-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11774 del 21 novembre 1998
«Ne consegue che la disposizione di cui all'art. 154 c.p.c. va interpretata nel senso che l'inutile decorso del termine fissato dal giudice ha gli stessi effetti preclusivi di un termine perentorio, e che risulta del tutto illegittima ogni...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2295 del 16 aprile 1981
«A differenza del termine per la riassunzione del processo in caso di sospensione necessaria, che è espressamente definito perentorio dal legislatore (art. 297 c.p.c.), quello previsto per la riassunzione in caso di sospensione facoltativa o su...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6905 del 4 giugno 1992
«...cui la causa è rimessa al collegio a norma dell'art. 189, cioè fino all'udienza di precisazione delle conclusioni, emergendo con chiarezza dalla stessa formulazione dell'art. 293 cit. che il termine stabilito dall'art. 166 cit. non è perentorio.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5966 del 22 maggio 2000
«...al fine di evitarne una rovina pericolosa per la pubblica incolumità), né una preventiva diffida, con specifica previsione di un termine perentorio entro cui provvedere alla manutenzione dell'immobile pericolante, da parte della pubblica autorità.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 672 del 5 settembre 1995
«Il comma 2 dell'art. 47 c.p.c. fissa, per la proposizione dell'istanza di regolamento di competenza, il solo termine «breve» di trenta giorni dalla comunicazione della sentenza, avente carattere perentorio, senza prevedere, invece, il termine...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16304 del 24 luglio 2007
«Poiché la lettura del provvedimento in udienza e la sottoscrizione del verbale che lo contiene da parte del giudice, non solo, equivalgono alla pubblicazione prescritta nei casi ordinari dall'art. 133 c.p.c., ma esonerano la cancelleria dall'onere...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1136 del 14 febbraio 1984
«L'istanza di regolamento, ove proposta avverso un'ordinanza pronunciata in udienza, con sostanziale contenuto decisorio sulla competenza, deve essere notificata (a pena dell'inammissibilità) entro trenta giorni dalla data del provvedimento...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9880 del 8 ottobre 1990
«Il termine perentorio di trenta giorni previsto dall'art. 47, secondo comma, c.p.c. per la proposizione del regolamento di competenza decorre, nei confronti dei contumaci (cui non deve essere data comunicazione del dispositivo della sentenza da...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8603 del 17 dicembre 1984
«...che l'opposizione agli atti esecutivi, esperibile dagli interessati per far valere detta inesistenza, non è soggetta al termine perentorio di cinque giorni, ma può essere proposta in qualunque momento durante il corso del processo esecutivo.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28409 del 28 novembre 2008
«...implica che questi debba, ai sensi dell'art. 102, secondo comma, c.p.c., fissare un termine perentorio alle parti costituite per la suddetta integrazione, salvo dichiarare la nullità del giudizio nel caso in cui nessuna di esse vi abbia provveduto»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14581 del 22 giugno 2007
«...entro il termine perentorio eventualmente fissato dal giudice ex art. 183, quinto comma, c.p.c. (Principio affermato dalla S.C. in relazione ad eccezione concernente l'entità del massimale assicurativo ed a questione di tardività della medesima).»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9159 del 24 giugno 2002
«Il termine entro il quale deve essere effettuato il disconoscimento della scrittura privata ex art. 215 c.p.c., avendo carattere intrinsecamente perentorio non è prorogabile da parte del giudice.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8336 del 12 ottobre 1994
«Il termine di quindici giorni previsto dall'art. 19 della legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942 n. 267) per l'appello contro le sentenze che rigettano l'opposizione alla sentenza dichiarativa del fallimento o che revocano il fallimento deve...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6601 del 20 maggio 2000
«Allorché la comunicazione di un provvedimento giurisdizionale serva, oltre che a far conoscere quanto accaduto nel corso del processo, anche a individuare il momento iniziale per la decorrenza di un termine perentorio, contrariamente a quanto...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2899 del 14 febbraio 2005
«Il termine perentorio fissato dal giudice per il compimento di atti processuali (nella specie, per la rinnovazione della notifica dell'appello incidentale, ex art. 291 c.p.c.) non può essere sospeso o prorogato, neanche per accordo delle parti,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13188 del 26 novembre 1999
