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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2747 del 7 aprile 1988
«Gli aventi causa di una delle parti possono fare opposizione alla sentenza pronunciata nei confronti del loro dante causa non solo quando essa è l'effetto di dolo o collusione a loro danno a termini del secondo comma dell'art. 404 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6686 del 9 dicembre 1988
«L'esercizio, da parte della Corte di cassazione, del potere di correggere la motivazione previsto dal secondo comma dell'art. 384 c.p.c. è ammissibile in mancanza del ricorso incidentale della parte vittoriosa, anche nel caso in cui la emendatio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 978 del 10 febbraio 1990
«La regola enunciata dall'art. 394, comma terzo, c.p.c., per cui le parti possono prendere nel giudizio di rinvio conclusioni nuove se ne sorge la necessità a seguito della sentenza di cassazione opera quante volte la sentenza della cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8230 del 23 luglio 1993
«L'art. 9 della L. 14 febbraio 1990, n. 29, secondo cui tutte le controversie in materia di contratti agrari e conseguenti alla conversione di contratti agrari in affitto (e, quindi, anche quelle che ai sensi dell'art. 409 lett. b e 413 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6602 del 14 luglio 1994
«Il proprietario nominato custode dell'immobile pignorato non può compiere, senza l'autorizzazione del giudice, atti che eccedono i limiti dell'ordinaria amministrazione, tra i quali rientra la cessione del contratto di affitto agrario dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8462 del 17 ottobre 1994
«I contratti stipulati dal custode giudiziario, con o senza l'autorizzazione del giudice, non possono mai pregiudicare in nessun modo il diritto del proprietario a ricevere il bene nella condizione giuridica in cui è stato trasmesso dal suo diretto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11874 del 16 novembre 1995
«Rispetto alla domanda di rilascio di un fondo per una determinata scadenza contrattuale, non costituisce domanda nuova vietata dall'art. 437 c.p.c. ed è quindi proponibile in appello, la domanda subordinata di rilascio del fondo per la diversa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15033 del 27 novembre 2001
«In tema di contratti di affitto a coltivatore diretto, e di crediti da questi nascenti, non si applica l'art. 429, terzo comma, c.p.c. Pertanto, configurando le somme dovute dal concedente in restituzione di quanto pagato per canoni d'affitto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16342 del 20 novembre 2002
«Il nostro sistema giuridico non prevede la facoltà per i privati di costituire servitù meramente personali (cosiddette «servitù irregolari » ), intese come limitazioni del diritto di proprietà gravanti su di un fondo a vantaggio non del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8326 del 3 maggio 2004
«L'attività di specificazione o di interpretazione di una sentenza di cassazione non può essere oggetto né del procedimento di correzione di errore materiale, né di quello di revocazione a norma dell'art. 391 bis c.p.c. Ne consegue che, sotto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5416 del 11 marzo 2005
«Poiché nelle controversie soggette al rito del lavoro (nella specie, controversia relativa ad affitto agrario) trova applicazione l'art. 208 c.p.c., concernente la decadenza dall'assunzione della prova, secondo cui il giudice, dichiarata la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1572 del 24 gennaio 2007
«La querela di falso ed il disconoscimento della scrittura privata sono istituti preordinati a finalità diverse e del tutto indipendenti fra loro, in quanto il primo postula l'esistenza di una scrittura riconosciuta, della quale si intende...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22348 del 24 ottobre 2007
«Posto che il vizio di motivazione di cui all'art. 360, n. 5, c.p.c. può concernere soltanto una questione di fatto e mai di diritto, il vizio di violazione o falsa applicazione di norma di diritto, ex art. 360, n. 3, c.p.c., ricorre o non ricorre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18376 del 6 agosto 2010
«Nella controversia tra il concedente, che domanda il rilascio del fondo rustico per morte dell'affittuario, e gli eredi di quest'ultimo, non sono litisconsorti necessari tutti gli eredi dell'affittuario defunto, ma solo quelli astrattamente in...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 18673 del 13 agosto 2010
«Ove sia stata proposta al tribunale una domanda di divisione ereditaria relativa ad un fondo ed il convenuto abbia avanzato, fra l'altro, domanda riconvenzionale di accertamento dell'esistenza sul fondo stesso di un contratto di affitto agrario,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26046 del 23 dicembre 2010
