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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1625 del 8 giugno 1993
«È processualmente inutilizzabile il contenuto di una conversazione tra presenti intercettata in modo anomalo e fortuito (nella specie, a seguito di errato posizionamento del ricevitore di apparecchio telefonico, le comunicazioni effettuate...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4892 del 23 febbraio 1993
«Non sono impugnabili i provvedimenti di diniego dell'autorizzazione del detenuto alla corrispondenza telefonica, adottati dall'autorità giudiziaria o da quella penitenziaria, secondo l'ordine delle rispettive competenze, sia per il principio di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1329 del 19 aprile 1994
«Il reato di cui all'art. 659 c.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) può essere realizzato — per quel che concerne l'ipotesi prevista dal primo comma — anche nello svolgimento di attività legittima sotto il profilo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2274 del 15 giugno 1994
«Posto che, in linea di fatto, risulti accertata l'esistenza, in ambito di criminalità organizzata, di un organismo collettivo di vertice nelle cui competenze rientri, fra l'altro, anche l'autorizzare (quando non sia stata da esso direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12589 del 28 dicembre 1995
«Integra il reato di cui all'art. 477 c.p. la fotocopia di un documento autorizzativo legittimamente detenuto, realizzata con caratteristiche e dimensioni tali da avere l'apparenza dell'originale. Ciò perché neppure al titolare del documento stesso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1426 del 1 giugno 1995
«Gli effetti delle sentenze irrevocabili e dei decreti esecutivi, concernenti fatti rientranti nella previsione della L. 28 dicembre 1993, n. 561 — che ha trasformato in illeciti amministrativi alcuni reati minori, tra cui quello, nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 214 del 13 gennaio 1995
«È ravvisabile il tentativo di falsità materiale in autorizzazione amministrativa nella condotta di colui che detenga nella propria abitazione un modulo di patente di guida internazionale già compilato parzialmente con le sue generalità, unitamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 874 del 19 aprile 1995
«È ammissibile — in quanto inquadrabile nell'ambito dei «casi analoghi» cui si riferisce l'art. 28, comma 2, c.p.p. — il conflitto tra magistrati investiti di giurisdizione attinente a provvedimenti di natura amministrativa loro demandati dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2201 del 15 ottobre 1996
«In materia di riesame dei provvedimenti cautelari, l'autorità giudiziaria procedente deve trasmettere al tribunale del riesame tutti gli atti a suo tempo trasmessi con la richiesta di emissione della misura e non gli è consentito fare alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2353 del 12 marzo 1997
«In tema di contravvenzioni concernenti l'inosservanza dei provvedimenti di polizia, l'ordine a comparire davanti all'autorità di pubblica sicurezza di cui all'art. 15 del T.U.L.P.S. (T.U. delle leggi di pubblica sicurezza) non deve essere confuso,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6351 del 30 dicembre 1997
«In tema di inosservanza di provvedimenti dell'autorità, atteso il principio secondo cui la contravvenzione prevista dall'art. 650 c.p. non è configurabile quando l'inosservanza riguardi provvedimenti dotati di propri meccanismi sanzionatori, deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10136 del 25 settembre 1998
«In tema di abuso d'ufficio, secondo la formulazione dell'art. 323 c.p. nel testo risultante dall'art. 1 della L. 16 luglio 1997, n. 234, sussiste il reato solamente se, per effetto dell'indebita condotta posta in essere dall'agente mediante un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11847 del 16 novembre 1998
«A differenza dell'art. 323 previgente che configurava l'abuso di ufficio come reato a consumazione anticipata, incentrato sul dolo specifico, sulla finalità di procurare a sè o ad altri un ingiusto vantaggio, o di arrecare ad altri un danno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12944 del 11 novembre 1999
«In tema di abuso di ufficio, il vantaggio patrimoniale considerato dall'art. 323 c.p. tra gli elementi essenziali della fattispecie va inteso avendo riguardo al complesso dei rapporti giuridici a carattere patrimoniale a cui si dà vita per effetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13331 del 19 novembre 1999
«In tema di abuso di ufficio, integra il dolo intenzionale la coscienza e volontà del soggetto agente di procurare a un privato un ingiusto vantaggio patrimoniale, essendo irrilevante il movente, e cioè la motivazione che induce il soggetto agente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4028 del 14 luglio 1999
