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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15103 del 16 luglio 2005
«In tema di domande di ammissione al passivo fallimentare, l'elezione di domicilio da parte di uno dei creditori istanti ex art. 93 legge fall. comporta che tutte le successive notificazioni vengano effettuate al domicilio eletto, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9016 del 6 luglio 2000
«In tema di domande di ammissione al passivo fallimentare, l'elezione di domicilio da parte di uno dei creditori istanti ex art. 93 comma secondo L. fall. comporta che tutte le successive notificazioni vengano compiute al domicilio eletto, e non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35979 del 25 ottobre 2002
«Ne consegue che è nulla ed improduttiva di effetti la notifica dei suddetti provvedimenti al condannato presso lo studio professionale del difensore, ancorché il condannato abbia ivi eletto domicilio nel procedimento di cognizione in quanto detta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28453 del 17 luglio 2007
«...1991 n. 8, conv. con modif. in L. 15 marzo 1991 n. 82, e successive modificazioni e integrazioni, in forza del quale deve aversi riguardo al luogo in cui il condannato ha eletto domicilio a norma dell'art. 12, comma terzo bis, del medesimo D.L.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4383 del 2 febbraio 2006
«...conv. con modif. in legge 15 marzo 1991 n. 82, e successive modificazioni e integrazioni, secondo cui è competente il tribunale di sorveglianza del luogo in cui il condannato ha eletto domicilio a norma dell'art. 12, comma 3 bis, del medesimo D.L.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1888 del 18 gennaio 2006
«...gennaio 1991 n. 8, conv. con modif. in legge 15 marzo 1991, n. 82, e successive modificazioni e integrazioni, secondo cui deve aversi riguardo al luogo in cui il condannato ha eletto domicilio a norma dell'art. 12, comma 3 bis, del medesimo D.L.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18721 del 6 settembre 2007
«Nel procedimento dinanzi alla Corte di cassazione in cui il ricorrente non abbia eletto domicilio in Roma, la notifica dell'avviso di udienza al difensore, ai sensi dell'art. 377 c.p.c., deve essere effettuata e si perfeziona con il deposito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5651 del 23 settembre 1983
«La disciplina generale circa il luogo di notificazione della impugnazione, prevista dall'art. 330 c.p.c., si applica anche in tema di opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c., ad esclusione della residenza dichiarata o del domicilio eletto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6416 del 1 luglio 1998
«...non può considerarsi validamente costituito il contraddittorio quando ad una delle parti l'opposizione sia stata notificata, dopo un anno dalla pubblicazione della sentenza opposta, presso il domicilio eletto per il precedente giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7827 del 15 luglio 1991
«La notificazione della sentenza, ai fini del decorso del termine breve d'impugnazione, nei confronti della parte costituita, deve essere effettuata, anche nel rito del lavoro, al procuratore, nel domicilio (reale od eletto) del medesimo, sicché...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 871 del 6 febbraio 1985
«L'art. 414 n. 2 c.p.c., nello stabilire che il ricorso deve indicare il domicilio eletto dal ricorrente nel comune in cui ha sede il giudice adito, detta una disposizione che è riferibile alla parte e non al suo procuratore, per il quale continua...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1115 del 14 febbraio 1983
«...comune in cui ha sede il giudice adito (art. 414 c.p.c.), la notificazione della sentenza alla parte presso il procuratore nel domicilio eletto e non anche direttamente al procuratore è idonea a fare decorrere il termine breve per l'impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 433 del 17 gennaio 1997
«Ai fini della decorrenza del termine di trenta giorni per l'impugnazione, previsto dagli artt. 325 e 434 c.p.c., la notificazione della sentenza - che deve essere fatta al procuratore costituito ai sensi dell'art. 170 c.p.c. - ove quest'ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7658 del 10 luglio 1991
«Nelle cause di lavoro ed al fine della decorrenza del termine breve per l'appello contro la sentenza del pretore, nei confronti della parte costituitasi a mezzo di procuratore, la sentenza medesima va notificata in cancelleria, indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15901 del 20 luglio 2011
«...presso la residenza dichiarata o il domicilio eletto dal creditore, e solo in mancanza di tali indicazioni possa essere notificata nel luogo in cui il precetto sia stato notificato, presso la cancelleria del giudice competente per l'esecuzione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13219 del 31 maggio 2010
