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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8739 del 22 febbraio 2013
«...abbia preso parte casualmente un parlamentare, anche dopo che quest'ultimo sia stato identificato come interlocutore del soggetto intercettato, salvo che si accerti che le stesse erano finalizzate ad intercettare indirettamente il parlamentare.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30082 del 27 agosto 2002
«...una vera e propria intromissione nella sfera di segretezza e libertà delle comunicazioni costituzionalmente presidiata e si realizzerebbe indirettamente una intercettazione ambientale senza la previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5415 del 11 maggio 1995
«Il limite di durata apposto dall'art. 267, comma terzo, c.p.p., alle operazioni di intercettazione telefonica riguarda, non soltanto quelle direttamente disposte dal P.M., senza previa autorizzazione e salvo convalida, ma anche quelle autorizzate...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5062 del 13 gennaio 1998
«In tema di misure cautelari reali il sequestro probatorio è impugnabile solo con la richiesta di riesame e, indirettamente, con l'opposizione avverso il rigetto della richiesta di restituzione. La proposizione del riesame o dell'appello avverso il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1015 del 23 settembre 1994
«La dichiarazione di delinquente abituale concerne una condizione personale del reo, come tale, non vietata, nell'ambito del rito di cui all'art. 444 e seguenti c.p.p., dall'art. 445 dello stesso codice, che fa divieto al giudice di applicare pene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5467 del 9 maggio 1992
«...su nastro magnetico possono in ogni caso costituire oggetto di testimonianza diretta del teste e indiretta degli agenti di P.G. cui siano state comunicate, e che il nastro magnetico legittimamente può essere acquisito agli atti processuali).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18103 del 16 aprile 2003
«È configurabile il tentativo di favoreggiamento personale — il cui iter esecutivo è frazionabile — quando si pongono in essere atti preparatori ma l'azione diretta ad aiutare taluno ad eludere le investigazioni a sottrarsi alle ricerche della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3329 del 18 settembre 1997
«Per di più quando la chiamata in correità è frutto di diretta e personale conoscenza dei fatti oggetto dell'indagine, il livello di riscontro da attingere impone cautele valutative meno pregnanti e meno rigorose sebbene la dichiarazione provenga...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4478 del 6 dicembre 1996
«In tema di partecipazione ad associazioni di stampo mafioso, quando si tratta di associazioni chiuse, cioè strutturate in maniera che possa dirsene partecipe solo l'associato con rito prestabilito, l'acquisizione da fonte diretta dell'avvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1758 del 27 maggio 1995
«In tal caso, diventa irrilevante, al fine della esclusione della responsabilità penale personale, l'eventuale momento partecipativo di dissenso nella fase di formazione della specifica deliberazione delittuosa, poiché, una volta che la decisione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2080 del 9 settembre 1996
«...a dire per il solo fatto che il soggetto «favorito» abbia fatto parte dell'organizzazione criminosa, mentre nella seconda ipotesi occorre che l'azione realizzata sia diretta, in modo oggettivo ad agevolare l'attività posta in essere dal sodalizio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 69 del 3 marzo 1995
«... In altri termini, si deve trattare di prognosi di probabile accadimento della situazione di paventata compromissione di quelle esigenze di giustizia che la misura cautelare è diretta a salvaguardare. In particolare, per quanto riguarda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 182 del 30 marzo 1993
«... In altri termini, si deve trattare di prognosi di probabile accadimento della situazione di paventata compromissione di quelle esigenze di giustizia che la misura cautelare è diretta a salvaguardare. In particolare, per quanto riguarda...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5178 del 26 ottobre 1996
«...cui desumere il pericolo contro cui la cautelare è diretta: elementi per i quali l'obbligo di motivata indicazione nell'ordinanza cautelare è sanzionato da nullità rilevabile anche d'ufficio, ai sensi dell'art. 292, comma secondo, lett. c) c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4385 del 26 settembre 1995
«Poiché il comma 2 bis dell'art. 275 c.p.p. nella sua nuova formulazione, a seguito della L. 8 agosto 1995, n. 332, sancisce che la misura della custodia cautelare non può essere disposta ove con la sentenza possa essere concessa la sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3629 del 16 settembre 1994
