-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4939 del 10 ottobre 1985
«L'inosservanza del termine perentorio, non superiore a trenta giorni, stabilito dal giudice ai sensi del secondo comma dell'art. 428 c.p.c., per la riassunzione della causa in caso di dichiarazione d'incompetenza, comporta l'estinzione del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22746 del 3 dicembre 2004
«In tema di ricorso in appello nel processo del lavoro, il richiamo contenuto nell'art. 434 c.p.c. alle indicazioni contenute nell'art. 414 dello stesso codice non ne equipara totalmente la disciplina al ricorso introduttivo, in quanto la «ratio»...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23625 del 22 novembre 2010
«Nelle controversie di lavoro il difetto di trascrizione della procura al difensore nella copia notificata di un ricorso in appello, è privo di rilevanza quando la prova del tempestivo conferimento della procura può desumersi dall'originale del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4545 del 25 febbraio 2009
«Nel rito del lavoro, l'illeggibilità della data dell'udienza di discussione nel decreto di fissazione, emanato dal giudice d'appello ai sensi dell'art. 435 cod. proc. civ., non integra un'ipotesi di nullità del ricorso ove il convenuto possa, con...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14928 del 18 ottobre 2002
«Nel rito del lavoro, la norma relativa al decreto presidenziale di fissazione dell'udienza di discussione del giudizio d'appello non prescrive che l'atto debba contenere l'avvertimento al convenuto, previsto per il procedimento innanzi al...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3373 del 11 aprile 1996
«Nel procedimento d'appello in materia di lavoro o di previdenza e assistenza obbligatorie, i vizi della vocatio in ius consistenti nell'omissione o nella nullità della notificazione del ricorso, ovvero (come nella specie) nella nullità dipendente...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10373 del 26 ottobre 1990
«La nullità derivante dall'omessa notifica del ricorso d'appello (e del pedissequo decreto presidenziale) può essere sanata con effetto ex tunc (cioè con effetto idoneo ad impedire il passaggio in giudicato della sentenza appellata) nel solo caso...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11963 del 18 novembre 1995
«La notificazione è semplicemente nulla e non giuridicamente inesistente quando sia fatta nei confronti del destinatario mediante consegna in luogo diverso da quello stabilito dalla legge, ma che abbia tuttavia qualche nesso o riferimento con il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25281 del 1 dicembre 2009
«Nel rito del lavoro (applicabile in materia di locazioni ai sensi dell'art. 447 bis c.p.c.), il convenuto, rimasto contumace nel giudizio di primo grado, ben può nell'atto di appello contestare la fondatezza della domanda, nel rispetto delle...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7263 del 5 agosto 1994
«Nelle controversie relative al pagamento di contributi previdenziali, promosse dall'Inps nei confronti di enti pubblici non economici, l'esistenza del rapporto di lavoro (subordinato), costituente il presupposto del rapporto previdenziale, può...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4995 del 1 marzo 2011
«In tema di controversie in materia di previdenza e assistenza obbligatoria, il diritto ad ottenere l'assegno di inabilità ex art. 13 della legge n. 118 del 1971 presuppone, quale requisito, la residenza in Italia dell'interessato, la cui verifica,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1941 del 19 febbraio 2000
«L'art. 444, comma primo c.p.c. (secondo cui, nel testo modificato dall'art. 86, lett. A D.L.vo n. 51 del 1998, «le controversie in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie indicate nell'art. 442 sono di competenza del tribunale, in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4541 del 16 maggio 1996
«Le controversie relative al diritto dei lavoratori, passati, in conseguenza della riforma sanitaria, dagli enti mutualistici soppressi alle Unità sanitarie locali, di ottenere, in occasione della conversione della indennità di fine rapporto...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11671 del 5 dicembre 1990
«La disposizione dell'art. 444, terzo comma, c.p.c. — che, per le controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatoria, relative agli obblighi dei datori di lavoro ed all'applicazione delle sanzioni civili per l'inadempimento di tali...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18661 del 6 agosto 2013
«Proposta, ai sensi dell'art. 79 della legge 27 luglio 1978, n. 392, la domanda di ripetizione di indebito in relazione a canoni di locazione pagati in misura superiore a quella legale, il giudice, anche se richiesto da parte attrice, ma in assenza...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6228 del 27 novembre 1979
