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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4199 del 6 maggio 1996
«Ove nello stesso giudizio siano proposte più domande, una soggetta alla sospensione dei termini nel periodo feriale (a norma dell'art. 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742) ed altra non soggetta a tale termine (a norma dell'art. 3 della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4610 del 18 maggio 1996
«Con riguardo all'ipotesi di revocazione di cui al n. 3 dell'art. 395 c.p.c. — che presuppone che il documento decisivo, non potuto produrre in giudizio, sia preesistente alla decisione impugnata — al fine di verificare la rilevanza del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4615 del 18 maggio 1996
«Il contumace nel giudizio di primo grado, nei confronti del quale sia stata dichiarata tacitamente riconosciuta una scrittura privata (perché la produzione in giudizio di questa era indicata in un atto notificato al contumace stesso, tenuto conto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4676 del 21 maggio 1996
«Ai fini dell'impugnabilità con istanza di regolamento necessario o facoltativo di competenza, per «decisione di merito» s'intende non soltanto una pronuncia sul rapporto sostanziale dedotto in giudizio, in contrapposizione ad una pronuncia sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 476 del 23 gennaio 1996
«L'errore nella percezione del significato (letterale e logico) di una deposizione testimoniale non attiene alla interpretazione e valutazione della prova e non dà luogo, quindi, al vizio di omessa o contraddittoria motivazione della sentenza, ma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4844 del 25 maggio 1996
«Poiché l'art. 295 c.p.c., la cui ratio è quella di evitare il rischio di un conflitto tra giudicati, fa esclusivo riferimento all'ipotesi in cui fra due cause pendenti davanti allo stesso giudice o a due giudici diversi esista un nesso di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4958 del 29 maggio 1996
«Il giudicato interno relativo ad una statuizione della sentenza di primo grado non impugnata dalla parte da essa pregiudicata, limitatasi a proporre appello, in via principale, avverso altro capo della sentenza predetta, è rilevabile d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5229 del 5 giugno 1996
«La pronunzia che, decidendo negativamente sulla competenza, risolva ulteriori questioni, di natura sostanziale o processuale, solo in via incidentale e funzionale rispetto alla statuizione adottata, non costituisce decisione di merito preclusiva...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5443 del 13 giugno 1996
«La sentenza che accoglie la domanda revocatoria fallimentare ha natura costitutiva, in quanto modifica ex post una situazione giuridica preesistente, sia privando di effetti, nei confronti della massa fallimentare, atti che avevano già conseguito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 548 del 25 gennaio 1996
«Qualora la parte sia rappresentata in giudizio da due procuratori, con autonomi poteri, uno soltanto dei quali eserciti il proprio ufficio nella circoscrizione del tribunale al quale è assegnato, ovvero abbia eletto domicilio nel luogo ove ha sede...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5529 del 17 giugno 1996
«Nell'ipotesi in cui la sentenza impugnata abbia, sia pure implicitamente, risolto in senso sfavorevole alla parte vittoriosa una questione preliminare o pregiudiziale, il ricorso per cassazione dell'avversario impone a detta parte che intenda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5711 del 20 giugno 1996
«Non sussiste nullità dell'atto introduttivo del giudizio quando la sottoscrizione del procuratore risulta apposta soltanto sotto la certificazione dell'autenticità della firma della parte conferente la procura redatta in calce o a margine...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6260 del 9 luglio 1996
«Poiché nei procedimenti in materia di lavoro, in caso di contrasto tra dispositivo letto in udienza e motivazione, il dispositivo – immodificabile – viene ad essere privo della necessaria motivazione, la sentenza va annullata anche di ufficio da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6367 del 13 luglio 1996
«La erronea affermazione dell'esistenza di un fatto la cui realtà, invece, debba ritenersi positivamente esclusa in base al tenore degli atti o documenti di causa può costituire motivo di revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395, n. 4,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6456 del 17 luglio 1996
«L'art. 276, comma quinto, c.p.c., il quale prevede che la motivazione della sentenza è stesa dal relatore, a meno che il presidente non creda di stenderla egli stesso o affidarla all'altro giudice, pone una presunzione – ribadita dall'art. 119,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 66 del 8 gennaio 1996
