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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41372 del 25 settembre 2018
«In tema di immutabilità del giudice, non è ravvisabile la nullità prevista dall'art. 525, comma 2, cod. proc. pen. per il caso di non corrispondenza fra i giudici che adottano la deliberazione e quelli che hanno partecipato al dibattimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46426 del 12 ottobre 2018
«In tema di concordato con rinunzia agli altri motivi di appello, ai sensi dell'art. 599 bis, cod. proc. pen., la richiesta avanzata direttamente nel corso del dibattimento, se rigettata, non può essere riproposta dalle parti, dovendo il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 132 del 8 gennaio 2008
«Nell'accertamento della sussistenza di determinati fatti e della loro idoneità a costituire giusta causa di licenziamento, il giudice del lavoro può fondare il suo convincimento sulle dichiarazioni testimoniali assunte nel corso delle indagini...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15464 del 20 giugno 2013
«Le dichiarazioni rese dall'imputato nel dibattimento penale sono soggette al libero apprezzamento del giudice civile e non possono integrare una confessione giudiziale nel giudizio civile, atteso che questa ricorre, ai sensi dell'art. 228 c.p.c.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11791 del 24 agosto 1990
«In materia di impugnazioni, l'istanza con la quale le parti richiedono concordemente l'accoglimento, in tutto o in parte, dei motivi d'appello e indicano al giudice la pena, a norma dell'art. 599, comma secondo, nuovo c.p.p., è ammissibile anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14204 del 26 ottobre 1990
«Per la concessione dell'attenuante della riparazione del danno (art. 62 n. 6 c.p.) è necessario che il ristoro abbia luogo prima del giudizio e che sia effettivo ed integrale. Tale requisito non è adempiuto quando l'offerta o il pagamento sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16082 del 5 dicembre 1990
«In tema di risarcimento del danno, la circostanza che la parte civile abbia quantificato in sede di conclusioni il danno nella cifra simbolica di una lira, dopo avere rifiutato l'offerta non formale di maggiore importo, non può avere alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3860 del 17 marzo 1990
«Ai fini della concessione della circostanza attenuante della riparazione del danno, di cui all'art. 62, n. 6, c.p., è correttamente negato dal giudice d'appello qualsiasi valore probatorio alla esibita copia informale di un atto di transazione e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12200 del 29 novembre 1991
«Quando l'appellante, nel dibattimento di appello, concorda con il procuratore generale la misura della pena, rinunciando a tutti gli altri motivi del gravame, la richiesta e la rinuncia ai motivi non hanno effetto soltanto se il giudice decida in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12891 del 19 dicembre 1991
«La celebrazione del giudizio di applicazione della pena sull'accordo delle parti può avvenire in una qualsiasi delle fasi che si possono aprire dopo quella delle indagini preliminari, a partire cioè dall'udienza preliminare fino alla dichiarazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1937 del 22 maggio 1991
«La disposizione di cui alla seconda parte del secondo comma dell'art. 28 c.p.p., secondo la quale, allorché il conflitto insorga tra giudice dell'udienza preliminare e giudice del dibattimento, prevale la decisione dettata dalla prima parte del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5633 del 27 maggio 1991
«Nell'ambito del rito previsto dall'art. 599, quarto comma, c.p.p. — verificandosi una sorta di temporanea devoluzione alle parti del potere discrezionale di graduazione della pena — non è consentito al giudice di procedere ex officio a rettifica,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 619 del 19 marzo 1991
«Nel caso in cui a carico di un imputato pendano per gli stessi fatti due procedimenti penali, ognuno in fase diversa, dei quali il primo, instaurato nella vigenza del codice di procedura penale del 1930 e che deve proseguire secondo quel rito,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 704 del 11 aprile 1991
«La disposizione dell'art. 28 cpv. c.p.p. che prevede la prevalenza della decisione del giudice dibattimentale, in caso di contrasto insorto tra esso e il giudice dell'udienza preliminare, è applicabile in qualunque altra ipotesi di conflitto tra...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9582 del 14 settembre 1991
«In tema di applicazione dell'attenuante del risarcimento del danno, la previsione normativa dell'aver, prima del giudizio, riparato interamente il danno, implica che tale riparazione deve essere avvenuta, per intero, prima che si inizi il giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11945 del 15 dicembre 1992
