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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15720 del 11 luglio 2006
«L'opposizione a decreto ingiuntivo è devoluta dall'art. 645 c.p.c., in via funzionale e inderogabile, alla cognizione del giudice che ha emesso il decreto. Ne consegue che il giudice, qualora ritenga che la controversia introdotta con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9675 del 16 novembre 1994
«Il pretore, investito di opposizione a decreto ingiuntivo proposta con citazione, anziché con ricorso, in controversia concernente un indebito previdenziale, deve disporre la conversione del rito ai sensi dell'art. 426 c.p.c. (passaggio dal rito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8028 del 2 aprile 2009
«In tema di opposizione a decreto ingiuntivo da decidere secondo equità dinanzi al giudice di pace, qualora l'opponente, nel sollevare eccezione di compensazione, opponga un credito eccedente la competenza per valore del giudice medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 861 del 21 gennaio 2003
«L'opposizione a decreto ingiuntivo è devoluta dall'art. 645 c.p.c., in via funzionale e inderogabile, alla cognizione del giudice che ha emesso il decreto. Ne consegue che qualora tale giudice ritenga che la controversia introdotta con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5297 del 18 settembre 1980
«Nell'ipotesi di più procedimenti di opposizione avverso altrettanti decreti ingiuntivi ai fini della competenza per valore a decidere la controversia di merito, non possono sommarsi le domande proposte in processi separati riuniti per connessione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6523 del 7 maggio 2002
«Per effetto della sopravvenuta soppressione del pretore e della conseguente istituzione del giudice unico di primo grado (art. 1, D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51), alla Corte d'appello (adita in sede di gravame avverso la sentenza del tribunale di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5999 del 29 maggio 1993
«Il pretore che, in funzione di giudice del lavoro, abbia emesso decreto ingiuntivo, ove rilevi, in sede di opposizione, che la controversia è estranea al novero di quella enunciata dall'art. 409 c.p.c. ed appartenga alla competenza per valore di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11302 del 16 maggio 2007
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, il giudicante ha l'obbligo di pronunciarsi sul merito della domanda sulla base delle prove offerte dal creditore, non potendo decidere la controversia alla luce del solo materiale probatorio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19290 del 14 settembre 2007
«Con riguardo all'opposizione a decreto ingiuntivo, il fallimento del creditore opposto, nei cui confronti sia stata proposta dall'opponente domanda riconvenzionale, non comporta l'improcedibilità del giudizio di opposizione e la rimessione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8026 del 13 giugno 2000
«Il decreto ingiuntivo non opposto si configura come provvedimento giurisdizionale idoneo ad acquistare autorità ed efficacia di cosa giudicata — con esclusivo riferimento ai soggetti del relativo rapporto processuale — sia sul punto della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15853 del 15 dicembre 2000
«In tema di convalida di sfratto all'adozione del provvedimento di rilascio può pervenirsi anche quando, all'istanza di convalida, formulata in conformità al rilievo prospettato in udienza dall'intimato riguardo ad una scadenza della locazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9776 del 8 ottobre 1997
«Allorché una controversia concernente l'applicazione dell'art. 29 della legge n. 392 del 1978 venga introdotta dinanzi al pretore con il rito previsto dagli artt. 657 ss. c.p.c. e decisa con ordinanza, anziché con sentenza disponendo il mutamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4724 del 29 agosto 1984
«L'ordinanza di «convalida dello sfratto», che il pretore emetta nonostante la comparizione ed opposizione dell'intimato, rinviando la causa per il prosieguo, è da considerarsi, a prescindere dalla erronea qualificazione adottata, come ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15363 del 1 dicembre 2000
«L'ordinanza di convalida dello sfratto, che il giudice adito emette nonostante la comparizione e l'opposizione dell'intimato, rinviando la causa per il prosieguo con riserva delle eccezioni del convenuto, fissando la data per il rilascio...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2468 del 20 febbraio 2002
«Nel procedimento speciale per convalida di cui agli artt. 657 e seguenti c.p.c., prima che si determini — a seguito dell'opposizione dell'intimato — la trasformazione di esso in ordinario giudizio di cognizione, in presenza dell'espressa istanza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8595 del 1 ottobre 1996
