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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12126 del 19 agosto 2003
«Ne consegue che, nel caso in cui il giudice di primo grado erroneamente dichiari interrotto il processo per la successione intervenuta nel corso del giudizio (che, invece, doveva proseguire nei confronti della medesima USL, benché mediante la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2459 del 27 marzo 1990
«Il successore a titolo particolare che ai sensi dell'art. 111 c.p.c. intervenga nel processo in fase d'appello si inserisce nella controversia quale è stata impostata in primo grado e non può proporre domande nuove al di fuori, eventualmente di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14751 del 26 giugno 2007
«L'interpretazione della domanda giudiziale costituisce operazione riservata al giudice del merito, il cui giudizio, risolvendosi in un accertamento di fatto, non è censurabile in sede di legittimità quando sia motivato in maniera congrua ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23490 del 5 novembre 2009
«Ne consegue che, proposta in primo grado una domanda di risoluzione per inadempimento di contratto preliminare, e di conseguente condanna del promittente venditore alla restituzione del doppio della caparra ricevuta, non pronunzia "ultra petita"...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10542 del 19 luglio 2002
«...non già condividendo la localizzazione del dies a quo della prescrizione, operata dal giudice di primo grado, ma autonomamente qualificando il fatto in termini di illecito permanente, per la mancanza di una dichiarazione di pubblica utilità).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14581 del 22 giugno 2007
«Le eccezioni in senso lato, ovvero rilevabili anche d'ufficio, qualora coinvolgano un interesse pubblico in campo processuale (quali le eccezioni di giudicato) possono essere rilevate addirittura in ogni stato e grado del processo, ma se sono...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11108 del 15 maggio 2007
«Posto, in generale, il principio secondo cui tutte le ragioni che possono condurre al rigetto della domanda per difetto delle sue condizioni di fondatezza, o per la successiva caducazione del diritto con essa fatto valere, possono essere rilevate...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16152 del 8 luglio 2010
«...di primo grado, non essendovi alcuna statuizione sul punto nel dispositivo, e risultando irrilevante a tale fine l'affermazione, contenuta in motivazione, secondo la quale non si provvedeva al riguardo in mancanza di prova del relativo pagamento).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19693 del 17 luglio 2008
«La sentenza di rigetto dell'opposizione all'esecuzione per essere stata erroneamente proposta in luogo di quella agli atti esecutivi (nella specie per essere l'opposizione fondata su irregolarità formali del precetto), non è appellabile, come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10124 del 30 aprile 2009
«Ne consegue che la richiesta di restituzione delle somme corrisposte in esecuzione della sentenza di primo grado non costituisce domanda nuova ed è perciò ammissibile in appello; la stessa deve, peraltro, essere formulata, a pena di decadenza, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21745 del 11 ottobre 2006
«...seppure in forma succinta, le ragioni per cui è chiesta la riforma della pronuncia di primo grado, con i rilievi posti a base dell'impugnazione, in modo tale che restino esattamente precisati il contenuto e la portata delle relative censure.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16621 del 19 giugno 2008
«Il potere del giudice di rilevare d'ufficio la nullità (o l'inesistenza ) di un contratto, in base all'art. 1421 c.c., va coordinato con il principio della domanda fissato dagli artt. 99 e 112 c.p.c., nel senso che solo se sia in contestazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13459 del 9 giugno 2006
«...fatta valere sia in via di azione che di eccezione, nel primo caso dev'essere proposta nel giudizio di primo grado, a pena d'inammissibilità rilevabile anche d'ufficio, mentre nel secondo caso può essere riproposta anche nel giudizio di appello.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1613 del 22 gennaio 2009
«...oltre l'anno dalla pubblicazione della sentenza di primo grado, ancorchè la stessa parte opponente abbia fatto valere una condizione di illiquidità riferita a reati commessi in suo danno in epoca anteriore alla originaria sentenza di fallimento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25244 del 8 novembre 2013
«...l'appellato non può giovarsi della reiezione del gravame principale per ottenere effetti che solo l'appello incidentale gli avrebbe assicurato e che, invece, in mancanza, gli sono preclusi dall'acquiescenza prestata alla sentenza di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2468 del 6 febbraio 2006
