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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6500 del 17 marzo 2009
«Il divieto di produrre documenti nuovi in appello, previsto all'ultimo comma dell'art. 345 c.p.c., non opera quando il documento, tardivamente prodotto in primo grado (nella specie, alla terza udienza) senza alcuna opposizione della controparte,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4866 del 25 ottobre 1978
«L'istanza di verificazione della scrittura privata può essere proposta nell'atto d'appello, anche se intesa a contrastare il disconoscimento della scrittura effettuato dalla controparte in primo grado. Essa non richiede formule sacramentali, onde...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20067 del 30 settembre 2011
«La nullità della sentenza di primo grado, conseguente al vizio di notificazione dell'atto di citazione (nella specie, in riassunzione e notificato alla parte, invece che al suo procuratore) non può essere prospettata in sede di comparsa...»
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Cassazione civile, sentenza n. 222 del 8 febbraio 1963
«L'impedimento alla presentazione al giudice per rispondere all'interrogatorio deferito in primo grado deve essere dimostrato in tale fase del processo, e non può essere dedotto per la prima volta in fase di appello né per contrastare le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2330 del 17 aprile 1981
«Il giudice d'appello, allorché la lite sia stata in primo grado definita in base a giuramento suppletorio, non può revocare l'ordinanza ammissiva del giuramento stesso, ma, qualora pervenga al convincimento che gli elementi probatori acquisiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3541 del 25 giugno 1979
«Il giudice d'appello, allorché la lite sia stata in primo grado definita in base a giuramento suppletorio, non può revocare l'ordinanza ammissiva del giuramento stesso, ma può procedere alla rivalutazione del materiale probatorio raccolto prima...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17760 del 3 maggio 2001
«...della sentenza di primo grado. (In applicazione di tale principio la Corte ha ritenuto inammissibile il ricorso proposto da imputato contumace nel giudizio di primo grado e che tale doglianza aveva proposto solo con l'atto di appello).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2659 del 11 febbraio 2004
«Quanto ai poteri del giudice di appello allorchè la lite sia stata definita in primo grado in base al predetto mezzo di prova, escluso che egli possa revocare l'ordinanza ammissiva del giuramento, essi si sostanziano nella (ri)valutazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7554 del 13 agosto 1996
«Il giudice d'appello, nell'esercizio del potere di riesaminare il merito della controversia, può ritenere non giustificata la revoca da parte del giudice di primo grado dell'ordinanza ammissiva del giuramento suppletorio e, di conseguenza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2246 del 14 aprile 1981
«Quando il giudizio di primo grado sia stato definito in base a giuramento suppletorio, il giudice d'appello, soltanto se investito della questione della sussistenza delle condizioni per il deferimento del giuramento ad una delle parti, è tenuto a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 241 del 11 gennaio 1980
«Non incide sulla ritualità del giuramento suppletorio deferito dal giudice di primo grado che abbia ritenuto esaurita l'istruzione probatoria, l'omesso esame di ulteriori richieste delle parti, qualora il giudice d'appello constati, sia pure a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5090 del 12 marzo 2004
«Il requisito di novità della prova, che la rende ammissibile in appello, sussiste quando venga dedotto un mezzo di prova diverso da quello espletato in prime cure, ovvero allorché, pur trattandosi dello stesso mezzo di prova già assunto in primo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9902 del 6 ottobre 1998
«In materia di responsabilità aquiliana, qualora la sentenza di primo grado contenente una statuizione di condanna venga impugnata unicamente sull'accertamento della responsabilità e sull'esistenza del danno, il giudice d'appello, se non accoglie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8957 del 18 aprile 2006
«La concessione di un termine per la formulazione delle indicazioni relative ai capitoli di prova testimoniale ed alle persone da interrogare, - costituente tanto in primo che in secondo grado una facoltà meramente discrezionale del giudice non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11789 del 13 novembre 1998
«...dello specifico mandato nella nomina del difensore effettuata dall'imputato — contumace in primo grado — con dichiarazione posta in calce all'atto di impugnazione del seguente tenore: «nomino mio difensore in sede di appello l'avv. . . .»).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1056 del 6 febbraio 1997
