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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1895 del 26 febbraio 1993
«L'infermità psichica dell'imputato non può essere desunta da malattia precedentemente diagnosticata, né dall'indagine peritale espletata nel corso di altro procedimento, ma deve formare oggetto di accertamento in relazione al fatto addebitato ed...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7385 del 24 giugno 1992
«L'intervento e l'assistenza alle operazioni peritali, anche per mezzo di un consulente tecnico di parte, è un diritto riservato all'imputato sottoposto a perizia, e non già a coimputati interessati non tanto all'accertamento della capacità di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2783 del 16 marzo 1992
«Allorché l'imputato abbia richiesto l'applicazione della circostanza attenuante prevista dall'art. 114 c.p., il giudice è tenuto a motivare sulla sua mancata concessione, a nulla rilevando che si tratta di circostanza di natura facoltativa.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2211 del 19 gennaio 2006
«In tema di perizia e consulenza tecnica, la scelta dell'esperto tra soggetti non iscritti nell''Albo dei consulenti del giudice non produce alcuna nullità della nomina, né tantomeno incide sulla relazione da questi prodotta, o sulla attendibilità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43797 del 12 novembre 2012
«L'art. 222 c.p.p. vieta che sia attribuito l'incarico di perito a chi sia stato già nominato consulente tecnico nello stesso procedimento o in altro connesso, ma non che assuma la veste di perito chi, essendo già stato nominato tale nel medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5886 del 19 maggio 1998
«Nei confronti del consulente tecnico del P.M. nominato ex art. 233 c.p.p. fuori dei casi di perizia, non sussistono le cause di incompatibilità richiamate dal comma terzo dell'art. 225 c.p.p., previste, per evidenti ragioni di imparzialità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1556 del 4 aprile 1997
«Non è consentito al giudice disporre nei confronti dell'imputato l'esecuzione coattiva d'una perizia ematologico-genetica. Infatti la Corte costituzionale, con sentenza n. 238 del 1996, ha dichiarato illegittimo l'art. 224 comma secondo c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3521 del 8 agosto 1995
«La perizia, anche se disposta nelle forme dell'incidente probatorio, può essere utilizzata ai fini dell'emissione della misura cautelare non appena sia stata depositata la relazione scritta, e quindi anche prima che il pericolo sia stato sentito,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44495 del 16 novembre 2004
«Il giudice che ritenga di aderire alle conclusioni del perito d'ufficio, in difformità da quelle del consulente di parte, non può essere gravato dell'obbligo di fornire, in motivazione, autonoma dimostrazione dell'esattezza scientifica delle prime...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5030 del 2 maggio 1994
«Qualora l'espletamento di una perizia venga affidato ad un collegio di tre periti e uno di costoro non prenda parte alle operazioni onde sia redatta e poi depositata ed utilizzata una perizia a due e non a tre, la perizia è da considerarsi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11425 del 11 marzo 2003
«L'omessa comunicazione da parte del perito nominato nel corso del dibattimento del giorno, ora e luogo di inizio delle operazioni peritali, incide sul diritto di difesa, in quanto pregiudica l'eventuale esercizio della facoltà di nomina di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13750 del 1 dicembre 1999
«In tema di perizia, il mancato rispetto del termine, di natura ordinatoria, di sei mesi previsto dall'art. 227 c.p.p. per rispondere ai quesiti non comporta la nullità o inutilizzabilità della perizia.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2088 del 17 giugno 1996
«Attesa l'ampia formulazione dell'art. 299, comma 4 ter, c.p.p., in base alla quale è attribuito al giudice «in ogni stato e grado del procedimento», il potere di disporre accertamenti sulle condizioni di salute dell'imputato, non è censurabile il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31523 del 19 luglio 2004
«Non comporta nullità della perizia, fermi restando eventuali profili di responsabilità formale del perito, il fatto che quest'ultimo, senza l'autorizzazione del giudice prevista dall'art. 228, comma secondo, c.p.p., si sia avvalso dell'opera di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 513 del 22 gennaio 1993
«In considerazione della loro natura e funzione, alle analisi dei campioni prelevati dagli scarichi di insediamenti non è applicabile la disciplina processuale della perizia. In particolare (salvo l'avviso al titolare dello scarico per presenziare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 512 del 22 gennaio 1993
