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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8828 del 20 agosto 1993
«La domanda, proposta dal lavoratore contro il datore di lavoro, volta a conseguire il risarcimento del danno (differenziale rispetto a quanto erogato dall'Inail) sofferto per la mancata adozione, da parte dello stesso datore, delle misure previste...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1391 del 23 febbraio 1990
«La controversia promossa dall'Inail nei confronti del datore di lavoro, ai sensi degli artt. 10 e 11 del D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, per il recupero di quanto erogato al lavoratore assicurato in conseguenza di infortunio, attiene a diritti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4465 del 13 maggio 1996
«Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, a norma dell'art. 3, secondo comma, del D.L. 30 maggio 1988, n. 173, convertito in legge 26 luglio 1988, n. 291, la controversia concernente la revoca dell'indennità di accompagnamento, di cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12913 del 20 dicembre 1997
«La disciplina degli interessi e della rivalutazione di cui all'art. 429 c.p.c., estesa ai crediti previdenziali per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991, e così pure la norma dell'art. 152 att. c.p.c. in materia di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 28745 del 23 dicembre 2011
«In tema d'incompetenza per territorio inderogabile, l'onere della prova a carico dell'attore sussiste solo nei limiti in cui egli faccia riferimento a fori speciali, e non al residuale foro generale. Ne consegue che nella controversia...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21354 del 15 ottobre 2011
«In tema di controversia pensionistica instaurata contro l'INPS da un soggetto residente all'estero, l'art. 444, primo comma, c.p.c., nella formulazione successiva alla legge 18 giugno 2009 n. 69, prevede espressamente che la competenza sia del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1941 del 19 febbraio 2000
«L'art. 444, comma primo c.p.c. (secondo cui, nel testo modificato dall'art. 86, lett. A D.L.vo n. 51 del 1998, «le controversie in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie indicate nell'art. 442 sono di competenza del tribunale, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26745 del 14 dicembre 2006
«Il giudice del lavoro territorialmente competente a conoscere delle opposizioni a cartella esattoriale per crediti previdenziali — ai sensi dell'art. 444, terzo comma, c.p.c. —, attinenti a questioni di rito e di merito, è il giudice del lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15644 del 11 dicembre 2001
«La controversia inerente agli obblighi contributivi facenti carico ad un libero professionista rientra nella competenza del tribunale, in funzione di giudice del lavoro, nella cui circoscrizione risiede l'attore, ai sensi dell'art. 444, primo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9050 del 26 agosto 1993
«In tema di controversie in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie, la norma dell'art. 444, terzo comma, c.p.c. (secondo cui, «per le controversie relative agli obblighi dei datori di lavoro e all'applicazione delle sanzioni civili per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11671 del 5 dicembre 1990
«La disposizione dell'art. 444, terzo comma, c.p.c. — che, per le controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatoria, relative agli obblighi dei datori di lavoro ed all'applicazione delle sanzioni civili per l'inadempimento di tali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2843 del 5 aprile 1990
«La controversia promossa per la restituzione di contributi di cui si assume l'indebito versamento, implicando necessariamente l'accertamento dell'esistenza (o meno) dell'obbligo contributivo, rientra fra le controversie relative agli obblighi del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3114 del 9 febbraio 2009
«La domanda proposta dal lavoratore nei confronti del datore di lavoro per l'accertamento dell'obbligo contributivo appartiene, ove il datore di lavoro (in forza di speciale rapporto convenzionale( sia onerato della gestione diretta del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7108 del 29 maggio 2000
«Ai sensi dell'art. 444, comma terzo, c.p.c., in caso di accentramento degli adempimenti contributivi, competente per territorio a conoscere della controversia previdenziale è il giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio dell'ente dove (a seguito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1494 del 10 febbraio 2000
«La competenza territoriale per le controversie previdenziali ex art. 444 c.p.c. è attribuita al «pretore che ha sede nel capoluogo della circoscrizione del tribunale nella quale risiede l'attore» (e ora, dopo l'entrata in vigore del decreto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2540 del 10 aprile 1986