«L'eccezione di interruzione della prescrizione integra un'eccezione in senso lato e non in senso stretto e, pertanto, può essere rilevata d'ufficio dal giudice sulla base di elementi probatori ritualmente acquisiti agli atti, con l'effetto che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12146 del 1 dicembre 1998
«L'applicazione all'eccezione di prescrizione — la cui essenza è rappresentata dalla richiesta di accertamento dell'estinzione del diritto vantato dalla controparte per il decorso del tempo — del principio secondo cui la parte ha l'onere nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11923 del 24 novembre 1998
«...disciplina con riguardo ai fatti interruttivi o sospensivi; ne consegue che deve ritenersi consentito alla parte che abbia in primo grado eccepito genericamente la prescrizione dedurre in appello l'applicabilità della prescrizione quinquennale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4612 del 10 maggio 1999
«La violazione dell'art. 112 c.p.c., nella quale sia incorsa la sentenza di primo grado per non aver pronunciato su una domanda della parte, non può essere dedotta per la prima volta in sede di ricorso per cassazione quando non abbia formato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8656 del 16 luglio 1992
«Per la legittimità di un intervento in appello, se non occorre l'esistenza di un pregiudizio effettivo derivante dalla sentenza impugnata, essendo sufficiente l'esistenza del timore di un pregiudizio eventuale che possa derivare dalla futura...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 837 del 17 gennaio 2008
«Poiché la giusta causa ed il giustificato motivo soggettivo di licenziamento costituiscono mere qualificazioni giuridiche, devolute al giudice, dei fatti che il datore di lavoro ha posto a base del recesso, la impugnazione della sentenza di primo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13705 del 12 giugno 2007
«...non esaminata nel merito, risolvendosi altrimenti la sola prospettazione del vizio di rito in una causa di inammissibilità del gravame, non sussistendo le condizioni per emettere una pronuncia sulla domanda trascurata dal giudice di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11756 del 19 maggio 2006
«l vizio di omessa pronuncia da parte del giudice d'appello è configurabile allorché manchi completamente l'esame di una censura mossa al giudice di primo grado; la violazione non ricorre nel caso in cui il giudice d'appello fondi la decisione su...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19274 del 24 settembre 2004
«Qualora il giudice di primo grado, nel decidere sulla domanda riconosca all'attore un diritto diverso da quello del quale egli ha chiesto il riconoscimento e l'attore impugni la decisione deducendo l'errore compiuto dal primo giudice, senza che a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13014 del 14 luglio 2004
«...81 della legge n. 34 del 1970, in quanto essa prevedeva speciali emolumenti per prestazioni lavorative particolarmente gravose o disagiate, benché l'inclusione operata dal giudice di primo grado non fosse stata contestata con i motivi di appello).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9621 del 16 luglio 2001
«Il potere-dovere del giudice di qualificazione della domanda nei gradi successivi al primo va coordinato con i principi propri del sistema delle impugnazioni, con la conseguenza che, con riferimento all'appello, deve ritenersi precluso al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6712 del 15 maggio 2001
«Il potere di qualificazione della domanda nei gradi successivi al primo va, inoltre, coordinato con i principi propri del sistema delle impugnazioni, sicché, con riferimento all'appello, deve ritenersi precluso al giudice di secondo grado di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9526 del 8 settembre 1999
«Sicché, quando l'appello sia stato diretto ad ottenere la condanna ad una prestazione (divisibile) in misura maggiore di quella riconosciuta dal giudice di primo grado, la mancata impugnazione della parte condannata produce un effetto preclusivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5149 del 6 aprile 2001
«Il giudice ha il potere-dovere di esaminare i documenti prodotti dalla parte o allegati dal consulente alla propria relazione solo nel caso in cui la parte, interessata, ne faccia specifica istanza esponendo nei propri scritti difensivi gli scopi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25218 del 29 novembre 2011
«...di primo grado, purchè ciò determini una critica adeguata e specifica della decisione impugnata e consenta al giudice del gravame di percepire con certezza il contenuto delle censure, in riferimento alle statuizioni adottate dal primo giudice.»