«...il mandato rilasciato dall'imputato al difensore anteriormente alla sentenza di primo grado, con il quale gli era stato genericamente conferito «ogni più ampio mandato per assisterlo e difenderlo in ogni fase e grado del detto procedimento»).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20652 del 25 settembre 2009
«...sulla base di ragioni diverse da quelle adottate dal giudice di primo grado o formulate dalle parti, mettendo in rilievo nella motivazione elementi di fatto risultanti dagli atti ma non considerati o non espressamente menzionati dal primo giudice.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 194 del 9 gennaio 2002
«La conseguenza è che dette nullità non possono essere fatte valere in sede di impugnazione, per cui neppure alla parte contumace è conseneito dedurre in tale sede l'inammissibilità della prova testimoniale, una volta che in primo grado la prova...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2101 del 8 marzo 1997
«...prova testimoniale erroneamente ammessa; conseguentemente la relativa eccezione può essere utilmente formulata anche dopo l'espletamento della prova vietata (nella specie con i motivi di appello, mentre l'assunzione era avvenuta in primo grado).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5149 del 19 ottobre 1985
«...verificarsi (o alla conoscenza delle nullità stesse), intendendosi per «istanza», ai fini della norma citata, anche la richiesta di un provvedimento ordinatorio di mero rinvio e la formulazione delle conclusioni avanti al giudice di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10502 del 7 maggio 2009
«Anche nell'assetto normativo processuale conseguente all'entrata in vigore della legge n. 353 del 1990 (e successive modif.), improntato oltretutto ad un sistema delle preclusioni istruttorie ancor più rigido rispetto al regime processuale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5754 del 30 ottobre 1981
«In materia di prova testimoniale, il potere del giudice di dichiarare inammissibile una prova irritualmente dedotta, in luogo di assegnare alla parte un termine perentorio per formulare od integrare le indicazioni volute dalla legge (art. 244...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40243 del 28 ottobre 2008
«...di primo grado del fatto che gli imputati dovevano rispondere del reato di omicidio colposo contestato, in quanto titolari di una posizione di garanzia, in relazione al tipo di evento verificatosi in ragione delle rispettive qualifiche).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4165 del 2 novembre 1993
«In tema di impugnazione, non assume il carattere della genericità, che produce inammissibilità rilevabile anche di ufficio in ogni stato e grado del procedimento (artt. 591, primo comma, lettera c e 581, lettera c, c.p.p.) l'atto di appello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4404 del 4 maggio 1998
«La parte rimasta contumace in primo grado non può godere, nel giudizio di appello, di diritti processuali più ampi di quelli spettanti alla parte ritualmente costituita in quel primo giudizio, e deve, conseguentemente, accettare il processo nello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3816 del 12 giugno 1981
«...non ritardare ulteriormente la decisione della causa, motivi tutti suscettibili di controllo ed apprezzamento da parte del collegio e dei giudici del merito in genere, sia di primo grado che di appello, ma non di sindacato in sede di cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2716 del 22 marzo 1994
«Il principio di unità e infrazionabilità della prova, come non preclude l'escussione in appello di testimoni ritualmente indicati in primo grado e depennati dal primo giudice con la riduzione di lista sovrabbondante, così non impedisce al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 776 del 20 gennaio 2004
«...detta chiamata ex art. 269, comma II, c.p.c., ovvero il mancato esercizio del potere di ordinare l'intervento di detto terzo a norma del precedente art. 107, vertendosi in tema di prerogative esclusive e discrezionali del giudice di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3815 del 9 giugno 1986
«In appello non è ammissibile l'intervento coatto, né a istanza di parte né iussu iudicis, ancorché sia stato sollecitato al riguardo il potere discrezionale del giudice di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5133 del 16 settembre 1981
«La valutazione dell'opportunità di ordinare l'intervento in causa del terzo a norma dell'art. 107 c.p.c. rappresenta una prerogativa esclusiva e discrezionale del giudice di primo grado, sia per i limiti temporali stabiliti, per la chiamata di un...»