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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 7621 del 15 maggio 2012
«L'art. 24 c.p.c. nel designare la competenza del "giudice di esercizio della tutela", intende riferirsi al giudice presso il quale la tutela risulti formalmente aperta ed al quale il tutore debba presentare il rendiconto, ovvero, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17974 del 11 settembre 2015
«La legittimazione al ricorso per cassazione, o all'impugnazione in genere, spetta, fatta eccezione per l'opposizione di terzo, solo a chi abbia formalmente assunto la qualità di parte (non rileva se presente o contumace, originaria o intervenuta)...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 474 del 8 gennaio 2015
«La sopravvenuta perdita della capacità di stare in giudizio della parte civile non determina la caducazione degli atti legittimamente compiuti prima di tale evento, ma comporta solo che il processo prosegue nei confronti del soggetto legittimato...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 18272 del 16 settembre 2016
«La competenza per territorio in ordine alla procedura di tutela dell'incapace di cui all'art. 343 c.c. si radica nel luogo in cui si trova la sede principale degli affari e degli interessi dell'interdetto alla data della sua apertura, restando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5256 del 6 marzo 2018
«Nei giudizi riguardanti l'adozione di provvedimenti limitativi, ablativi o restitutivi della responsabilità genitoriale, riguardanti entrambi i genitori, l'art. 336, quarto comma, c.c., così come modificato dall'art. 37, comma 3 l. n. 149 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14669 del 6 giugno 2018
«Sussiste la legittimazione attiva dell'interdetto infermo di mente, tramite il proprio rappresentante legale, a promuovere il giudizio di separazione personale, in applicazione analogica di quanto stabilito dal legislatore - con riferimento al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7403 del 23 marzo 2017
«In tema di esecuzione forzata, l’atto di pignoramento notificato personalmente al debitore esecutato privo di capacità processuale, perché in stato di interdizione legale, è nullo, ma tale nullità – qualora il debitore interdetto, già costituito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6059 del 10 novembre 1988
«Con riguardo al riconoscimento del figlio naturale che sia stato già riconosciuto da uno dei genitori, il consenso di quest'ultimo, richiesto quando il figlio non abbia ancora compiuto i sedici anni (art. 250 terzo comma cod. civ.), e non sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5002 del 5 giugno 1997
«Qualora il tutore dell'interdetto, costituito in giudizio a mezzo di un procuratore, a seguito della morte dell'interdetto e della conseguente estinzione della tutela verificatesi anteriormente alla chiusura della discussione, perda la capacità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12018 del 26 novembre 1998
«In tema di riconoscimento di figli naturali, l'indagine sulla legittimità del rifiuto del consenso al secondo riconoscimento opposto dal tutore del minore (nominato a seguito della morte del genitore che aveva per primo riconosciuto il figlio) va...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1206 del 30 gennaio 2002
«La rappresentanza processuale del minore (da parte del genitore, del tutore, o, ove ricorra, del curatore speciale) non cessa automaticamente allorché il minore diventa maggiorenne ed acquista, a sua volta, la capacità processuale, rendendosi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16799 del 21 luglio 2006
«È inammissibile il regolamento facoltativo di competenza proposto dal P.M. avverso il provvedimento adottato dal tribunale, su conforme parere – quanto al merito – del P.M. stesso, in sede di reclamo avverso il provvedimento del giudice tutelare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27145 del 13 novembre 2008
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto dal P.G. presso la corte di appello avverso il decreto della medesima corte che accoglie l'istanza del tutore e del curatore speciale di persona in stato vegetativo permanente diretta ad ottenere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26537 del 17 dicembre 2014
«La nullità della notificazione del decreto ingiuntivo, per essere stata la stessa effettuata a soggetto interdetto legalmente "pro tempore" a seguito di condanna penale, è sanata dall'opposizione ritualmente proposta dal tutore, con conseguente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45474 del 20 dicembre 2001
«In tema di titolarità del diritto di querela, la previsione di cui all'art. 120, comma terzo, c.p. (per la quale in caso di persona offesa ultraquattordicenne o inabilitata il diritto di querela può essere esercitato, oltre che da quest'ultima in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11436 del 12 marzo 2003
