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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4985 del 11 marzo 2004
«In pendenza del processo esecutivo, la successione a titolo particolare nel diritto del creditore procedente non ha effetto sul rapporto processuale che, in virtù del principio stabilito dall'art. 111 c.p.c., detto per il giudizio contenzioso ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12126 del 19 agosto 2003
«In virtù del D.L.vo n. 502 del 1992 e della legge n. 724 del 1994, è stata realizzata una sorta di successione ex lege delle Regioni nei rapporti obbligatori già di pertinenza delle soppresse USL, le quali proseguono le loro attività attraverso le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 237 del 10 gennaio 2003
«Il trasferimento di un ramo d'azienda da una società all'altra configura una successione a titolo particolare nei rapporti preesistenti che, sul piano processuale, determina una prosecuzione del processo in corso tra le parti originarie, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8100 del 27 agosto 1997
«La successione a titolo particolare nel processo (effetto del mero trasferimento della res litigiosa in corso giudizio), di cui all'art. 111 c.p.c., va distinta dal (diverso) istituto della successione nel processo (art. 110 stesso codice) perché,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1918 del 9 marzo 1990
«In tema di successione a titolo particolare nel diritto controverso (art. 111 c.p.c.), l'intervento o la chiamata in causa del successore non privano il dante causa della qualità di litisconsorte necessario, in difetto di estromissione del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6418 del 3 novembre 1986
«Qualora il cessionario di un credito intervenga nella controversia promossa dal cedente contro il debitore, anche in grado d'appello, come consentitogli dall'art. 111, terzo comma, c.p.c. in qualità di successore a titolo particolare nel diritto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22727 del 3 novembre 2011
«In caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso, il processo prosegue fra le parti originarie e, anche quando non vi sia estromissione del convenuto ai sensi dell'art. 111, terzo comma, c.p.c., la sentenza ha comunque effetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 601 del 17 gennaio 2003
«Nel caso di successione a titolo particolare tra vivi nel diritto controverso, la sentenza pronunciata contro l'alienante è efficace nei confronti dell'avente causa anche quale titolo esecutivo, nei limiti dell'accertamento in essa contenuto....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3768 del 2 maggio 1997
«In caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso, se durante il giudizio di merito, non vi è stata estromissione dal giudizio dell'alienante ai sensi dell'art. 111, terzo comma, c.p.c., il ricorso per cassazione tempestivamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9526 del 8 settembre 1999
«L'art. 112 c.p.c., stabilendo che il giudice non deve oltrepassare i limiti della domanda, si applica, quale disposizione generale contenuta nel primo libro del codice di rito, anche all'appello, come ad ogni altro procedimento d'impugnazione....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13188 del 26 novembre 1999
«Il principio per cui, quando una domanda debba essere proposta entro un termine perentorio nei confronti di più contraddittori, è sufficiente la tempestiva proposizione anche nei confronti di uno solo di essi, dovendo poi il giudice provvedere e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8127 del 11 aprile 2011
«Il principio secondo cui, alla luce della norma costituzionale del giusto processo, la parte che abbia proposto ricorso per cassazione facendo affidamento su una consolidata giurisprudenza di legittimità, successivamente travolta da un mutamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3716 del 13 marzo 2003
«In sede di reclamo al tribunale fallimentare avverso i provvedimenti del giudice delegato su questioni involgenti diritti soggettivi, l'osservanza del principio del contraddittorio richiede, a norma dell'art. 26 legge fall. (nel testo risultante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8278 del 7 giugno 2002
«È impugnabile per cassazione, ai sensi dell'art. 111 Cost., il provvedimento con il quale, nella procedura di concordato preventivo con cessione dei beni, il Tribunale, revocando la sospensione della vendita disposta dal G.D., aggiudichi i beni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15061 del 15 luglio 2005
«Il decreto del tribunale fallimentare che decide il reclamo avverso il provvedimento con il quale il giudice delegato, dopo la omologazione del concordato fallimentare, con assunzione degli obblighi da parte di un terzo, senza liberazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10793 del 23 luglio 2002