«...appello, in quanto il procedimento incidentale di impugnazione straordinaria sulla persistenza delle ragioni di cautela va attivato con apposita istanza, ex art. 299 comma 3 detto codice, diretta al funzionalmente competente giudice «che procede».»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2799 del 30 ottobre 1996
«...di giustizia dello Stato, pericolo cui la misura è diretta a porre rimedio, non appena si presenti la concreta possibilità di dare attuazione al divieto di espatrio a seguito della intervenuta presenza dell'indagato nel territorio dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32894 del 3 settembre 2001
«...siano individuate proprio in relazione al lavoro svolto dal sottoposto alla misura coercitiva. (Nella specie, attività svolta presso i locali notturni e direttamente collegata al reato di lesioni personali commesso a carico di un avventore).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1824 del 20 luglio 1992
«Infatti, l'obbligo di motivare il differimento dell'interrogatorio non è funzionale all'attribuzione di una legittimazione al gravame, ma si collega esclusivamente all'esigenza di predisporre un regime di controllo «interno», al fine di verificare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4038 del 3 agosto 1995
«Quel che è indispensabile è che non solo le ipotesi di reato non esplicitamente formulate in capi di imputazione siano contenute nel contesto motivazionale del provvedimento, ma che queste risultino non inserite in maniera soltanto discorsiva,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5405 del 8 febbraio 2001
«L'associazione di tipo mafioso si distingue dalla comune associazione per delinquere, come può rilevarsi dal semplice raffronto testuale fra le due norme incriminatrici (a cominciare dalle rispettive rubriche, la prima delle quali è priva, non a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51791 del 10 marzo 1998
«In tal caso, infatti, vi è, da parte del P.M., una iniziativa diretta ad ottenere, sub specie di proroga, l'applicazione della misura cautelare di massima afflittività; onde il Gip, chiamato e legittimato a provvedere a tale richiesta, ben può,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4360 del 6 agosto 1996
«...n. 332 del 1995 è riferita alla fase delle indagini preliminari, atteso che in quella dibattimentale la difesa presenta direttamente, e non tramite il P.M., al giudice ogni dichiarazione e memoria che ritiene idonea a sostegno della propria tesi.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1876 del 2 maggio 1994
«...dichiarato inammissibile un'istanza diretta ad ottenere applicazione della continuazione, costituente riproposizione di altra precedentemente già respinta, non essendosi dedotti fatti nuovi, ma semplicemente erronea applicazione dell'istituto).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2888 del 20 maggio 1999
«...in sede di legittimità ogni censura diretta a rilevare eventuali illogicità o contraddizioni del provvedimento impugnato, sia con riferimento alla gravità dei fatti, sia con riferimento alla ritenuta sussistenza di esigenze cautelari.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 554 del 31 marzo 1992
«...eliminare esso stesso, fissando direttamente la durata della misura, il vizio costituito dalla mancata indicazione di detta durata, in violazione del disposto di cui all'art. 292 comma primo lett. d) c.p.p., nel provvedimento oggetto di riesame.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3713 del 27 marzo 1997
«...ritenersi preclusa fin dal momento in cui è stata data pubblica lettura del dispositivo e prima ancora del deposito della motivazione, discendendo direttamente il predetto effetto preclusivo dall'intervenuta decisione sulla notitia criminis .»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1146 del 8 maggio 2000
«Tanto può desumersi indirettamente dalla parallela disciplina della delega posta in essere da organo collegiale, disciplina che contempla la permanenza di quel potere decisorio in capo all'organo collegiale senza trasferirlo al componente da esso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10367 del 4 marzo 2004
«In tema di liquidazione del compenso al difensore di ufficio, la disciplina prevista a favore del professionista nominato all'imputato irreperibile, che gli consente di rivolgersi direttamente al giudice, secondo le regole dettate per il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5601 del 4 dicembre 1996
«La pronuncia di sentenza di appello che confermi la condanna di primo grado per un reato derubricato rispetto a quello contestato (nella specie lesioni aggravate in luogo di omicidio volontario) costituisce un fatto nuovo ai fini della valutazione...»