«Il delitto di atti sessuali con soggetto minore è procedibile d'ufficio, ai sensi dell'art. 609 septies, comma 4 n. 2 c.p., quando il fatto sia commesso dal genitore, anche adottivo, dal di lui convivente, dal tutore ovvero da altra persona cui il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45391 del 15 dicembre 2005
«Ai sensi dell'art. 609 septies, comma quarto, n. 2 c.p., il reato di violenza sessuale commesso dal genitore o dal tutore è procedibile d'ufficio anche nei casi in cui il soggetto passivo sia maggiorenne. (La Suprema Corte ha precisato che, nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15290 del 17 aprile 2007
«In tema di violenza sessuale, la procedibilità d'ufficio di cui all'art. 609 septies, comma quarto n. 2, c.p., ove il fatto è commesso da genitore, tutore o in caso di affidamento del minore per ragioni di cura, educazione, istruzione, vigilanza o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3207 del 22 gennaio 2013
«In tema di titolarità del diritto di querela, la previsione di cui all'art. 120, comma terzo, c.p. - per la quale il diritto di querela può essere esercitato dai minori che hanno compiuto gli anni quattordici e dagli inabilitati oltre che, in loro...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4460 del 2 settembre 2014
«La dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse presuppone che, per eventi successivi alla instaurazione del giudizio, debba essere esclusa l'utilità dell'atto impugnato, ancorché meramente strumentale o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48092 del 22 ottobre 2018
«In tema di sottrazione di minori, essendo la potestà genitoriale il principale bene giuridico tutelato dalla norma, la legittimazione a proporre querela spetta ai soggetti dalla stessa individuati (genitore esercente la potestà, tutore o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36439 del 23 maggio 2019
«Integra il reato di sottrazione consensuale di minorenni la condotta di colui che convince il minore ad allontanarsi dalla propria abitazione e a sottrarsi alla sfera di vigilanza dei genitori per mezzo della promessa di un sostegno logistico ed...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 11292 del 26 aprile 2019
«La parte che, dopo la sentenza di secondo grado e prima della notificazione del ricorso per cassazione, sia stata dichiarata interdetta, difetta di legittimazione processuale a proporre il ricorso medesimo, spettando detta legittimazione al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22550 del 23 ottobre 2009
«In tema di sanzioni amministrative di carattere pecuniario per violazioni al codice della strada, ai sensi dell’art. 2 della legge n. 689 del 1981, richiamato espressamente dall'art. 194 cod. strada, per gli illeciti commessi da...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 26442 del 20 dicembre 2016
«Il minore straniero non accompagnato che sbarchi illegalmente nel territorio dello Stato riceve le misure di prima accoglienza secondo quanto stabilito dal d.lgs. n. 142 del 2005 e, per esercitare il diritto a chiedere lo "status" di protezione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17104 del 26 giugno 2019
«È inammissibile il ricorso per cassazione, proposto ai sensi dell'art. 111 Cost., avverso il decreto con il quale il tribunale decida in sede di reclamo avverso il provvedimento del giudice tutelare che ha rigettato la richiesta di sostituzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19958 del 30 agosto 2013
«La domanda proposta ai sensi dell'art. 427, secondo comma, secondo inciso, cod. civ. e la domanda proposta ai sensi dell'art. 428, secondo comma, cod. civ. presentano l'identico "petitum" di annullamento del contratto, ma diversi sono i fatti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27578 del 14 dicembre 2005
«Alla stregua dell'art. 1 della legge 2 aprile 1958, n.339, l'elemento caratterizzante il rapporto di lavoro domestico è la prestazione finalizzata al funzionamento della vita familiare per soddisfare un bisogno personale del datore e non...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 10373 del 3 maggio 2013
«Il giudice competente per l'apertura della tutela dell'interdetto legale va individuato in quello del luogo in cui la persona interessata ha la sede principale degli affari od interessi, che coincide, ove l'interessato sia detenuto al momento in...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 12802 del 21 aprile 2022
«Poiché nei giudizi relativi all'adozione di provvedimenti limitativi, ablativi o restitutivi della responsabilità genitoriale sussiste in re ipsa un conflitto d'interessi del minore verso entrambi i genitori, tanto che, ove non sia stato nominato...»