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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7270 del 20 giugno 2000
«Il delitto di favoreggiamento è configurabile non solo quando il comportamento dell'agente sia diretto a sviare l'attività investigativa della polizia giudiziaria, ma anche quando sia preordinato a turbare l'attività di ricerca e acquisizione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11191 del 19 marzo 2002
«La motivazione per relationem di un provvedimento giudiziale è da considerare legittima quando l'atto di riferimento, non allegato o non trascritto nel provvedimento da motivare, sia specificato attraverso dati identificativi e, se non conosciuto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11371 del 20 marzo 2002
«In tema di misure coercitive, quando la richiesta di revoca della custodia cautelare in carcere è motivata sul presupposto della incompatibilità delle condizioni di salute con lo stato di detenzione, l'obbligo per il giudice di disporre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5905 del 14 febbraio 2006
«Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 647 c.p. (appropriazione di cose smarrite), è necessario che il legittimo detentore, al momento dell'appropriazione, si trovi nell'impossibilità di ricostituire sulla cosa smarrita il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7610 del 2 marzo 2006
«In tema di misure cautelari, pur dopo le modifiche introdotte con la L. 8 agosto 1995 n. 332, l'espressione usata dall'art. 291 c.p.p., richiamato dall'art. 309 quinto comma stesso codice, esclude che il P.M. abbia l'obbligo di porre a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13165 del 30 marzo 2007
«L'emissione del decreto di giudizio immediato non può in alcun modo pregiudicare la diversa e autonoma valutazione che il giudice de libertate è chiamato ad operare circa la sussistenza o no dei «gravi indizi di colpevolezza» richiesti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7676 del 28 febbraio 2012
«La mancata impugnazione sulla ritenuta responsabilità dell'imputato fa sorgere una preclusione su tale punto ma non basta a far acquistare alla relativa statuizione l'autorità di cosa giudicata quando per lo stesso capo d'imputazione penda...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4607 del 7 gennaio 1994
«In tema di concorso di persone nel reato, non può costituire concorso, salvo che l'attività addebitata al reo non si ricolleghi ad un proposito manifestato in precedenza, quella realizzata successivamente alla commissione del reato, e cioè dopo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2276 del 17 gennaio 2003
«L'art. 309, comma 5, c.p.p., nell'imporre l'obbligo della trasmissione al tribunale del riesame anche di «tutti gli elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta a indagini», si riferisce a tutti quegli atti o elementi oggettivi che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1410 del 29 aprile 1986
«Nella materia prevista dall'art. 635 cod. proc. pen. rientrano il riesame della pericolosità sociale, la revoca della misura di sicurezza, la fissazione di una diversa data iniziale e, quindi, finale del periodo minimo di una misura di sicurezza;...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 23 aprile 1993
«Il controllo del giudice del riesame non può investire, in relazione alle misure cautelari reali, la concreta fondatezza di un'accusa, ma deve limitarsi all'astratta possibilità di sussumere il fatto attribuito ad un soggetto in una determinata...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 8 maggio 1996
«Nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento di un provvedimento del tribunale del riesame da parte della Corte di cassazione, non è applicabile la disposizione di cui all'art. 309, decimo comma, c.p.p., secondo la quale l'ordinanza che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5789 del 23 dicembre 1996
«La richiesta di convalida di sequestro erroneamente rivolta dalla polizia giudiziaria a un pubblico ministero territorialmente incompetente che, senza rilevare l'errore, abbia proceduto alla convalida, non altera la competenza per territorio del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6 del 3 luglio 1996
«L'inosservanza del termine per la notifica dell'avviso dell'udienza di riesame, di cui all'ottavo comma dell'art. 309 c.p.p., integra una nullità di ordine generale a norma dell'art. 178, primo comma, lett. c), c.p.p., che si propaga, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 3 luglio 1996
«La disposizione di cui al decimo comma dell'art. 309 c.p.p., secondo la quale l'ordinanza che dispone la misura coercitiva perde immediatamente efficacia se la decisione sulla richiesta di riesame non interviene entro il termine prescritto, deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1506 del 20 maggio 1997
