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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8727 del 2 agosto 2000
«Le Federazioni sportive nonché i relativi Comitati regionali sono di norma soggetti di diritto privato, legati al C.O.N.I. da un rapporto intersoggettivo esterno, nel senso che gli enti restano autonomi l'uno dall'altro e non vi è confluenza degli...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3087 del 25 gennaio 2006
«Il reato di commercio di sostanze dopanti attraverso canali diversi da farmacie e dispensari autorizzati (art. 9, comma settimo, L. 14 dicembre 2000 n. 376) può concorrere con il reato di ricettazione (art. 648 c.p.), in considerazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10027 del 23 settembre 2000
«Ai fini della individuazione della qualità di pubblico ufficiale, l'ente delle Ferrovie dello Stato, anche dopo la trasformazione in Spa, conserva le connotazioni proprie della originaria natura pubblicistica; conseguentemente non viene meno la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8101 del 2 marzo 2005
«Configura il reato previsto dagli artt. 681 c.p. e 80 R.D. n. 773 del 1931 la gestione di una piscina con impianto di acquascivolo, con licenza di agibilità decaduta per il mancato adeguamento alle prescrizioni del D.M. 18 marzo 1996 n. 61...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1068 del 6 febbraio 1997
«Dalla previsione dell'art. 4 legge 13 dicembre 1989, n. 401 («Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche»), che punisce l'organizzazione, in assenza di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32125 del 23 luglio 2004
«Il reato di cui all'art. 734 c.p. (distruzione e deturpamento delle bellezze naturali), si configura in presenza di un effettivo e grave danno ambientale, che risulta anche da una diversa destinazione (lottizzazione) impressa all'opera rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6122 del 27 aprile 1990
«La Convenzione europea sulla protezione degli animali nei trasporti internazionali, firmata a Bonn il 12 luglio 1973, ratificata anche dall'Italia, contiene dei principi che devono trovare applicazione anche nei trasporti nazionali: l'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24330 del 28 maggio 2004
«Integra il reato di cui all'art. 727 c.p. il comportamento di chi, vantando la proprietà di un cane, lo prelevi dal luogo ove esso si trova e, dopo averlo rinchiuso nel bagagliaio della propria auto di piccole dimensioni, lo trasporti per un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4331 del 10 maggio 1997
«In tema di reati concernenti le armi, deve escludersi che la balestra possa classificarsi tra le armi proprie, per la ragione che tale strumento, di difficile porto e di ardua maneggevolezza, incompatibile con le esigenze ed i costumi del vivere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11227 del 9 novembre 1994
«È configurabile la contravvenzione di cui all'art. 699 c.p. nel porto abusivo di una balestra. (In motivazione, la S.C. ha ritenuto che l'utilizzabilità della balestra nel campo sportivo non incide sulla sua natura di arma).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7011 del 14 luglio 1993
«Il coltello a serramanico può essere inteso anche in senso più lato, onnicomprensivo pure di quello a scatto, caratterizzato dalla incorporazione della lama all'interno del manico; sicché, ove manchi la speciale strutturazione dello scatto e del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 631 del 15 gennaio 2007
«È configurabile il dolo omicidiario nella condotta dell'agente che, dopo avere ripetutamente colpito con calci, pugni e un corpo contundente parti vitali del corpo della vittima, la trasporti sino a una spiaggia, per ivi abbandonarla bocconi sulla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11150 del 13 marzo 2009
«In tema di misure volte a prevenire i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive, l'annullamento con rinvio, per mancato rispetto dei termini a difesa, dell'ordinanza di convalida del provvedimento del Questore impositivo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8026 del 21 maggio 2003
«Il credito vantato dal lavoratore nei confronti del datore di lavoro per le somme trattenute sullo stipendio e versate all'Inps a titolo di contribuzione previdenziale, nel caso in cui sia accertata l'insussistenza del debito previdenziale, ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2329 del 1 agosto 2000
«Deve ritenersi commesso in Italia, ai sensi dell'art. 6 c.p., il reato di associazione per delinquere (nella specie, di tipo mafioso), e sussiste, quindi, la giurisdizione del giudice penale italiano, nell'ipotesi in cui gli associati acquistino...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 124 del 13 gennaio 2000