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, secondo quanto stabilito dalle sentenze nn. 248/1983 e 15/1986 della Corte costituzionale, il diritto di difesa con riferimento alle analisi dei campioni è limitato al preavviso della data...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7499 del 12 luglio 1991
«In materia di inquinamento delle acque, l'utilizzo di un laboratorio specializzato per le analisi da parte del perito nominato dal giudice non comporta nullità della perizia, ove il perito sia stato autorizzato dal giudice, siano state osservate...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32254 del 8 agosto 2007
«In tema di perizia, qualora all'atto del conferimento dell'incarico non venga indicata la data di inizio delle operazioni, il perito deve tempestivamente procedere alla relativa comunicazione al difensore anche se questi non abbia nominato un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3643 del 16 settembre 1998
«Il difensore che ne abbia fatto richiesta ha diritto di assistere alle operazioni peritali. Ne segue che, nel giudizio di cognizione la sua esclusione dà luogo, indipendentemente dalla presenza, o non, dei consulenti di parte, a nullità di ordine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11867 del 4 dicembre 1995
«L'art. 230 c.p.p. stabilisce, nei primi due commi, l'ambito di operatività del consulente tecnico nel senso che la sua attività può esplicarsi sia nel momento del conferimento dell'incarico al perito, presentando al giudice richieste, osservazioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3352 del 28 marzo 1995
«In tema di perizia, la discrezionale presenza dei consulenti delle parti, consentita in virtù del disposto di cui al comma 2 dell'art. 226 c.p.p., pone le parti stesse in condizione di un immediato dialogo tecnico col perito, sicché è del tutto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 177 del 10 gennaio 1992
«Nell'ipotesi di trasformazione del giudizio direttissimo in abbreviato, il secondo comma dell'art. 452 c.p.p. prevede, nel particolare caso dell'impossibilità della decisione allo stato degli atti, la possibilità di assumere nuovi elementi probatori.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 125 del 9 febbraio 1993
«L'accertamento dei residui di polvere da sparo sul corpo di una persona è un atto di ispezione personale, appartenente alla categoria dei mezzi di ricerca delle prove (art. 244, comma primo, c.p.p.). Esso si risolve nella constatazione descrittiva...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35003 del 9 settembre 2008
«Ai fini dell'accertamento sulla sussistenza del dolo o della colpa grave rilevanti nel giudizio di riparazione per l'ingiusta detenzione, sono utilizzabili le intercettazioni "ambientali" riportate nell'ordinanza coercitiva, ma successivamente non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 299 del 29 marzo 1993
«Le prove assunte con l'incidente probatorio sono sempre e comunque utilizzabili ai fini dei provvedimenti da adottare nel corso delle indagini preliminari, senza alcun limite soggettivo, mentre nel dibattimento sono utilizzabili soltanto nei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6317 del 8 febbraio 2000
«In tema di esigenze cautelari, una sentenza di condanna, emessa all'esito del doppio grado di giudizio, ad una grave pena detentiva può essere posta a base di un giudizio di ragionevole probabilità di fuga dell'imputato, ove non ristretto in carcere.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35773 del 28 settembre 2007
«In tema di revoca o sostituzione delle misure coercitive, l'art. 299, comma quarto-ter, c.p.p., prevede, in relazione all'accertamento delle condizioni di salute dell'imputato, l'obbligo di disporre la perizia con esclusivo riferimento al caso in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3852 del 27 gennaio 1999
«In tema di revoca e sostituzione delle misure coercitive o interdittive, con riferimento all'accertamento sulle condizioni di salute dell'imputato (art. 299 comma quarto ter c.p.p.), la norma prevede l'obbligo della perizia con esclusivo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3311 del 13 dicembre 1991
«In presenza della perdita di efficacia di una misura cautelare per effetto di un fenomeno estintivo della privazione della libertà, quale la revoca di cui all'art. 299, comma primo, c.p.p. (che implica una nuova valutazione delle condizioni di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3961 del 13 marzo 2012
«Nell'assicurazione contro i danni, la previsione della perizia contrattuale, rendendo inesigibile il diritto all'indennizzo fino alla conclusione delle operazioni peritali, sospende fino a tale momento la decorrenza del relativo termine di...»