«I decreti del Gip di autorizzazione alle intercettazioni telefoniche (e quelli di proroga di esse) devono essere motivati, e l'inosservanza del relativo obbligo ne comporta l'inutilizzabilità. (Fattispecie nella quale si è ritenuto che il semplice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5214 del 2 dicembre 1999
«In tema di indagini difensive, poiché nel vigente sistema processuale penale, l'accusa e la difesa (pur nel rispetto delle differenti funzioni e dei diversi poteri di cui sono titolari) sono poste sullo stesso piano, il difensore dell'indagato e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5597 del 5 maggio 1999
«Integra il reato di abuso di ufficio la condotta di un assessore all'urbanistica di un Comune che rilascia a un privato, già beneficiario di una autorizzazione in precario per un manufatto sito in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, infisso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10609 del 11 ottobre 2000
«In materia di tutela delle acque dall'inquinamento la norma di cui all'art. 22 della legge 10 maggio 1976, n. 319, alla quale corrisponde quella di cui all'art. 54, comma 3, del D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152, che commina una sanzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 376 del 5 giugno 2000
«In materia di misure cautelari personali, la disposizione dell'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p., la quale prescrive che in seguito alla presentazione dell'istanza di riesame siano trasmessi al tribunale competente, a pena di inefficacia della misura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8107 del 7 luglio 2000
«L'elemento materiale del reato di invasione di terreni o edifici di cui all'art. 633 c.p., non è l'occupazione ma l'invasione del terreno o dell'edificio, cioè l'introduzione arbitraria nel fondo altrui, e se è esatto che la permanenza dell'agente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9422 del 5 settembre 2000
«Integra il reato di abuso di ufficio di cui all'art. 323 c.p. (nella formulazione introdotta dall'art. 1 della L. 16 luglio 1997, n. 234) la condotta del sindaco che prescriva, con ordinanza (motivata, nella specie, con ragioni di igiene), la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23800 del 7 giugno 2001
«In tema di reato di invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.) vanno fissati i seguenti punti: 1) L'elemento materiale non è l'occupazione (che è una delle finalità illecite dell'invasione), ma l'invasione, ossia l'accesso dell'esterno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21561 del 4 giugno 2002
«Nel giudizio di appello in camera di consiglio, l'udienza deve essere rinviata quando vi è un legittimo impedimento dell'imputato che, sottoposto alla misura dell'obbligo di soggiorno in un comune diverso da quello del luogo di svolgimento del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30176 del 28 agosto 2002
«La sussistenza del delitto di furto di acque sotterranee da parte del proprietario del fondo, che sia privo dell'autorizzazione prevista dall'art. 73 R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, può escludersi solo se l'utilizzo dell'acqua è funzionale ad un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37112 del 5 novembre 2002
«Non integra il reato di cui all'art. 650 c.p. (inosservanza dei provvedimenti dell'autorità) l'inottemperanza all'ordinanza sindacale di interdizione allo svolgimento dell'attività di lavavetri, in quanto, non essendo quest'ultima soggetta ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3882 del 1 febbraio 2002
«Commette il delitto di abuso di ufficio il sindaco che, quale ufficiale del Governo e come tale investito di un'autonoma potestà pubblica rispetto alla ordinaria competenza statale e regionale, ordini ex art. 12 D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11413 del 11 marzo 2003
«Per la configurazione del reato di abuso di ufficio nella formulazione dell'art. 323 c.p. introdotta dalla L. 16 luglio 1997, n. 234, nel caso in cui il risultato dell'azione delittuosa consista nel cagionare un danno ingiusto, è indispensabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21432 del 15 maggio 2003
«Integra il reato di abuso di ufficio ai sensi dell'art. 323 c.p. la condotta del pubblico amministratore che rilasci una autorizzazione all'esercizio di commercio in un immobile non conforme alla legislazione urbanistica, in quanto realizza un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2887 del 21 gennaio 2003
«È legittimo il sequestro preventivo di un suolo per impedire l'ulteriore modifica contra legem dell'assetto del territorio, qualora l'imputazione abbia ad oggetto il delitto di abuso di ufficio, intenzionalmente diretto a consentire l'edificazione...»