«In materia di riesame del decreto di sequestro (art. 257 c.p.p.), ed in relazione al procedimento di cui all'art. 324 c.p.p. (che al terzo comma prevede la trasmissione al tribunale, da parte dell'autorità giudiziaria procedente, degli atti su cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2073 del 7 luglio 1998
«In tema di sequestro probatorio di documenti, qualora questi siano stati dissequestrati, perde di interesse la richiesta di riesame proposta dal soggetto cui tali documenti erano stati sequestrati, anche se, contestualmente al decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 29 febbraio 2000
«Poiché il diritto di proporre ricorso per cassazione avverso le decisioni emesse dal tribunale in sede di appello o di riesame dei provvedimenti che dispongono misure cautelari personali spetta sia al pubblico ministero presso il predetto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 2 maggio 2000
«Qualora la richiesta di riesame sia presentata nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui si trovano le parti o davanti a un agente consolare all'estero, a norma dell'art. 582, secondo comma, c.p.p., ovvero sia proposta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32 del 5 gennaio 2016
«In tema di estorsione, integra la circostanza aggravante del c.d. metodo mafioso, prevista dall'art. 7 D.L. n. 152 del 1991, conv. nella L. n. 203 del 1991, la condotta di chi usa implicita ma inequivoca minaccia per pretendere dalla persona...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11754 del 15 maggio 2018
«Nella liquidazione del danno non patrimoniale, in difetto di diverse previsioni normative e salvo che ricorrano circostanze affatto peculiari, devono trovare applicazione i parametri tabellari elaborati presso il Tribunale di Milano...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10174 del 27 aprile 2018
«In ordine ai rapporti giuridici di durata e alle obbligazioni periodiche che eventualmente ne costituiscano il contenuto, sui quali il giudice pronuncia con accertamento su una fattispecie attuale ma con conseguenze destinate ad esplicarsi anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15573 del 29 marzo 2017
«Ai fini della configurabilità del delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la P.A., è necessaria la sussistenza di un'organizzazione strutturale, che può anche essere rudimentale e preesistente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40548 del 6 settembre 2017
«La ritenuta sussistenza della circostanza aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso, ai sensi dell'art. 7 del d.l. 13 maggio 1991, n. 152, convertito in legge 12 luglio 1991, n. 203, in relazione a taluni reati-fine di un reato associativo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15299 del 28 marzo 2017
«Il reato di sequestro di persona è assorbito in quello di maltrattamenti in famiglia previsto dall'art. 572 cod. pen. soltanto quando le condotte di arbitraria compressione della libertà di movimento della vittima non sono ulteriori ed autonome...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32 del 2 gennaio 2017
«In tema di estorsione, integra la circostanza aggravante del c.d. metodo mafioso, prevista dall'art. 7 D.L. n. 152 del 1991, conv. nella L. n. 203 del 1991, la condotta di chi usa implicita ma inequivoca minaccia per pretendere dalla persona...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21993 del 8 maggio 2017
«Lo stato di bisogno della persona offesa del delitto di usura può essere provato anche in base alla sola misura degli interessi, qualora siano di entità tale da far ragionevolmente presumere che soltanto un soggetto in quello stato possa contrarre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13780 del 31 maggio 2017
«Nel caso di sentenza di condanna al pagamento di un debito pecuniario, oltre interessi e rivalutazione, qualora l'appello del soccombente, pur investendo la pronuncia nella sua interezza, contenga specifici motivi solo sulla sussistenza del debito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2351 del 31 gennaio 2017
«In tema di giudizio d’appello, è ricorribile per cassazione, ai sensi dell’art. 111, comma 7, Cost., l’ordinanza d’inammissibilità emessa - ex art. 348 ter c.p.c. - sul presupposto della tardività delle istanze istruttorie dedotte dall'appellante,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7075 del 20 marzo 2017
«In tema di ingiunzione di pagamento europea, il termine per la proposizione del riesame, nei casi di cui all'art. 20, comma 1, del Reg. CE n. 1896 del 2006, si identifica in quelli desumibili dall'art. 650 c.p.c., quale disposizione che disciplina...»