«L'indicazione di un termine per l'adempimento non è un elemento strutturale necessario dell'obbligazione, come si evince dagli artt. 1183, 1331, 1817 c.c. Conseguentemente, l'atto ricevuto da un notaio, o da altro pubblico ufficiale autorizzato...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7784 del 18 giugno 2001
«In forza del principio secondo il quale l'esecuzione forzata deve essere normalmente preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva e del precetto (art. 479 c.p.c.), il chiamato in garanzia, nei confronti del quale sia stata accolta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 193 del 10 gennaio 2003
«In materia di esecuzione forzata, la nullità della notificazione del precetto eseguita ai sensi dell'art. 143 c.p.c. in difetto dei relativi presupposti risulta sanata, in applicazione del principio del conseguimento dello scopo all'atto, dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10179 del 14 ottobre 1998
«Per il disposto degli artt. 512, 541 e 542 c.p.c. la distribuzione del ricavato della vendita forzata deve avvenire con l'accordo di tutti i creditori concorrenti, oppure in contraddittorio tra questi ed il debitore escusso, per cui in caso di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3127 del 21 maggio 1984
«Il custode dei beni oggetto di sequestro giudiziario può stare in giudizio come attore o convenuto nelle controversie concernenti l'amministrazione dei beni, ma non in quelle che attengono alla proprietà od altro diritto reale degli stessi....»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3969 del 27 novembre 1975
«L'obbligazione di rendiconto è un'obbligazione di fare, il cui valore può sempre valutarsi pecuniariamente, perché riconducibile, in definitiva, ad una somma di danaro. Pertanto, le controversie aventi ad oggetto l'obbligo di rendere il conto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3315 del 18 novembre 1971
«Nelle cause di rendiconto, in mancanza di indicazione o dichiarazione di valore da parte dell'attore, la competenza si presume del giudice adito, ove il convenuto non contesti il valore presunto. Nel caso di contestazione il giudice può ricavare...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3087 del 13 febbraio 2007
«Qualora sia stato disposto il rilascio dell'immobile detenuto dal convenuto, il titolo può essere eseguito dall'attore anche nei confronti del terzo occupante abusivo, il quale potrà fare valere eventualmente le proprie ragioni ai sensi dell'art....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14554 del 9 novembre 2000
«Il giudizio conseguente all'opposizione all'esecuzione è un vero e proprio giudizio di cognizione, nel quale, non ostandovi i limiti stabiliti dalla legge, è consentito al creditore procedente (che ha veste sostanziale e processuale di convenuto)...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 577 del 13 gennaio 2005
«Il locatore il quale abbia ottenuto sentenza di determinazione d'equo canone legittimamente può sulla base della medesima chiedere ingiunzione di pagamento della differenza tra tale canone e quello convenuto o pagato, rimanendo riservata alla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16332 del 20 novembre 2002
«La riduzione dei termini di comparizione alla metà, prevista dall'art. 645, secondo comma, c.p.c. per il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, ha carattere facoltativo, in quanto l'opponente può, anziché valersi di tale disposizione,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10920 del 4 novembre 1993
«L'opposizione ad ingiunzione doganale prevista dall'art. 82 del D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 instaura un ordinario processo di cognizione e ad esso sono, quindi, applicabili, in mancanza di diversa e specifica disposizione normativa, le...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8697 del 24 agosto 1990
«Nel procedimento di opposizione al decreto di liquidazione del compenso al consulente tecnico, a norma degli artt. 11 della L. 8 luglio 1980, n. 319 e 29 della L. 13 giugno 1942, n. 794, la mancata osservanza del termine minimo di comparizione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6017 del 16 aprile 2003
«In tema di procedimento d'ingiunzione, la nullità della citazione in opposizione derivante dalla mancata indicazione, nella copia notificata dell'atto, della data dell'udienza di comparizione comporta, ex art. 159 c.p.c., la nullità dell'intero...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 845 del 7 febbraio 1990
«Nel rito del lavoro — al quale è applicabile, con i necessari adattamenti, il regime ordinario di sanatoria delle nullità formali afferenti all'atto introduttivo del giudizio e alla sua notificazione — l'omissione della notificazione del ricorso...»