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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13488 del 12 aprile 2005
«Tra i delitti di cui agli artt. 643 e 629 c.p., pur potendo essere soggetto passivo di quest'ultimo reato anche la persona che versi nello stato di deficienza psichica, non è ammissibile alcun concorso, anche se tra di essi è comune il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45993 del 10 dicembre 2007
«In relazione al delitto di concussione, l'abuso dei poteri da parte del soggetto agente e la conseguente costrizione od induzione del soggetto passivo a dare od a promettere denaro od altra utilità prescinde totalmente dalla legittimità o meno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28175 del 16 luglio 2007
«In tema omicidio volontario, in mancanza di circostanze che evidenzino ictu oculi l'animus necandi la valutazione dell'esistenza del dolo omicidiario può essere raggiunta attraverso un procedimento logico d'induzione da altri fatti certi, quali i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4172 del 10 marzo 1995
«La condotta criminosa prevista dall'art. 229 della legge fallimentare è quella del curatore che riceve o pattuisce una retribuzione, in danaro o in altra forma, in aggiunta all'altra liquidata in suo favore dal tribunale o dal giudice delegato, e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23776 del 7 luglio 2006
«Nell'ambito della recente novella introdotta con la L. n. 46 del 2006, che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che impone la dichiarazione di inammissibilità dell'appello nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12228 del 14 marzo 2014
«Il tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità si differenzia dall'istigazione alla corruzione attiva di cui all'art. 322, commi terzo e quarto, cod. pen., perché mentre quest'ultima fattispecie si inserisce sempre nell'ottica di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45970 del 15 novembre 2013
«In tema di concussione, deve essere esclusa la sussistenza del reato quando la prestazione promessa od effettuata dal soggetto passivo, a seguito di induzione o costrizione da parte dell'agente, giovi esclusivamente alla P.A. e rappresenti una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21192 del 17 maggio 2013
«Integra la condotta tipica del delitto di induzione indebita prevista dall'art. 319 quater c.p., così come introdotto dall'art. 1, comma 75 della l. n. 190 del 2012, la coazione psicologica, non ricollegabile ad una minaccia, né esplicita né...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2523 del 11 marzo 1992
«L'applicazione della circostanza attenuante della particolare tenuità del fatto, introdotta nella materia dei reati contro la pubblica amministrazione, dall'art. 14, L. 26 aprile 1990, n. 86, è subordinata alla valutazione del fatto nella sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34827 del 8 settembre 2009
«Integra il delitto di millantato credito aggravato (artt. 346, 61, n. 9, c.p.) e non quello di concussione, la condotta di induzione della vittima a versare una somma di denaro realizzata dal pubblico ufficiale mediante il raggiro della falsa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39932 del 3 novembre 2005
«L'elemento del raggiro tipico della truffa assume nel reato di millantato credito un carattere particolare, concretandosi nella vanteria, anche implicita, di ingerenze e pressioni presso un pubblico ufficiale. Ne consegue che il reato di truffa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49579 del 31 dicembre 2003
«I reati di millantato credito e di truffa possono concorrere anche se la violazione consista in una unica azione, in quanto allo specifico raggiro considerato nella fattispecie di millantato credito, consistente nelle vanterie di ingerenze o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1366 del 19 gennaio 2007
«L'elemento materiale del delitto previsto dall'art. 377 c.p. consiste nell'induzione a rendere davanti all'autorità giudiziaria dichiarazioni difformi non dalla realtà dei fatti, ma da quanto a conoscenza del dichiarante.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16369 del 3 maggio 2012
«Il delitto di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria, previsto dall'art. 377 bis, c.p., è un reato di evento per il quale è configurabile la forma del tentativo. (Fattispecie relativa ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45626 del 29 dicembre 2010
«Ai fini della configurabilità della fattispecie tentata del reato di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 377 bis, c.p.), assume un ruolo decisivo la qualità soggettiva di "persona...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44464 del 17 dicembre 2010
«L'integrazione del reato di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria, posto in essere per il tramite di una terza persona, richiede che quest'ultima si faccia latrice, nei confronti del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1846 del 10 settembre 1993
«Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, è sufficiente che ci sia stata costrizione o induzione, effettuata con abuso di poteri o qualità, con la successiva dazione o promessa indebita. Infatti, se non è contestabile che il metus...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35488 del 24 settembre 2007
«Il delitto di falsa attestazione del privato di cui all'art. 483 c.p. può concorrere — quando la falsa dichiarazione sia prevista di per sé come reato — con quello della falsità per induzione in errore del pubblico ufficiale nella redazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45208 del 18 dicembre 2001
«La condotta di chi, previa presentazione di una falsa denuncia di smarrimento di una carta d'identità intestata ad altro soggetto, ottenga poi il rilascio di un duplicato della medesima, recante la propria fotografia ed i propri connotati fisici,...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 35578 del 27 agosto 2004
«Deve riguardarsi come impossibile per assoluta inidoneità dell'azione il reato di falso ideologico per induzione in autorizzazione amministrativa (artt. 48 e 480 c.p.), ipotizzato a carico di soggetto il quale, a corredo di una domanda di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41205 del 10 dicembre 2002
«Non sussiste il tentativo di falsità ideologica del pubblico ufficiale (artt. 56, 48 e 480 c.p.) allorché quest'ultimo non si sia determinato, in conseguenza delle false dichiarazioni rese dal privato, a porre in essere una condotta qualificabile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35884 del 16 settembre 2009
«L'assoluzione per difetto dell'elemento soggettivo in capo al concorrente "intraneo" nel reato proprio non esclude di per sé la responsabilità del concorrente "estraneo", che resta punibile nei casi di autorità mediata di cui all'art. 48 c.p. e in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31957 del 23 luglio 2013
«L'estinzione del reato per prescrizione non preclude la confisca delle cose che ne costituiscono il prezzo, nei casi in cui vi sia comunque stato un accertamento incidentale, equivalente a quello contenuto in una sentenza di condanna, della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2382 del 20 gennaio 2012
«Il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche (art. 316 ter c.p.) differisce da quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.) per la mancanza dell'elemento dell'induzione in errore, la quale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45422 del 5 dicembre 2008
«La condotta di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si distingue da quella di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in ragione dell'assenza dell'elemento dell'induzione in errore attraverso la messa in atto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30155 del 24 luglio 2007
«La linea di discrimine tra il reato di indebita percezione di pubbliche erogazioni e quello di truffa aggravata finalizzata al conseguimento delle stesse va ravvisata nella mancata inclusione tra gli elementi costitutivi del primo reato della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23623 del 6 luglio 2006
«La fattispecie criminosa di cui all'art. 316 ter c.p. (inserito dall'art. 4 della legge 29 settembre 2000, n. 300), che sanziona l'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, costituisce norma sussidiaria rispetto al reato di truffa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25694 del 28 giugno 2011
«Le nozioni di abuso e induzione nella fattispecie di concessione indicano aspetti di una unica stessa condotta e non condotte differenti, si chè l'induzione che assume rilievo è quella commessa mediante inganno o persuasione e questi ultimi devono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26324 del 6 luglio 2007
«La costrizione o induzione che caratterizza il reato di concussione non si identifica nella superiorità, nell'influenza o nell'autorità che il pubblico ufficiale può vantare in ragione della carica ricoperta o della funzione svolta, occorrendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49538 del 31 dicembre 2003
«Nella nozione di concussione per «induzione» va ricompresa qualsiasi condotta capace di creare nel privato uno stato di soggezione psicologica che lo porti ad agire nel senso voluto dall'agente, che può assumere svariate forme (quali l'inganno, la...»