«Il principio per cui, quando una domanda debba essere proposta entro un termine perentorio nei confronti di più contraddittori, è sufficiente la tempestiva proposizione anche nei confronti di uno solo di essi, dovendo poi il giudice provvedere e...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 913 del 26 gennaio 1995
«Ne consegue che al giudice davanti al quale venga sollevata l'eccezione di estinzione del processo per intempestività della riassunzione della causa cancellata dal ruolo, mentre compete il potere-dovere di verificare la sussistenza del duplice...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19737 del 17 luglio 2008
«...a contrarre ed a vedersi trasferire il bene oggetto della vendita all'asta, con la conseguenza che tale provvedimento deve essere impugnato ai sensi dell'art. 26 legge fall. entro il termine perentorio di 10 giorni decorrenti dalla sua conoscenza.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2991 del 10 febbraio 2006
«...(e dunque non dal curatore) e, proprio in quanto è funzionale alla individuazione del momento di decorrenza di un termine perentorio, non può trovare un equipollente nella conoscenza di fatto, aliunde acquisita, del provvedimento stesso.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7946 del 31 marzo 2010
«Nella procedura di amministrazione controllata, il termine perentorio di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per cassazione avverso il decreto di liquidazione del compenso al commissario giudiziale decorre dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3117 del 16 febbraio 2005
«Ne consegue che, in caso di fallimento dell'istante, poiché il relativo credito, se costituente bene sopravvenuto al fallimento, deve essere automaticamente acquisito alla massa fallimentare, e, se derivante da pronuncia sulla domanda di equa...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4529 del 10 aprile 2000
«Nel rito del lavoro, il termine assegnato dal giudice per la rinnovazione della notificazione del ricorso introduttivo (in caso di notifica nulla o inesistente) è perentorio, secondo l'espressa disciplina al riguardo dell'art. 291 c.p.c. — da...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2909 del 7 febbraio 2008
«Nel caso in cui la notificazione ai sensi dell'art. 143 c.p.c. sia stata eseguita dall'ufficiale giudiziario sulla base del solo certificato rilasciato dall'ufficiale di anagrafe, dal quale risulti che il destinatario è sloggiato per ignota dimora...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7607 del 30 marzo 2010
«A seguito della sentenza n. 477 del 2002 della Corte costituzionale - secondo cui la notifica di un atto processuale si intende perfezionata, per il notificante, al momento della consegna del medesimo all'ufficiale giudiziario - la tempestività...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6360 del 19 marzo 2007
«A seguito delle decisioni della Corte costituzionale n. 477 del 2002, nn. 28 e 97 del 2004 e 154 del 2005, circa il principio della scissione fra il momento del perfezionamento della notificazione per il notificante e per il destinatario, deve...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 137 del 14 aprile 2000
«...specie, il termine perentorio assegnato per l'integrazione del contraddittorio a norma dell'art. 331 c.p.c.), incombe sul notificante l'onere di provare la tempestività della notifica, dovendo quest'ultima, in mancanza, considerarsi intempestiva.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11929 del 22 maggio 2006
«...presso l'ufficio postale ed era stato ritirato dal debitore in data rispetto alla quale risultava rispettato il termine perentorio di cinque giorni per proporre l'opposizione agli atti esecutivi di cui all'art. 617, primo comma, c.p.c.).»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8523 del 12 aprile 2006
«...il principio di cui in massima, la Corte ha cassato con rinvio la sentenza impugnata affinché il giudice di primo grado disponesse la rinnovazione della citazione in un termine perentorio, come previsto dall'art. 164, secondo comma, c.p.c.).»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26401 del 16 dicembre 2009
«...deve essere inteso nel senso che il termine ultimo per l'integrazione si identifica nell'ultimo giorno utile per garantire l'osservanza del termine di comparizione stesso, pena l'estinzione del processo, trattandosi di termine perentorio.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8539 del 5 maggio 2004
«Qualora l'atto di appello indichi un termine per comparire inferiore a quello previsto dalla legge, in mancanza di costituzione dell'appellato il giudice deve ordinare la rinnovazione della citazione entro un termine perentorio e tale rinnovazione...»