetto siano costituiti dalle dichiarazioni tra terzi, captate nel corso di operazioni di intercettazione, il giudice è chiamato ad un rigoroso apprezzamento delle risultanze processuali potenzialmente idonee...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8076 del 20 febbraio 2014
«I gravi "indizi di reato", presupposto per il ricorso alle intercettazioni di conversazioni o di comunicazioni, attengono all'esistenza dell'illecito penale e non alla colpevolezza di un determinato soggetto, sicché per procedere legittimamente ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35412 del 24 settembre 2007
«Non viola il divieto di testimonianza indiretta degli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, previsto dall'art. 195, comma quarto, c.p.p., e non incorre in alcuna causa di inutilizzabilità, l'intercettazione ambientale, debitamente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35692 del 28 agosto 2013
«In tema di riesame, la richiesta del difensore volta ad accedere, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p., alle registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate e sommariamente trascritte dalla polizia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11077 del 3 dicembre 1997
«Gli elementi ricavati da intercettazioni eseguite presso impianti diversi da quelli in dotazione alla Procura della Repubblica, in totale mancanza di specifico provvedimento del P.M. ai sensi dell'art. 268, comma terzo, del codice di procedura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5156 del 21 gennaio 1998
«In tema di intercettazione di conversazioni tra presenti, è legittima l'autorizzazione all'utilizzo di impianti in dotazione alla polizia giudiziaria, stanti gli insormontabili ostacoli tecnici che impediscono un utile impiego degli impianti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5239 del 4 novembre 1999
«Per l'intercettazione di comunicazioni tra presenti (nella specie effettuate nei locali di un istituto di pena) è richiesto, a pena di inutilizzabilità del relativo contenuto, che il decreto del pubblico ministero di autorizzazione a servirsi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27307 del 24 giugno 2003
«In materia di esecuzione delle operazioni di intercettazione di conversazioni o comunicazioni telefoniche, per impianto inidoneo, ai sensi dell'art. 268 comma 3 c.p.p., tale da giustificare l'utilizzo di impianti diversi da quelli esistenti presso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41174 del 21 ottobre 2004
«Le carenze motivazionali del decreto con il quale il pubblico ministero abbia disposto, ai sensi dell'art. 268, comma 3, c.p.p., l'effettuazione di operazioni di intercettazione con impianti diversi da quelli in dotazione alla procura della...»