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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5271 del 21 aprile 2000
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli o dei natanti, e nell'ipotesi di assoggettamento dell'impresa assicuratrice a liquidazione coatta amministrativa nelle more del giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5090 del 27 febbraio 2008
«Con riferimento alle domande proposte da una società italiana nei confronti di una banca italiana, di una società algerina e di una banca algerina, trattandosi di un'ipotesi di cumulo soggettivo di domande, proposte dallo stesso attore nei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6635 del 30 marzo 2005
«Il difetto assoluto di giurisdizione è ravvisabile solo quando manchi nell'ordinamento una norma di diritto astrattamente idonea a tutelare l'interesse dedotto in giudizio, sì che non possa individuarsi alcun giudice titolare del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 129 del 5 gennaio 2001
«In tema di prova documentale, l'idoneità di una scrittura privata alla funzione di comparazione richiede non già il dato negativo della mancanza di un formale disconoscimento nei tempi e nei modi di cui agli artt. 214 e 215 c.p.c., bensì quello...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11934 del 25 novembre 1998
«La controversia instaurata dal privato nei confronti della P.A. avente ad oggetto il preteso inadempimento di una convenzione negoziale diversa dalla cessione gratuita del bene, ed estranea ad eventuali concessioni edilizie ad esso relative,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1252 del 5 dicembre 2000
«Le controversie che hanno ad oggetto prestazioni previdenziali integrative che gli enti pubblici non economici corrispondono al proprio personale a mezzo di apposito fondo sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10370 del 19 ottobre 1998
«Il conferimento, da parte di un ente pubblico, di un incarico ad un professionista non inserito nella struttura organica dell'ente medesimo (e che mantenga, pertanto, la propria autonomia organizzativa e l'iscrizione al relativo albo) costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4908 del 8 marzo 2006
«Nelle controversie che hanno ad oggetto la tutela del diritto alla salute, garantito dall'art. 32 Cost., la p.a. è priva di alcun potere di affievolimento della relativa posizione soggettiva, sicché la domanda di risarcimento del danno proposta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4725 del 28 maggio 1997
«Ai sensi dell'art. 140 R.D. n. 1775 del 1933, le domande volte a conseguire la condanna della pubblica amministrazione al risarcimento dei danni — anche se fatte valere in forza della generale previsione dell'art. 2043 c.c. — sono devolute alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7352 del 11 agosto 1994
«Quando due cause si presentano a tesi e richieste contrapposte, sicché l'accoglimento totale delle domande proposte da chi si è fatto attore in una causa sia incompatibile, sul piano logico-giuridico, con la condanna totale del medesimo nell'altra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4749 del 9 marzo 2004
«Qualora il giudice declini la propria competenza per valore, indicando il giudice competente ed operi al contempo una diversa qualificazione della domanda, il provvedimento emesso ha natura sostanziale di sentenza, e se la parte si limita a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19892 del 13 ottobre 2005
«L'elencazione delle controversie per le quali è stabilito che il tribunale giudica in composizione collegiale, quale contenuta sia nell'art. 48, secondo comma, del r.d. n. 12 del 1941, nel testo modificato dall'art. 88 della legge n. 353 del 1990,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5030 del 5 marzo 2007
«Non costituisce causa di nullità il compimento, da parte di un componente del collegio giudicante, di atti istruttori in un diverso grado del giudizio, costituendo semmai tale circostanza elemento di valutazione ai fini della astensione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 70 del 4 gennaio 2001
«In tema di principi costituzionali d'imparzialità e d'indipendenza del giudice (artt. 25 e 101 Cost.), i motivi d'incompatibilità rilevano, sul piano dei rimedi processuali, come motivi di ricusazione, senza incidere sulla validità del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1952 del 11 marzo 1996
«La disciplina dettata dal combinato disposto degli artt. 11 della legge n. 319 del 1980 e 29 della legge n. 794 del 1942 — in tema di liquidazione del compenso spettante a periti, consulenti tecnici, interpreti e traduttori nominati dall'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7465 del 20 aprile 2004