«Il Comune nel quale il creditore, con l'atto di precetto, abbia dichiarato la propria residenza od eletto il proprio domicilio, ai sensi dell'art. 480, comma terzo, c.p.c., deve ritenersi coincidente con quello in cui ha sede il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12540 del 28 maggio 2009
«Alla stregua di un'interpretazione costituzionalmente orientata (come individuata dalla Corte cost. nella sentenza n. 480 del 2005), l'art. 480, comma terzo, c.p.c. consente al debitore di notificare l'opposizione all'esecuzione nel luogo in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7505 del 16 luglio 1999
«...del luogo nel quale gli è stato notificato il precetto stesso. Nel relativo giudizio è onere del creditore dimostrare che nel comune in cui egli ha eletto domicilio sarebbe stato possibile sottoporre a pignoramento beni o crediti del debitore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6880 del 23 luglio 1997
«Se il debitore propone opposizione a precetto dinanzi ad un giudice del luogo di sua residenza, anziché del luogo in cui il creditore ha eletto il domicilio (art. 480, terzo comma, c.p.c.), e questi si limita ad eccepire l'incompetenza per materia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10591 del 25 ottobre 1993
«Il creditore che, nel giudizio di opposizione a precetto, eccepisce l'incompetenza per territorio del giudice del luogo di notifica del precetto, sostenendo di avere indicato un diverso luogo di residenza o di avere eletto domicilio in altro luogo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6234 del 24 ottobre 1986
«Il comune nel quale il creditore, con l'atto di precetto, abbia dichiarato la propria residenza od eletto il proprio domicilio, ai sensi dell'art. 480 terzo comma c.p.c., deve ritenersi coincidente con quello in cui ha sede il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11256 del 30 luglio 2002
«In tema di notificazioni e comunicazioni di atti del processo esecutivo, l'art. 489 c.p.c. — secondo il quale al creditore procedente ed agli intervenuti le notificazioni e le comunicazioni si fanno nella residenza dichiarata o nel domicilio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18513 del 25 agosto 2006
«...sia iniziata, si applicano le norme generali degli artt. 137 e segg. cod. proc. civ., con conseguente nullità dell'opposizione notificata nel domicilio eletto dal creditore a norma dell'art. 480, terzo comma, cod. proc. civ. (Rigetta, Trib.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 841 del 18 gennaio 2005
«...a decidere l'opposizione a precetto è il giudice dell'esecuzione, se il creditore procedente ha indicato, nel precetto, la sua residenza o ha eletto domicilio nel medesimo comune — perché quest'ultima norma non è riferibile al processo del lavoro»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9094 del 5 luglio 2001
«...avvenire fuori del territorio dello Stato, non trova applicazione nell'ipotesi in cui l'ingiunto, residente all'estero, abbia eletto domicilio in Italia, in guisa da consentire la tempestiva notificazione ed una altrettanto tempestiva opposizione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13739 del 18 settembre 2003
«A norma dell'art. 645, primo comma, c.p.c., l'atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo deve essere notificato dall'opponente al ricorrente «nei luoghi di cui all'art. 638» e, quindi, innanzitutto, presso il procuratore indicato nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9233 del 12 luglio 2000
«...proposto verbalmente davanti al giudice di pace ai sensi dell'art. 316 c.p.c., doveva essere effettuata ai sensi degli artt. 638 e 645 c.p.c. nel domicilio eletto nel ricorso per decreto ingiuntivo e non nel domicilio reale della parte).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10216 del 4 maggio 2006
«...l'ingiungente aveva eletto domicilio «era sloggiato»; le Sezioni Unite, in applicazione del principio di cui sopra, hanno cassato la sentenza di merito che aveva escluso la sussistenza dei presupposti di ammissibilità della opposizione tardiva).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14641 del 23 giugno 2009
«È valida la notificazione dell'atto di citazione introduttivo del giudizio di merito susseguente ad un procedimento cautelare effettuata non alla parte personalmente, ma nel domicilio da questa eletto nel corso del procedimento cautelare presso il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13243 del 11 giugno 2014
«Ne consegue che, fino a quando non intervenga la revoca dell'elezione, la facoltà del soggetto, nei cui confronti si è eletto domicilio, di notificare validamente gli atti al domiciliatario è indipendente dalla concreta esistenza dell'accordo, che...»