«L'inderogabilità sia della competenza territoriale in ordine alle cause di lavoro, desumibile dall'ultimo comma dell'art. 413 c.p.c., sia dalla competenza territoriale in ordine alle controversie previdenziali (art. 444 c.p.c.), atteso che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19473 del 6 ottobre 2005
«Nel caso in cui sia sollevato regolamento di competenza d'ufficio relativamente alla cognizione di una domanda tendente all'ottenimento di una sentenza costitutiva ex art. 2932 c.c. e produttiva degli effetti di compravendita, in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4012 del 21 marzo 2001
«Nelle controversia locative (alle quali sono applicabili le disposizioni previste per le controversie di lavoro in virtù del richiamo di cui all'art. 447 bis c.p.c.), il dispositivo della sentenza non costituisce un atto interno, bensì un atto a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4696 del 18 luglio 1980
«Ai fini dell'esecuzione forzata in base a un titolo di credito, l'originale di tale documento è indispensabile ed insostituibile, salvo l'ammortamento, e pertanto, tranne l'ipotesi, di natura eccezionale, in cui si tratti di copia autentica...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6212 del 13 marzo 2009
«In tema di controversie sulla distribuzione del ricavato di una espropriazione forzata, ove il giudice, in sede di progetto di distribuzione, abbia escluso un creditore intervenuto per insufficiente prova del credito e della legittimazione ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5961 del 23 aprile 2001
«La diversità tra opposizione ex art. 615 c.p.c., proponibile anche nella fase della distribuzione del ricavato dalla espropriazione forzata, ed opposizione ex art. 512 c.p.c. è data dal differente oggetto delle due impugnazioni, l'uno concernente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1082 del 5 febbraio 1997
«Proposto da un creditore intervenuto nel procedimento di espropriazione forzata, qualora né il giudice abbia esaminato di ufficio l'ammissibilità dell'intervento con riferimento ai requisiti della certezza, esigibilità o liquidità del credito, né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5754 del 11 aprile 2003
«In tema di esecuzione forzata, nelle controversie in sede di distribuzione del ricavato, mentre il debitore esecutato è sempre parte necessaria, avendo la decisione in ogni caso effetto nei suoi confronti, il medesimo principio non può affermarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10179 del 14 ottobre 1998
«Per il disposto degli artt. 512, 541 e 542 c.p.c. la distribuzione del ricavato della vendita forzata deve avvenire con l'accordo di tutti i creditori concorrenti, oppure in contraddittorio tra questi ed il debitore escusso, per cui in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3972 del 28 ottobre 1976
«Il debitore esecutato è parte necessaria del processo in rapporto alle contestazioni originate dalla procedura esecutiva, anche se insorte tra altri soggetti, come nel caso di controversia circa la sussistenza di diritti di prelazione tra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2528 del 22 maggio 1978
«Qualora, nel corso di esecuzione mobiliare individuale sui beni del fallito, promossa dall'esattore delle imposte dirette nell'esercizio della facoltà conferitagli dall'art. 51 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, insorga contestazione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2148 del 27 maggio 1975
«Se la causa della sospensione del procedimento esecutivo, disposta dal giudice dell'esecuzione a norma dell'art. 512 c.p.c., viene a cessare in seguito alla definizione della controversia mentre è ancora operante un provvedimento del giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3127 del 21 maggio 1984
«Il custode dei beni oggetto di sequestro giudiziario può stare in giudizio come attore o convenuto nelle controversie concernenti l'amministrazione dei beni, ma non in quelle che attengono alla proprietà od altro diritto reale degli stessi....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2114 del 23 giugno 1972
«L'intervento del creditore nel processo di esecuzione è atto esecutivo prodromico al provvedimento di distribuzione della somma ricavata dalla vendita, a sua volta, anch'esso atto esecutivo. Il requisito della certezza, liquidità ed esigibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 249 del 13 gennaio 1983
«Nell'esecuzione forzata presso terzi, il terzo che abbia reso la dichiarazione senza che sulla stessa siano sorte contestazioni (salvo l'apposito giudizio di cognizione nel quale sono litisconsorti lo stesso terzo il creditore pignorante, il...»