«In sede di procedimento speciale per convalida ai sensi degli articoli 657 e segg. del c.p.c., il pretore non può, a seguito dell'opposizione dell'intimato, sospendere il processo a norma dell'art. 295 dello stesso codice in attesa dell'esito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 155 del 13 gennaio 1987
«Qualora con il procedimento sommario per convalida di licenza o di sfratto venga dedotta in giudizio una controversia relativa all'affitto di fondi rustici, la competenza funzionale attribuita alle sezioni specializzate agrarie esclude «in toto»...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11960 del 17 maggio 2010
«Si ha domanda nuova quando gli elementi dedotti nel corso del giudizio comportino il mutamento dei fatti costitutivi del diritto azionato e, quindi, della "causa petendi", modificando, attraverso l'introduzione di una pretesa diversa, per la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1841 del 19 luglio 1967
«L'ordinanza di rilascio dell'immobile locato con riserva delle eccezioni del convenuto, emessa dal pretore o dal conciliatore a norma dell'art. 699 c.p.c., non è soggetta ad alcuna impugnazione e neppure ad istanza per regolamento di competenza, a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16851 del 1 agosto 2011
«È valida, pur non essendo espressamente prevista dalla legge, la contestuale proposizione, nell'atto di ricorso al Tribunale per ottenere un provvedimento cautelare, della domanda di merito concernente una controversia di lavoro, senza che assuma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4073 del 22 giugno 1981
«È competente a pronunciare sulla richiesta di provvedimenti d'urgenza il pretore del luogo in cui l'istante teme che stia per verificarsi il fatto dannoso e non anche il giudice istruttore investito della cognizione di una causa di merito, quando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5066 del 10 ottobre 1984
«Ai fini dell'applicabilità dell'art. 670 c.p.c., legittimati a chiedere il sequestro giudiziario sono non soltanto i titolari dei diritti reali ma anche i titolari di diritti personali relativi ai beni mobili o immobili, poiché la controversia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 543 del 27 gennaio 1986
«Quando nel corso del procedimento di convalida del sequestro giudiziario venga meno la controversia sulla proprietà o sul possesso, e sorga contemporaneamente un diritto di credito col pericolo di perdere la garanzia di esso verso la medesima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28673 del 27 dicembre 2013
«L'ordinanza che ha autorizzato la misura cautelare del sequestro giudiziario (nella specie, a seguito di reclamo) senza provvedere sulle spese di lite non è impugnabile con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. in quanto priva di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6813 del 21 luglio 1994
«Ai fini della concessione del sequestro giudiziario, si ha controversia sulla proprietà anche quando debba decidersi sul diritto di conseguire la proprietà, come nell'azione per l'esecuzione in forma specifica di un contratto preliminare di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12595 del 23 novembre 1991
«Poiché la finalità del sequestro giudiziario ai sensi dell'art. 670 n. 1 c.p.c. è quella di assicurare l'utilità pratica di un futuro provvedimento decisorio e la fruttuosità della sua esecuzione coattiva mediante la consegna o il rilascio forzati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3923 del 11 settembre 1989
«In caso di azione diretta ad ottenere la dichiarazione di nullità di una disposizione testamentaria, il cui accoglimento comporti la condanna del detentore alla restituzione dell'immobile oggetto della disposizione medesima, vi è controversia sul...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 106 del 17 gennaio 1985
«Non è ammissibile il sequestro giudiziario di cambiali che, a seguito di una serie continua di girate, siano in possesso di persona diversa dal contraente diretto di chi richiede il sequestro, in quanto, ai sensi dell'art. 1994 c.c. il terzo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2213 del 29 ottobre 1970
«Il sequestro giudiziario, di cui all'art. 670 n. 2 c.p.c. è strumentalmente preordinato ad assicurare elementi di prova da utilizzare nel giudizio di merito. Esso, pertanto, è provvisorio, non soltanto nel senso che è temporaneo, ma soprattutto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9380 del 7 agosto 1992
«Il compromesso per arbitrato estero, che valga a sottrarre al giudice italiano una determinata controversia, implica, in mancanza di una diversa norma di legge o convenzione internazionale, il difetto di giurisdizione di detto giudice anche sul...»