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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1104 del 14 febbraio 1984
«A norma dell'art. 111 c.p.c. — che concerne non la capacità di agire applicata al processo (legittimatio ad processum), bensì la titolarità attiva e passiva dell'azione (legittimatio ad causam) — l'alienazione del diritto controverso per atto tra...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1230 del 21 febbraio 1984
«La morte o la perdita della capacità della parte costituita, che sopravvengano nel corso di un grado di merito del processo, prima della chiusura della discussione, sono regolamentate esclusivamente dalle disposizioni dell'art. 300 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1279 del 23 febbraio 1984
«Anche nel rito processuale del lavoro sono ammissibili sentenze non definitive per risolvere questioni pregiudiziali di merito, atteso che la decisione parziale, oltre a non pregiudicare i diritti delle parti e a non comportare alcuna nullità, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1316 del 24 febbraio 1984
«In tema di revocazione per ritrovamento, dopo la sentenza, di documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore (art. 395 n. 3 c.p.c.), l'indicazione nell'atto di citazione della data di recupero dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1581 del 7 marzo 1984
«La rinuncia agli atti del giudizio è valida ed efficace anche se compiuta mediante atto scritto extraprocessuale, e la parte che ne contesti infondatamente l'operatività, rendendo quindi necessaria la prosecuzione e definizione del processo con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1661 del 10 marzo 1984
«La completa transazione della controversia mediante processo verbale di conciliazione in sede sindacale, reso esecutivo dal pretore, determina, ove intervenuta dopo la proposizione del ricorso per cassazione, il venir meno dell'interesse delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1910 del 22 marzo 1984
«In armonia con il principio costituzionale del diritto alla difesa, come l'improponibilità di nuove eccezioni nel giudizio di appello, disposta dall'art. 437, secondo comma, c.p.c., va intesa come limitata alle eccezioni proponibili (e tuttavia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2109 del 30 marzo 1984
«Poiché il giudicato si forma sull'attribuzione del bene della vita (petitum) e sulla ragione giuridica della stessa (causa petendi), ma non anche su circostanze, di fatto o di diritto, che, sebbene oggetto di accertamento da parte del giudice ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2199 del 5 aprile 1984
«L'art. 320 c.c. richiede l'autorizzazione del giudice tutelare nei confronti del genitore solo per «promuovere» giudizi, nell'interesse del minore, relativi ad atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, vale a dire per la proposizione iniziale di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2329 del 11 aprile 1984
«Il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, proposto in relazione a procedimento instaurato per l'adozione di provvedimenti d'urgenza a norma dell'art. 700 c.p.c., deve essere dichiarato inammissibile in conseguenza della sopravvenuta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2456 del 16 aprile 1984
«Nel giudizio di rinvio, che è giudizio a cognizione limitata il cui thema decidendum è insuperabilmente fissato, sia sul piano oggettivo che su quello soggettivo, dalla sentenza di cassazione che lo dispone, non è consentito l'intervento di terzi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2581 del 19 aprile 1984
«Con riguardo al ricorso per cassazione, proposto da una persona fisica in qualità di rappresentante di una società, qualora detta persona fisica sia la stessa che è stata in giudizio nelle pregresse fasi di merito in nome e per conto della società...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 280 del 13 gennaio 1984
«Nel procedimento possessorio, la sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale, di cui alla L. n. 742 del 1969, si applica soltanto alla fase sommaria, caratterizzata dall'urgenza, e non anche alla successiva fase di merito, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2992 del 16 maggio 1984
«Il ricorso per cassazione deve consentire di per sé, in modo autonomo e senza sussidio di diversa fonte, la immediata, pronta e compiuta identificazione delle questioni da risolvere, e perciò deve contenere, a pena di inammissibilità, non soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3549 del 13 giugno 1984
«Ai sensi dell'art. 394, terzo comma, c.p.c., il giudizio di rinvio è ad istruzione «chiusa», con divieto per le parti di prendere conclusioni diverse e svolgere attività assertiva e probatoria (eccettuato il giuramento decisorio) diversa da quella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3808 del 28 giugno 1984