«A seguito della sent. 10 ottobre 1990, n. 435 della Corte costituzionale, la corte d'appello provvede in camera di consiglio solo nei casi previsti dall'art. 599, primo comma c.p.p. Di conseguenza, non può in appello applicarsi il rito camerale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1236 del 21 luglio 1992
«È inammissibile il ricorso avverso l'ordinanza camerale — assunta ex art. 600 nuovo c.p.p. — con la quale il giudice abbia rigettato l'istanza di revoca della provvisionale proposta dall'imputato nella fase degli atti preliminari al dibattimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1523 del 14 febbraio 1992
«La semplificazione e la maggiore celerità, che caratterizza il giudizio camerale, nell'ipotesi prevista dall'art. 599 c.p.p. non consente, di superare l'esplicito contenuto delle disposizioni dettate dall'art. 601 c.p.p. che disciplina ex professo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 170 del 10 gennaio 1992
«Il procedimento di appello in camera di consiglio, disciplinato dall'art. 599, comma quarto, c.p.p., nella parte non dichiarata incostituzionale dalla sentenza n. 435 del 10 ottobre 1990 della Corte costituzionale, prevede che, ove il giudice non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 22 del 21 aprile 1992
«È ammissibile il conflitto sollevato dal giudice per le indagini preliminari rispetto al giudice del dibattimento, nel caso in cui questi abbia restituito gli atti al primo ritenendo illegittimo il rigetto della richiesta di giudizio abbreviato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9 del 4 febbraio 1992
«Il procuratore generale della Repubblica, che abbia avocato un procedimento di competenza del pretore, ha il potere, ai sensi dell'art. 72 dell'ordinamento giudiziario, come modificato dall'art. 22 del D.P.R. 22 settembre 1988, n. 449, di delegare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3937 del 3 dicembre 1993
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti, il beneficio della sospensione condizionale della pena non è oggetto di negoziazione tra le parti perché è fuori dell'area del patteggiamento. La concessione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9091 del 6 ottobre 1993
«In caso di nullità della sentenza di primo grado per totale mancanza grafica della motivazione, il giudice d'appello, in base ai poteri conferiti a lui dall'art. 604, quinto comma, c.p.p., può decidere nel merito, integrando la motivazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9942 del 4 novembre 1993
«In materia di giudizio abbreviato, poiché l'imputato, nel convenire con il pubblico ministero alla trattazione del processo allo stato degli atti, rinuncia a difendersi provando, in cambio di un più favorevole trattamento sanzionatorio, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1201 del 28 novembre 1994
«Il regime della ridotta utilizzabilità in dibattimento delle dichiarazioni rese spontaneamente dall'indagato alla polizia giudiziaria senza l'assistenza del difensore — fissato dall'art. 350, settimo comma, c.p.p. — risponde alla specifica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5033 del 2 maggio 1994
«Qualora, nel corso di una perquisizione domiciliare, venga rinvenuta dalla polizia giudiziaria sostanza stupefacente e un quantitativo di questa sia trovato su indicazione di uno degli occupanti dell'immobile, chiamato poi a rispondere del reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5363 del 15 gennaio 1994
«In tema di conflitti, il disposto di cui all'art. 28, secondo comma, seconda parte, c.p.p., secondo cui, qualora il contrasto sia tra giudice della udienza preliminare e giudice del dibattimento, prevale la decisione di quest'ultimo, non opera...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6728 del 10 giugno 1994
«Qualora venga proposta dall'imputato richiesta di applicazione della pena subordinata alla concessione della sospensione condizionale ai sensi dell'art. 444, comma 3, c.p.p., ed il pubblico ministero manifesti il proprio dissenso motivandolo non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 897 del 26 gennaio 1994
«Presupposto indefettibile per la concessione dell'attenuante del risarcimento del danno (art. 62 n. 6 c.p.) è che tale risarcimento avvenga «prima del giudizio», cioè in una fase antecedente alle formalità di apertura del dibattimento di primo grado.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2624 del 21 settembre 1995
«Il giudice per le indagini preliminari, richiesto del rinvio a giudizio, anche senza procedere all'udienza preliminare può pronunciare sentenza di non luogo a procedere ai sensi dell'art. 129 c.p.p., ma ciò mai in base ad una modifica della...»