«Avverso il provvedimento di liquidazione del compenso in favore del custode giudiziario emesso in data successiva all'entrata in vigore del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9548 del 12 giugno 2012
«L'art. 122 del codice della proprietà intellettuale (d.l.vo 10 febbraio 2005, n. 30) prevede che "in deroga all'art. 70 c.p.c. l'intervento in causa del P.M. non è obbligatorio" nelle cause che vertono sulla decadenza o nullità di un titolo di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11431 del 12 maggio 2010
«È configurabile l'illecito disciplinare previsto dall'art. 2, comma 1, lett. c), d.l.vo 23 febbraio 2006 n. 109 (consapevole inosservanza del dovere di astensione nei casi previsti dalla legge) pure a carico del magistrato del P.M., benché per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13507 del 16 settembre 2002
«È ravvisabile un conflitto d'interessi tra chi è incapace di stare in giudizio personalmente ed il suo rappresentante legale (nella specie, figlio minore e rispettivi genitori), ogni volta che l'incompatibilità delle rispettive posizioni è anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10643 del 29 ottobre 1997
«Le vicende della «procura alle liti» sono disciplinate, dall'art. 85 c.p.c., in guisa diversa dalla disciplina della procura al compimento di atti di diritto sostanziale, perché, mentre nella disciplina sostanziale è previsto che chi ha conferito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1732 del 7 febbraio 2001
«Nel giudizio avente ad oggetto il riconoscimento dell'efficacia del lodo straniero, l'accertamento della portata della clausola compromissoria, istituzionalmente devoluto alla cognizione del giudice dell'opposizione, compete anche alla Corte di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12544 del 22 maggio 2013
«Nell'ordinamento processuale vige il principio secondo cui innanzi al giudice adito con un mezzo di impugnazione si osservano le norme stabilite per il procedimento davanti allo stesso, in quanto non derogate dalla specifica disciplina del mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6517 del 24 aprile 2003
«Operando nell'ordinamento processuale il principio secondo cui davanti al giudice adito con un mezzo di impugnazione si osservano le norme stabilite per il procedimento davanti allo stesso, in quanto non derogate dalla specifica disciplina del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6403 del 15 luglio 1996
«Ai fini dell'applicazione, ai giudizi arbitrali, dell'art. 819 bis c.p.c. (introdotto dall'art. 11 della legge 5 gennaio 1994, n. 25) - in base al quale la competenza degli arbitri non è esclusa dalla connessione tra la controversia ad essi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12208 del 13 novembre 1992
«In sede di impugnazione del lodo ex art. 828 c.p.c., la parte, che nel corso del procedimento arbitrale abbia rinunciato all'eccezione di incompetenza degli arbitri, prima formulata sotto il profilo che le questioni dedotte dall'altra parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17192 del 28 agosto 2004
«In tema di ricusazione dell'arbitro, la formula contenuta nell'art. 51, numero 2, c.p.c., che prevede tra le cause di astensione obbligatoria la situazione di convivenza o di abituale commensalità con una delle parti o con taluno dei difensori,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 869 del 26 gennaio 2000
«Qualora a dirigere le operazioni di divisione sia stato delegato, ai sensi dell'art. 790 c.p.c., un notaio, l'attività da questo svolta ha natura amministrativa, onde non trovano applicazione i principi che disciplinano le notifiche e le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1910 del 10 giugno 1958
«Per poter delegare ad un notaio la direzione delle operazioni materiali e tecniche della divisione, senza, peraltro, attribuirgli poteri decisori sulle questioni che eventualmente possono insorgere nel corso delle operazioni, non è richiesto il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 636 del 10 aprile 1965
«La pronuncia di revoca dell'interdizione è basata sul presupposto del passaggio in giudicato della sentenza di interdizione e del venir meno, dopo che la stessa è divenuta definitiva, della causa che l'aveva determinata.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 789 del 9 marzo 1976
«Nel procedimento di interdizione od inabilitazione, la mancata notificazione del ricorso per cassazione al tutore od al curatore provvisorio dell'interdicendo o dell'inabilitando non è causa d'inammissibilità del ricorso medesimo. In detti...»