«Nel giudizio soggetto al rito del lavoro, la decadenza del convenuto, ai sensi del secondo comma dell'art. 416 c.p.c., dal diritto di proporre eccezioni processuali e di merito che (come quella di prescrizione) non siano rilevabili d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3954 del 5 luglio 1984
«Con riguardo al ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, l'omessa produzione dell'atto introduttivo del giudizio, in relazione al quale viene sollevata la questione di giurisdizione, e la mancanza di una diversa acquisizione dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4094 del 12 luglio 1984
«L'efficacia probatoria di una scrittura privata è condizionata al fatto che la sottoscrizione sia stata autenticata da un notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato o che sia giudizialmente riconosciuta come proveniente da colui contro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4353 del 25 luglio 1984
«Ai fini dell'ammissibilità dell'impugnazione per revocazione ai sensi dell'art. 395 n. 3 c.p.c. è necessario che la impossibilità di produrre in giudizio il documento — che va riportata al fatto che esso era in precedenza sconosciuto o che era...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4767 del 5 settembre 1984
«Gli scritti provenienti da terzi, pur avendo solo valore indiziario, possono fornire argomento di convincimento ed essere utilizzati a fondamento della decisione quando la loro credibilità ed attendibilità risulti confortata dal difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5123 del 13 ottobre 1984
«Nel rito del lavoro, al convenuto, che, ritualmente evocato in giudizio, sia rimasto contumace, non deve essere notificato o comunicato il provvedimento che rinvii ad altra data l'udienza di discussione, tenuto conto che anche in tale rito, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5291 del 19 ottobre 1984
«Seppure la morte o la perdita della capacità di stare in giudizio della parte costituita, verificatasi nel corso del giudizio e prima della chiusura della discussione, hanno rilevanza processuale soltanto ove dichiarate in udienza o notificate...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 552 del 23 gennaio 1984
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro – e, quindi, anche in quelle in materia di locazione di immobili ai sensi dell'art. 46 della legge n. 392 del 1978 – la questione di competenza del giudice adito deve trovare, a norma dell'art. 420...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5720 del 13 novembre 1984
«Tra coeredi, la resa dei conti, oltre che operazione inserita nel procedimento divisorio e quindi strumentalizzata al fine di calcolare nella ripartizione dei frutti le eventuali eccedenze attive o passive della gestione e di definire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5774 del 15 novembre 1984
«Il principio secondo cui la costituzione in giudizio della parte intimata, implicando il raggiungimento dello scopo della notificazione, ne sana i vizi, riguarda anche l'ipotesi della incompetenza funzionale di colui che l'ha compiuta e,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6585 del 15 dicembre 1984
«La norma dell'art. 83 c.p.c. la quale enumera gli atti sui quali nel giudizio di merito può essere rilasciata la procura speciale, pur non distinguendo gli atti provenienti dalla stessa parte che conferisce il mandato da quelli provenienti dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 688 del 28 gennaio 1984
«La corte d'appello, davanti alla quale sia stata proposta querela di falso, è tenuta ex art. 355 c.p.c. a compiere una indagine preliminare volta ad accertare l'esistenza o meno dei presupposti, che giustificano l'introduzione del giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 739 del 31 gennaio 1984
«In relazione al principio dispositivo per cui le parti hanno il potere di disporre dell'ordine logico delle questioni proposte in giudizio, tranne che non si tratti di questioni rilevabili d'ufficio, il giudice è tenuto ad esaminare le questioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 80 del 6 gennaio 1984
«Qualora l'imputato, in relazione al medesimo accadimento, dei delitti di lesioni colpose in danno di alcuni soggetti e di omicidio colposo in danno di altri (in concorso formale tra loro) — prosciolto dal reato di lesioni per amnistia e condannato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 883 del 6 febbraio 1984
«La cessazione della materia del contendere nel giudizio di merito, in pendenza del quale è stato proposto il regolamento preventivo di giurisdizione, implica l'inammissibilità del regolamento medesimo, difettando l'interesse ad una pronuncia sulla...»