«La clausola compromissoria, apposta ad un contratto di affitto d'azienda, è inidonea ad attribuire agli arbitri la cognizione sulle obbligazioni originate dal contratto di transazione, con il quale il primo sia stato consensualmente risolto e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23651 del 11 novembre 2011
«In tema di arbitrato, non si configura come rinuncia ad avvalersi della clausola compromissoria, relativa a controversia avente ad oggetto il rilascio di locali ceduti in affitto, la proposizione del ricorso per decreto ingiuntivo avente ad...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 18107 del 21 agosto 2014
«In materia di contratti conclusi dalla P.A. (nella specie, affitto agrario), la necessità della stipulazione in forma scritta, a pena di nullità, se esclude la possibilità di ipotizzare una rinnovazione tacita per "facta concludentia", posto che...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, sentenza n. 21764 del 26 ottobre 2015
«In materia contrattuale, la semplice modifica della clausole di un contratto per il quale la forma scritta è richiesta solo "ad probationem" e non "ad substantiam" (nella specie, contratto di affitto di azienda stipulato in forma pubblica ex art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12884 del 22 giugno 2016
«Ricorre il vizio di omesso esame di un fatto decisivo e controverso di cui all'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. (nel testo attualmente vigente, all'esito delle modiche apportate dall'art. 54 del d.l. n. 83 del 2012, conv. in l. n. 134 del 2012),...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4634 del 4 settembre 2007
«La controversia avente ad oggetto l'atto di revoca della precedente deliberazione di una I.P.A.B., con la quale è stata recentemente accettata una proposta transattiva, avanzata dalle parti private, relativa alla detenzione di terreni agrari...»
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Commissione Tributaria Regionale Per Il Lazio, sentenza n. 2102 del 3 marzo 2018
«Qualora due aziende condividano lo stesso immobile non è detto necessariamente che il canone di affitto debba essere ripartito in parti uguali potendo le due locatarie stabilire un criterio conforme al «buon esercizio dell’attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6591 del 12 giugno 1995
«All’affitto di azienda sono inapplicabili sia le norme della legge sull’equo canone n. 392/78, sia le disposizioni della legge 12 marzo 1968, n. 326 art. 2 lett. e) e ss. concernenti le agevolazioni in favore dei soggetti realizzatori di impianti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3757 del 22 giugno 1985
«Il contratto di locazione o di affitto ultra-novennale, ivi incluso quello che raggiunga tale durata per effetto di preventiva rinuncia del locatore alla facoltà di diniego della rinnovazione del rapporto accordatagli dall’art. 28 secondo comma...»
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Tribunale civile Chieti, sentenza n. 179 del 16 marzo 2006
«In tema di locazioni non abitative, è affetta da nullità (per contrasto con il disposto dell’art. 79 L. n. 392/78, in relazione all’art. 32 stessa legge) la clausola contrattuale con cui le parti abbiano previsto una lievitazione del canone di...»
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Tribunale civile Piacenza, sentenza n. 322 del 26 novembre 1998
«Ricorre un affitto di azienda commerciale, come tale non assoggettato alla disciplina di cui all’art. 32 L. n. 392/1978 sul divieto degli adeguamenti Istat, e non una locazione di immobile ad uso diverso da quello abitativo, ogniqualvolta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5137 del 3 aprile 2003
«Nella disciplina di cui all’art. 36 della legge n. 392 del 1978 sull’equo canone, in caso di cessione o di affitto di azienda relativi ad attività svolta in un immobile condotto in locazione, non si produce l’automatica successione del cessionario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19531 del 30 settembre 2015
«In caso di affitto di azienda con contestuale cessione del contratto di locazione dell’immobile nel quale l’azienda è esercitata, il locatore, in caso di inadempimento del cessionario, può agire, ex art. 36 della 1. n. 392 del 1978, nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6402 del 25 giugno 1990
«In tema di sublocazione e cessione del contratto di locazione, disciplinato dall’art. 36 della L. n. 392/1978, ai fini della sua validità, è sufficiente che la comunicazione, che il conduttore deve fare al locatore nel caso in cui effettui la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11427 del 1 agosto 2002
«In tema di locazione di immobili adibiti all’esercizio di attività aziendale, tanto l’affitto di azienda (con conseguente sublocazione dell’immobile adibito all’esercizio dell’attività produttiva) quanto la vendita dell’azienda stessa (con...»