«In sede di rinvio, il divieto di nuove conclusioni implica che la parte non possa proporre domande o eccezioni nuove, o dedurre nuove prove, tale proposizione o deduzione esigendo necessariamente nuove conclusioni, ma non esclude la possibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7815 del 24 agosto 1996
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro non è causa di nullità la lettura del dispositivo della sentenza (sia d'appello che di primo grado) in udienza successiva a quella in cui si è svolta la discussione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7933 del 29 agosto 1996
«In caso di corresponsione da parte del fondo di garanzia gestito dall'Inps, ai lavoratori già dipendenti di società fallita, del trattamento di fine rapporto, ai sensi dell'art. 2 della legge 29 maggio 1982, n. 297, la surrogazione di diritto del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8468 del 25 settembre 1996
«Il vizio di omessa pronuncia, in quanto incidente sulla sentenza pronunciata dal giudice del gravame, è deducibile con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 360 n. 4 c.p.c. e, risolvendosi nella violazione del principio di corrispondenza tra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8501 del 26 settembre 1996
«Il principio per cui, in caso di mancata riunione di distinte impugnazioni contro la stessa sentenza, la decisione sulla prima impugnazione rende improcedibile la seconda, trova applicazione con esclusivo riguardo alle impugnazioni pienamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 881 del 1 febbraio 1996
«L'inammissibilità del ricorso principale determina l'inammissibilità del ricorso incidentale proposto tardivamente, cioè oltre il termine (breve o annuale) d'impugnazione della sentenza, avendo esso assunto (in conseguenza dell'inammissibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8838 del 9 ottobre 1996
«Il divieto di prova testimoniale conseguente alla previsione, per un tipo di contratti, della forma scritta ad probationem determina l'inammissibilità della prova testimoniale che abbia ad oggetto, implicitamente od esplicitamente, l'esistenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8856 del 10 ottobre 1996
«Non costituisce motivo di improcedibilità del ricorso per cassazione la mancata indicazione nello stesso della produzione della copia autentica della sentenza impugnata — che, a norma dell'art. 369 c.p.c., deve essere depositata congiuntamente al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9647 del 6 novembre 1996
«La facoltà del debitore solidale di avvalersi della sentenza favorevole intervenuta fra il creditore ed altro coobbligato, concerne l'ipotesi in cui sul rapporto obbligatorio solidale sia stata pronunciata una sola sentenza i cui effetti possono...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9801 del 9 novembre 1996
«Nel giudizio di cassazione, il requisito della produzione da parte del ricorrente di copia autentica della sentenza (o altra decisione) impugnata, previsto a pena di improcedibilità dall'art. 369, secondo comma, n. 2, c.p.c., può ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1 del 2 gennaio 1997
«La norma di cui all'art. 742 c.c. che dispensa dalla collazione le liberalità e le spese in essa previste non pone un principio inderogabile che non possa essere superato dalla volontà contraria del testatore, dovendosi riconoscere a questi la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10019 del 14 ottobre 1997
«È viziata da difetto di motivazione la sentenza di merito che, nel riconoscere il diritto alla rivalutazione di somme liquidate a titolo risarcitorio, applichi un determinato coefficiente ricavato dagli indici Istat senza fornire ulteriori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10261 del 20 ottobre 1997
«Il controllo di legittimità devoluto alla Corte di cassazione trova i suoi invalicabili limiti (al di là delle ipotesi di questioni rilevabili ex officio) nell'oggetto e nel contenuto dei motivi di ricorso (e non di eventuali, ulteriori — e,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1049 del 4 febbraio 1997
«Nel giudizio per cassazione, sono necessari per l'ammissibilità del controricorso gli elementi indispensabili per la sua identificazione (l'indirizzo alla Corte, l'indicazione delle parti e della sentenza impugnata) e per la validità della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10567 del 27 ottobre 1997
«In caso di transazione intervenuta nel corso del giudizio di legittimità, va rilevata la cessazione della materia del contendere, la quale non comporta una decisione nel merito della causa e il relativo accertamento di fatto, ma l'inammissibilità...»