«L'omessa, incompleta o inesatta indicazione, in sentenza, di tutte le parti in causa (nella specie, omessa indicazione degli eredi di una delle parti, deceduta, nonché omessa indicazione della qualità di erede di altra parte costituita) non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9279 del 17 settembre 1998
«In tema di notificazioni, l'art. 139 c.p.c. pone obbligatoriamente un criterio di successione preferenziale in ordine ai luoghi nei quali la notificazione deve avvenire. Ciò premesso, giacché la residenza non si perde per effetto di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5945 del 2 luglio 1997
«Poiché l'ordine dei luoghi indicati dall'art. 139 c.p.c. primo e sesto comma, per la notifica — se non possibile in mani proprie, ai sensi dell'art. 138 c.p.c. — è in successione preferenziale, soltanto se la residenza e il domicilio del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13849 del 21 dicembre 1991
«In tema di notificazione l'art. 139 c.p.c. pone un criterio di successione preferenziale per quanto riguarda il comune nel quale deve essere effettuata, cioè prima quello di residenza, se questo è ignoto, il comune di dimora e, se anche questo è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8214 del 20 aprile 2005
«In caso di notifica nelle mani del portiere, l'ufficiale giudiziario deve dare atto, oltre che dell'assenza del destinatario, delle vane ricerche delle altre persone preferenzialmente abilitate a ricevere l'atto, onde il relativo accertamento,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7129 del 29 marzo 2011
«Ove il lavoratore abbia agito in giudizio chiedendo, con la dichiarazione di illegittimità o inefficacia del licenziamento, la reintegrazione nel posto di lavoro nei confronti del datore di lavoro dichiarato fallito, permane la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12972 del 13 luglio 2004
«Il cedente è litisconsorte necessario nella controversia tra debitore ceduto e cessionario allorché il debitore chieda una pronuncia diretta a stabilire quale sia, tra il cessionario e il cedente, l'effettivo e unico titolare del credito; ne...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7029 del 28 marzo 2006
«Il curatore fallimentare non è legittimato a proporre, nei confronti del finanziatore responsabile (nella specie, una banca), l'azione da illecito aquiliano per il risarcimento dei danni causati ai creditori dall'abusiva concessione di credito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3903 del 18 febbraio 2009
«In tema di liquidazione dell'attivo nel concordato preventivo con cessione dei beni, all'ordinanza di vendita all'incanto emessa dal giudice delegato sono applicabili le disposizioni in tema di offerta di aumento di sesto previste dall'art. 584...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13651 del 6 dicembre 1999
«La surrogazione dell'Inail nei confronti del terzo responsabile, ai sensi dell'art. 1916 c.c., costituisce una ipotesi di successione a titolo particolare dell'ente nei diritti di cui il lavoratore era titolare verso l'autore del danno. Ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6734 del 14 giugno 1991
«Nell'azione di surrogazione promossa dall'Inail, ai sensi dell'art. 1916 c.c. contro il terzo responsabile, che realizza una peculiare forma di successione a titolo particolare, non viene in considerazione il rapporto assicurativo di carattere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4494 del 21 aprile 1995
«La surrogazione legale dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato verso il terzo responsabile dà luogo ad una forma di successione a titolo particolare tra l'assicurato e l'assicuratore che comporta la legittimazione esclusiva di quest'ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7057 del 8 giugno 1992
«La norma di cui all'art. 1916, terzo comma, c.c., col disporre che l'assicurato è responsabile verso l'assicuratore del pregiudizio arrecato al diritto di surrogazione, comporta che l'obbligo dell'assicurato di non pregiudicare i diritti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 710 del 13 gennaio 2011
«Esercitata l'azione risarcitoria, da parte del nuovo curatore fallimentare, nei confronti di una banca, per la sottrazione di somme depositate su libretto di deposito a risparmio nominativo intestato ad un fallimento, ma oggetto di indebiti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2991 del 10 febbraio 2006
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per cassazione avverso i provvedimenti definitivi di contenuto decisorio adottati dal tribunale fallimentare, e dunque anche avverso il decreto che pronuncia sul compenso...»