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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4010 del 23 febbraio 2006
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, la comunicazione, di cui all'art. 25, secondo comma, della legge n. 990 del 1969 costituisce una denuntiatio litis,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7214 del 9 luglio 1999
«L'intervento nel processo da parte dell'impresa designata ai sensi dell'art.20 legge 24 dicembre 1969 n. 990 per la liquidazione del danno, o dell'impresa cessionaria, ai sensi dell'art. 1 decreto legge 26 settembre 1978 n. 576, svolto per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 159 del 16 gennaio 1990
«Il foro stabilito dalle parti dà luogo ad un'ipotesi di competenza derogata per effetto della convenzione, e non già ad una competenza inderogabile, ed anche quando sia stabilito come esclusivo, ai sensi dell'art. 29 cpv. c.p.c., non impedisce, al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6824 del 20 marzo 2010
«Il contratto di prestazione d'opera professionale concluso tra paziente e medico rientra nell'ambito della disciplina dei contratti del consumatore, anche se il contratto non sia stato concluso per iscritto e il paziente abbia scelto di avvalersi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3547 del 6 dicembre 1971
«L'elezione di domicilio presso il difensore per un determinato processo o per un determinato affare non può valere, secondo i comuni principi ermeneutici, oltre i fini e i tempi cui essa si riferisce, e in ogni caso non può valere ai fini del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27666 del 30 dicembre 2009
«In tema di foro per le cause di risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie, in relazione alla disciplina recata dall'art. 4 della L. 13 aprile 1988, n. 117 - per cui la competenza su dette controversie è del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8316 del 21 agosto 1998
«La regola posta dall'art. 33 c.p.c., a termini della quale le cause contro più persone che, a norma degli artt. 18 e 19 dovrebbero essere proposte davanti al giudice del luogo di residenza o di domicilio di una di esse, possono essere proposte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11212 del 16 dicembre 1996
«Il foro convenzionale, anche se pattuito come esclusivo, può subire deroga nel caso di connessione oggettiva, ai sensi dell'art. 33 c.p.c.; pertanto in ipotesi di cause contro più convenuti, connesse per l'oggetto o per il titolo (cumulo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9022 del 28 luglio 1992
«La parte può convenire in uno stesso processo più convenuti solo nei limiti indicati dall'art. 103 c.p.c. e purché l'eventuale deroga della competenza sia giustificata da una delle ragioni indicate dagli artt. da 31 a 36 c.p.c., tra le quali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26041 del 29 novembre 2005
«In tema di assicurazione obbligatoria della r.c.a., nel giudizio di risarcimento del danno promosso dal danneggiato con l'azione diretta contro l'assicuratore, è necessaria, ai fini dell'integrità del contraddittorio in sede di accertamento, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8093 del 3 aprile 2013
«La domanda di accertamento incidentale con efficacia di giudicato in ordine a questione pregiudiziale, ai sensi dell'art. 34 c.p.c., presuppone, ai fini del suo accoglimento, che l'istante dimostri un interesse effettivo il quale travalichi quello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2827 del 25 marzo 1999
«La norma dell'art. 36 c.p.c., laddove consente lo svolgimento del processo simultaneo sulla domanda principale e sulla domanda riconvenzionale, avanti al giudice adito con la prima, con riferimento al caso in cui la competenza su entrambe le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7131 del 28 giugno 1993
«In caso di domanda riconvenzionale proposta dal terzo chiamato in causa dal convenuto, che su di lui intende riversare gli effetti della domanda dell'attore in forza di un distinto rapporto, dipendente da un diverso titolo, la connessione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5873 del 13 aprile 2012
«Ai fini del regolamento di giurisdizione d'ufficio, l'art. 59, comma terzo, della legge n. 69 del 2009, a norma del quale il giudice davanti al quale la causa è riassunta può sollevare d'ufficio la questione di giurisdizione davanti alle Sezioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24883 del 9 ottobre 2008
«L'interpretazione dell'art. 37 c.p.c., secondo cui il difetto di giurisdizione «è rilevato, anche d'ufficio, in qualunque stato e grado del processo» deve tenere conto dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 35 del 7 gennaio 2008
«Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno il potere di pronunciarsi sulla giurisdizione anche in sede di regolamento di competenza proposto contro il provvedimento di sospensione del processo ai sensi dell'art. 295 c.p.c., essendo la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 850 del 28 gennaio 1998
«Il principio della rilevabilità d'ufficio del difetto di giurisdizione, in ogni stato e grado del processo, va coordinato con il sistema delle impugnazioni ed opera ogni qualvolta sulla giurisdizione non sia intervenuta una situazione anteriore,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14650 del 5 luglio 2011
«In tema di giurisdizione sullo straniero, la domanda risarcitoria è l'unica da prendere in considerazione, allorché - proposta l'azione di responsabilità extracontrattuale contro colui che, pur non avanzando pretese di natura reale sul bene, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 270 del 12 gennaio 1993
«Il giudice ordinario, chiamato a conoscere degli effetti di un atto amministrativo che si assume non conforme a legge, deve, ai fini della sua disapplicazione (che la L. n. 2248, allegato E del 1865 consente di dichiarare con effetti limitati al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22496 del 1 dicembre 2004
«Perchè sia configurabile un conflitto reale di giurisdizione, che può essere denunciato alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, è necessario che entrambe le decisioni in contrasto siano emesse in funzione conclusiva del giudizio in punto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 129 del 5 gennaio 2001
«In tema di prova documentale, l'idoneità di una scrittura privata alla funzione di comparazione richiede non già il dato negativo della mancanza di un formale disconoscimento nei tempi e nei modi di cui agli artt. 214 e 215 c.p.c., bensì quello...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 3044 del 8 febbraio 2013
«Spetta al giudice ordinario, ai sensi dell'art. 39 bis del d.l. 1° ottobre 2007, n. 159, aggiunto dalla legge di conversione 29 novembre 2007, n. 222, la giurisdizione in ordine alla domanda proposta dal concessionario della gestione di un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9325 del 19 aprile 2007
«La moltiplicazione delle ipotesi di giurisdizione esclusiva e la consistenza delle materie ad essa attribuite comportano che, in sede di regolamento di giurisdizione, fermo restando il criterio di riparto fondato sul binomio diritti-interessi,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9532 del 19 maggio 2004
«Il regolamento preventivo di giurisdizione è proponibile con riguardo a giudizio di merito che sia pendente, e prima che in esso sia stata emessa una sentenza, anche soltanto sulla giurisdizione; non costituisce pertanto circostanza ostativa alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 22651 del 9 settembre 2008
«Con riferimento al riparto di giurisdizione in tema di interventi pubblici a favore di privati, quali finanziamenti, sovvenzioni o, come nella specie, cessione a condizione di favore di area edificabile di insediamento produttivo condizionata alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19600 del 17 luglio 2008
«Il giudicato sulla giurisdizione (nel caso di specie nei confronti dello straniero o dello Stato estero) non può spiegare effetto in un successivo processo inerente al medesimo rapporto, ma coinvolgente effetti diversi rispetto a quelli fatti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 19601 del 17 luglio 2008
«Appartiene alla giurisdizione ordinaria l'azione di accertamento sull'esistenza di crediti nei confronti di uno Stato straniero ex art. 548 e 549 c.p.c., non assumendo rilevanza, in detta sede, la questione se il credito sia destinato ad attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6593 del 24 marzo 2006
«A norma dell'art. 38 c.p.c., nel testo introdotto dall'articolo della legge n. 353 del 1990, l'incompetenza per materia o per territorio, nei casi previsti dall'art. 28 c.p.c., non può più essere rilevata d'ufficio in ogni stato e grado del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4021 del 21 marzo 2001
«A norma dell'art. 38 c.p.c., nel testo introdotto dall'art. 4 della legge n. 353 del 1990, l'incompetenza per materia (alla pari di quella per valore e per territorio, nei casi previsti dall'art. 28 c.p.c.) deve essere eccepita dalla parte o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13055 del 24 novembre 1999
«La disposizione di cui all'art. 38 c.p.c., nel nuovo testo di cui all'art. 4 della legge n. 353 del 1990 (in vigore dal 30 aprile 1995), laddove ha introdotto una generale barriera temporale preclusiva ai fini della possibilità di rilevare tutti i...»