«In tema di abusiva organizzazione di scommesse su competizioni sportive svolgentisi in Stati esteri, il principio di ubiquità accolto dall'art. 6 c.p. comporta che quando nel territorio italiano si effettui anche solo una parte della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2343 del 20 gennaio 2014
«Il responsabile di attrezzature sportive o ricreative è titolare di una posizione di garanzia a tutela dell'incolumità di coloro che le utilizzano, anche a titolo gratuito, sia in forza del principio del "neminem laedere", sia nella sua qualità di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42114 del 16 novembre 2011
«In tema di competizioni sportive, non è applicabile la cosiddetta scriminante del rischio consentito, qualora nel corso di un incontro di calcio, l'imputato colpisca l'avversario con un pugno al di fuori di un'azione ordinaria di gioco,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20595 del 1 giugno 2010
«In tema di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva, deve ritenersi non rientrare nell'ambito del cosiddetto rischio consentito nella specifica attività calcistica l'intervento di un giocatore sulla palla - a gioco fermo per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45210 del 13 dicembre 2005
«In tema di lesioni personali cagionate durante una competizione sportiva, non sussistono i presupposti di applicabilità della causa di giustificazione del consenso dell'avente diritto con riferimento al cosiddetto rischio consentito (art. 50...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39204 del 7 ottobre 2003
«In tema di lesioni cagionate nel contesto di un'attività sportiva non opera la scriminante di cui agli artt. 50 e 51 c.p. e si verte, invece in una ipotesi di superamento del c.d. «rischio consentito» ogniqualvolta l'agente realizzi l'evento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24942 del 27 marzo 2001
«In tema di lesioni cagionate nel contesto di una attività sportiva, ricompresa nella categoria degli sports a violenza solo eventuale, non opera la scriminante di cui agli artt. 50 e 51 c.p. e si verte, invece in una ipotesi di superamento del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1951 del 21 febbraio 2000
«In tema di c.d. «illecito sportivo» l'autore dell'evento lesivo che sia stato rispettoso delle regole del gioco, del dovere di lealtà nei confronti dell'avversario e dell'integrità fisica di costui non sarà perseguibile penalmente in quanto non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17923 del 29 aprile 2009
«In tema di cosiddette lesioni sportive, non è applicabile la previsione di eccesso colposo (art. 55 c.p.) in quanto la causa di giustificazione, cosiddetta non codificata, dell'esercizio di attività sportiva presuppone che l'azione lesiva non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4699 del 3 febbraio 2010
«Non commette il delitto di violazione di pubblica custodia di cose, non integrando tale condotta gli estremi di quella di sottrazione della cosa custodita, il giornalista che momentaneamente asporti un fascicolo processuale dall'armadio in cui era...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3759 del 28 gennaio 2014
«In materia di reato di devastazione, ai fini della sussistenza della responsabilità a titolo di concorso non è necessario che l'agente compia materialmente un atto di danneggiamento, purché partecipi consapevolmente ai disordini diffusi....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13727 del 5 dicembre 1986
«Il pericolo di disastro ferroviario consiste in un fatto da cui è probabile che derivi effettivamente danno notevole per i trasporti e gli addetti ai servizi o per le persone che, comunque, si trovino negli impianti ferroviari; deve, perciò,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3412 del 25 gennaio 2011
«Nei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti (art. 432 c.p.) e di interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità (art. 340 c.p.), il bene giuridico protetto va ravvisato, rispettivamente, nella...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45499 del 9 dicembre 2008
«Integra il delitto d'attentato alla sicurezza dei trasporti la condotta di chi, per facilitarsi la fuga da un treno dove aveva perpetrato dei furti, chiude i rubinetti di conduzione dell'aria compressa che alimenta l'apparato frenante delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21833 del 22 giugno 2006
«Il delitto previsto dall'art. 432 c.p. è un reato a forma libera con evento di pericolo, posto a tutela della pubblica incolumità, con il limite applicativo determinato dalla necessità che la sicurezza messa in pericolo attenga ai trasporti...»